Mi è giunta comunicazione diretta (e ve ne do conto per ciò che ho letto), circa il fatto che da circa un anno starebbero (preferisco usare il condizionale), rilasciando nell’aria delle scie chimiche vaccinali. Nel messaggio da me ricevuto si legge: 

“Le scie chimiche sono coperte da segreto di Stato. Da un anno stanno usando scie vaccinali per compensare la caduta delle vaccinazioni. Le case farmaceutiche hanno preso i vaccini che sarebbero scaduti ed hanno formulato una composizione per disperazione aerea. Sono scie piene di  Trimetilalluminio che serve per trasportare velocemente l’aerosol a terra e sono tossiche per inalazione. Mio fratello è uno dei venti piloti italiani abilitati alla irrorazione delle scie chimiche vaccinali”.

P.S. Avendo il sottoscritto (in qualità di giornalista), l’obbligo di legge di riservatezza, copertura e segretezza della fonte, non posso ovviamente pubblicare la foto del messaggio. L’art. 2 della legge n. 69 del 1963 stabilisce del resto che “giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse”.

Dunque (in virtù della gravità dell’informazione ricevuta), resto a disposizione della magistratura e chiedo di essere sentito da un magistrato o dalle forze dell’ordine affinché si possa far chiarezza in merito a questa vicenda. 

Davide Zedda

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