Bergoglio e Mattarella, uno peggio dell’altro

IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | In pochi giorni Papa Francesco si è reso protagonista di due gesti diversi tra loro ma gravi. Pochi giorni prima della festa della Repubblica, Bergoglio ha premiato Mattarella per l’esempio politico e per “Responsabilità e spirito di servizio, per i giovani lei è un maestro”. Partiamo da qui, Mattarella maestro per i giovani. Quali giovani? Quelli che non potevano andare a scuola perché non vaccinati, dunque non potevano accedere ai mezzi pubblici? O maestro per i giovani universitari che non solo non potevano accedere ai mezzi pubblici perché non vaccinati, ma non potevano proprio più in generale, accedere all’Università? Nell’operato di Mattarella non c’è né esempio, né essere maestro, se non un pessimo maestro per i giovani e non solo. E a dirlo sono i fatti, la storia! 

Bergoglio 

Andando contro l’insegnamento del Vangelo, di fatto rinnega perfino il lavoro degli apostoli. Bergoglio ha perso le staffe con una persona che ha convertito due persone: lui definisce conversione, proselitismo. Non so si vi è chiara la gravità della situazione. E dice testualmente: “Uscivo dalla sagrestia e c’era una signora molto elegante, ricca pure, con un ragazzo e una ragazza. E questa signora che parlava lo spagnolo mi dice: “Padre, sono contenta perché ho convertito questi due”. Bergoglio dice di essersi arrabbiato. E detto che la ricchezza non è un male (se ben usata, non come fa il Vaticano), adesso sappiamo (lo dice lui), che portare a Cristo le persone, e più in generale le conversioni, sono per Bergoglio proselitismo che lo porta ad arrabbiarsi. Non ho altro da aggiungere, mi taccio. 

Davide Zedda