Il cosiddetto grande reset di un Paese parte anche dalla distruzione del turismo. Ma andiamo con ordine e partiamo da quanto ben sappiamo, ovvero l’Italia è stata scelta e venduta quale campo di addestramento e sperimentazione per la modifica del meteo attraverso la geoingegneria con contestuale bombardamento mediatico pro cambiamento climatico. Hanno fatto venire giù il mondo, ha fatto molto caldo (mai i 50 gradi si cui hanno parlato), hanno chiuso parchi, minacciato restrizioni, ci sono state alluvioni, insomma è accaduto tutto ciò che ben sappiamo per far passare come l’estate più calda di sempre, quella che invece appare possa essere una delle estati più fresche degli ultimi cinquanta giorni.
Quindi?
Il bombardamento mediatico (abbiamo visto perfino dei video in merito), ha fatto sì che le menzogne del mainstream locale venissero rilanciate in tutta Europa, dove anche lì parlavano di un’Italia somigliante ad un inferno, detto molto chiaramente, un luogo dove non andare, da evitare causa condizioni meteo estreme. Il turismo in Italia è la più impostante industria nazionale, la si vuole distruggere anche con la geoingegneria. Con il tacito assenso della nostra politica e dei nostri governi. Carovita alle stelle, stipendi, salari e pensioni da fame, servizi scadenti o inesistenti, criminalità dilagante, scarsa sicurezza economica e sociale, immigrazione incontrollata, pressione fiscale da record del mondo. E così sempre più italiani lasciano il nostro Paese, che rischia di non salvarsi. Magari di questo ne pariamo domani.
Davide Zedda
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