IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | Mi devo ripetere. Questa nuova notizia è la conferma di quanto vi parlo da mesi, di come diverrà l’assistenza sanitaria. Ed io continuo a parlarne, perché la situazione è tragica.
La verità è che in sfregio alla Costituzione, si corre verso una sanità completamente privata. Se hai i soldi o la copertura assicurativa, ti curi. Altrimenti no.
La situazione
La sanità pubblica italiana è allo sfascio, ed è giusto definirla sull’orlo del baratro. Giusto anche dire che presto ci saranno pazienti di serie A e serie B, sacrosanta l’osservazione che mette alla luce che “il servizio sanitario nazionale non regge più, siamo all’anticamera della fine”. Mancano 30 mila medici e ben 250 mila infermieri, e si va in pensione anche a 72 anni: ed ora vengono annunciati nuovi tagli.
Conclusione
La conclusione porta alla considerazione iniziale. In assenza di una buona sanità pubblica, soltanto chi avrà i soldi potrà curarsi. Certo, in larga misura è già così. Per una visita specialistica in una struttura pubblica occorre attendere anche anni, ma ciò che deve essere chiaro è che ci stanno apertamente dicendo che la sanità pubblica non esisterà più, e che in un futuro non troppo lontano (come detto), ci si curerà soltanto a pagamento grazie alle coperture assicurative. Qualora invece si arrivasse ad un sistema misto, ciò che resterebbe del sistema sanitario nazionale pubblico sarebbero soltanto le macerie, un servizio di assistenza medica di assoluta bassezza con i peggiori medici dedicato ai meno abbienti ma lontano anni luce dal sistema sanitario privato, sia per tempi che per qualità dei medici.
Uno scenario (quello descritto), assolutamente possibile e in gran parte già realizzato, e che invece occorre scongiurare.
Bergamo
Al policlinico paghi 149 euro e vieni immediatamente accolto e curato, senza soldi aspetti anche dodici ore.
Davide Zedda
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