Perché sono tutti uguali

IL COMMENTO | Un anno fa si insediava il Governo Meloni, dopo la schiacciante vittoria del Centrodestra alle elezioni politiche del 25 settembre. Un Governo fu reso possibile anche grazie a milioni di voti di resistenti e combattenti no Vax, che andarono a scegliere Fratelli d’Italia, in quello che è stato un vero e proprio voto di desistenza: ti voto perché così non ci saranno più obblighi vaccinali, e poi perché saremo covranisti e ci sarà tolleranza zero sul tema migranti. Un anno dopo, dati alla mano, il Governo Meloni (ma lo avrebbe fatto anche un governo di cosidetta centrosinistra), ha eliminato gli obblighi vaccinali e sostanzialmente chiuso il discorso Covid, così come avrebbe fatto anche la parte politica avversaria, perché così era già scritto, chiusa la farsa pandemica su sarebbe passata alla retorica sulla guerra, dunque alla farsa climatica. Detto ciò, il Governo Meloni sta battendo ogni record negativo sul tema immigrazione, e di sovranista non ha nulla. È ovviamente servilmente piegato ai voleri di Washington e Bruxelles, e pian piano l’Italia (ormai al collasso economico e sociale), muore. 

Quindi? 

Il detto sono tutti uguali alla fine non è più un modo di dire, ma la verità. Che si scelga la strada da sinistra o quella da destra si finisce sempre e comunque al macello. Io non voto, la maggioranza degli italiani non vota, resta il fatto che non ci sono alternative politiche possibili e strade politiche praticabili. Nessuno ha il coraggio di staccarsi da Bruxelles, da Washington e dall’Euro. Nessuno, se non a parole, anche perché stando fuori dal parlamento oppure all’opposizione, tutto è possibile, poi nei fatti si scatta tutti sull’attenti.

Davide Zedda