Chi oggi parla di terza guerra mondiale non ha assolutamente torto, questo perché i fronti di guerra sono tali, tanti e così gravi e importanti che certamente siamo ormai all’interno della terza guerra mondiale. Una terza guerra mondiale che possiamo definire (come in tanti la stanno definendo), a pezzi. Sono 170 i conflitti aperti in tutto il mondo, pochi quelli che fanno notizia poiché lontani dall’Occidente o di non interesse dell’Occidente, o più semplicemente perché si pensa non possano degenerare e divenire un pericolo per il resto dell’umanità.
Ed è qui che sta l’errore, perché è la somma dei conflitti che rappresenta di per sé un reale pericolo per l’intera umanità. Certo, poi ci sono dei fronti di guerra ovviamente più importanti, quelli che (come dico sempre io), basta un errore e si va tutti dal creatore. Tre in particolare sono i conflitti che rappresentano singolarmente da soli un pericolo per l’umanità.
Come ci insegna Giulietto Chiesa, il pericolo maggiore sta laddove ci è silenzio. Prendete la guerra in Ucraina, non se ne parla più. Ciò significa che il livello di rischio e pericolo è al massimo.
Differente il discorso Palestina, lì Israele gioca a carte scoperte, fa sapere che la guerra non si fermerà, dal 2009 non esclude l’utilizzo di un ordigno nucleare tattico su Gaza, il massacro va avanti, sono stati uccisi già 10.000 bambini, presto chi si salverà verrà deportato in Egitto.
Infine c’è un fronte di guerra di cui nessuno parla, quello tra Cina e Taiwan. Mai nella storia l’umanità è stata così vicina alla sua fine.
P.S. Tra un’ora vi propongo un video di Giulietto Chiesa, come sempre profetico.
Davide Zedda
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