Con l’editoriale di stamani e il commento alla notizia che pubblicherò alle 17:00, ho deciso di mettervi al corrente di due fake che la falsa controinformazione sta cavalcando con grande successo attraverso l’operato dei profeti di sventura ed i professionisti del terrore. Perché si sa, mentire premia, dire la verità no. Ma io sono qui per offrirvi sempre il meglio ed agire in vostro favore in scienza e coscienza raccontandovi sempre e soltanto la verità. Partiamo dal wallet digitale, poi sarà il turno nel pomeriggio della bufala sul 6G.
Trattai questo argomento tempo fa, mi riferisco al tanto temuto (e sconosciuto) It Wallet, una pagliacciata destinata a naufragare nel nulla messa in piedi per spendere qualche soldo del PNRR. Qualche giornale ne parla, il mainstream televisivo no. Più in generale si è deciso di non pubblicizzare questo inutile strumento, o sai che esiste o non esiste. Nessun obbligo, per di più il portafoglio digitale, non solo è su base volontaria, ma addirittura per poterlo installare sul proprio smartphone occorre prima scaricarsi la App io, non so se vi rendete conto della pagliacciata.
Per di più nessuno obbliga (e non esiste nessun obbligo), all’utilizzo di uno smartphone! In sostanza (per i fanatici), sarà possibile scaricare gratuitamente la App Io, poi dentro si potrà caricare un po’ di tutto in formato digitale codice a barre: carta di identità, tessera sanitaria, patente ed altro.
I trionfalismi del mainstream cartaceo saranno presto soltanto un ricordo esattamente come il Wallet digitale. Sarebbe ancor più interessante sapere quanti italiani hanno sul telefono (e la usano), la App Io.
Nessuno! Ed ovviamente finiti i soldi del PNRR, addio anche a questa forma di propaganda al digitale. Ovvio che si va verso un mondo digitale, non lo si può negare, ma questo sistema è ridicolo, inutile ed inoffensivo.
Davide Zedda
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