Sarà un editoriale breve perché non c’è più nulla da dire in merito alla protesta degli agricoltori, anche perché non c’è mai stato da dire nulla fin dall’inizio, cioè da quando (nell’immediato), vi avvisai che neppure ci saremo accorti della protesta.
È così è stato, anche nel giorno del “tutti a Roma” non è successo nulla.
Non c’è stato il coinvolgimento del popolo, il popolo se n’è infischiato della protesta (potenza del dividi e impera), ogni azione è manifestazione degli agricoltori è stata svolta in accordo con le forze dell’ordine. Tempi, luoghi e modi concordati con le forze dell’ordine. Ci rendiamo conto?
Per non parlare della persona che ha preso la leadership del movimento. Solo la falsa controinformazione poteva provare a far passare ciò che io ho immediatamente bollato come il nulla in qualcosa di rivoluzionario. Nessun Cristo scenderà dalla croce per salvarci, vero, ma in troppi lavorano affinché tutto vada male. E affinché le cose vadano male è sufficiente che si continui ad avere questo atteggiamento remissivo e rassegnato. Forse le elemosina di stato fanno gola più degli insetti ai quali un giorno saremo costretti.
Davide Zedda
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