Sul fronte guerra c’è una notizia importantissima che è passata inosservata, anche perché sono pochissime le persone interessate al tema. Sostanzialmente ci hanno detto chiaramente che si va alla terza guerra mondiale ma il popolo non è interessato alla cosa, più in generale si fa di tutto per non sentire, non vedere e non parlare. L’atteggiamento generale stile tre scimmiette sommato al disinteresse, non fermerà ciò che è già stato annunciato e di cui vi ho parlato nei minimi dettagli.
Che succede?
Dopo le parole della Von der Leyen che invita i paesi europei a prepararsi alla guerra contro la Russia, a quelle di Macron che auspica l’invio delle truppe NATO in Ucraina, e quelle di Scholz che ha fatto sapere che le truppe NATO sono già presenti in Ucraina, Bergoglio (che ben sapete non sostengo e che sotto traccia ha sempre trattato per arrivare alla pace),comprendendo bene la situazione, si gioca la carta della disperazione ed ha ufficialmente chiesto a Zelensky la resa incondizionata. Peccato che Zelensky agisce su procura, ma il segnale è forte. Sia di delegittimazione nei confronti del burattino di Kiev e dell’Ucraina, sia perché se Bergoglio è arrivato a tanto, significa che la guerra totale è sempre più vicina.
Kiev
Il capo della chiesa Ucraina ha risposto a Bergoglio facendo sapere che non possono e non hanno intenzione di arrendersi, che Mosca provoca e che Bergoglio parla all’Occidente e non a Kiev. Intanto (lo abbiamo visto ieri), il governo italiano obbedisce e si prepara alla guerra così come esposto anche numericamente nell’editoriale di ieri alle 11:00.
Davide Zedda
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