Ho urgenza di parlare dell’eolico killer (se volete sapere cosa sta accadendo c’è il mio video di stamani alle 06:00), e dunque credo che domani ci farò un editoriale con nuove info, dati e numeri. Ma oggi è 30 Aprile, e chiunque in questo momento mi sta leggendo, e più in generale ha il telefono acceso, sta venendo meno all’iniziativa (che io non sostengo, poi spiego il perché), detta sciopero digitale, indetta per la giornata odierna e che prevede lo spegnimento di qualsiasi dispositivo digitale quale forma di protesta nel giorno in cui vengono per legge sollevate le frequenze del 5G.
Non partecipo a questa forma di protesta perché non ha alcun senso e utilità. In primis sono certo che solo un eremita oggi non sua connesso, e poi il 5G passa anche se stacchi il Wi fi o spegni il telefono.
La natura stessa delle onde 3/4/5G permette di colpire uomini e animali anche a dispositivi spenti. Solo dove non c’è alcuna copertura non c’è nessun pericolo, luoghi praticamente ovunque inesistenti. Mi chiedo dunque dove stavano questi attivisti contro i campi elettromagnetici e le frequenze 5G, quando io da solo lanciavo (già da anni), l’allarme rosso sui danni irreparabili che portavano le onde 3G, poi 4G, infine 5G.
Spero che nessuno si offenda, non è mia intenzione criticare chi oggi ha spento tutto, ma ormai la frittata fatta, le frequenze saranno sempre più elevate, mi concentrerei più sulle soluzioni si protezione dalle mie elettromagnetiche (qui il link al metodo), piuttosto che sostanzialmente pensare chi si torni ad un mondo digitale. Ciò non accadrà mai. Siamo al solito: si parla di un problema, nessuno offre soluzioni. Io sì, è qui (link).
Davide Zedda
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