Ieri vi ho proposto diversi articoli sul G7 e la Meloni, e sono stato molto critico a 360 gradi non tento e non solo sulla presiedente del consiglio dei ministri sanitari, quanto su ciò che è accaduto in Puglia al G7. Potete trovare tutto scorrendo in alto e leggere quanto da me evidenziato nei singoli articoli a partire dall’editoriale. 

Ogni promessa è debito, dunque oggi vi racconto come si era deciso di porre fine agli obblighi vaccinali Covid, non prima però di aver evidenziato che la Meloni gode di molte simpatie nel campo della libera informazione, non certo le mie. Non è mistero che milioni di resistenti e combattenti, in occasione delle scorse elezioni politiche scelsero la strada del voto di desistenza: lei perché così non ci saranno più gli obblighi vaccinali e restrizioni. 

Qualche restrizione venne mantenuta, per il resto gli obblighi vaccinali non esistevano già più. Restava in piedi quello ai danni dei sanitari che venne meno al primo consiglio dei ministri e a seguito al mio scoop estivo che tanto mi costò e costrinse la Meloni ad intervenire immediatamente. A dirla tutta, la categoria dei sanitari non fu poi gentile e riconoscente con il sottoscritto. 

Conferenza stampa fine anno 2021, il giornalista chiese a Draghi: “Presidente, possiamo considerare normale questo Natale?”. Draghi replicò: “No, il prossimo quando nessuno sarà più discriminato”. Sappiate che qualunque governo fosse poi venuto dopo Draghi, gli obblighi sarebbero venuti meno. Perché così era già scritto nella legge e perché così si era deciso di fare. 

Davide Zedda

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