Ancora una una volta la cronaca ci mette davanti ad un fatto ampiamente discusso ed anticipato nelle dirette del lunedì alle 21:00 dove avevamo sostanzialmente annunciato guai per Trump per farlo fuori dalla corsa per la rielezione alla Casa Bianca. Così è stato, con Biden che non vuole farsi sostituire e con Trump che vola nei consensi, non resta che creare un’emergenza che blocchi le elezioni oppure fare fuori fisicamente Trump. 

Quello di stanotte è stato certamente un attentato, c’è soltanto da capire se chi ha sparato avesse o meno il compito di uccidere. Sì, ci sono persone talmente specializzate che possono procurarti una piccola ferita o mandarti al creatore. Evidentemente Trump ha ricevuto un avviso, difficile pensare alla solita storiella del giovane armato che sbaglia i colpi. 

Il fatto resta ad ogni modo di una gravità assoluta. Quegli spari sono anzitutto degli spari contro la pace, che negli USA vuole solo e soltanto Trump. Ovviamente l’attentatore è stato ucciso tale per cui non potrà parlare e così verrà cancellata qualsiasi prova. Mai sapremo il mandante, mai il vero esecutore. Non sappiamo se sia vivo o morto, non lo si morto perché dicono che è morto. Ci sarebbero tante altre cose da mettere in evidenza, ma siamo davanti al tentativo disperato da parte della CIA e più in generale dello stato profondo americano e mondiale di far fuori Trump dalla corsa alla Casa Bianca, corsa trionfale che non potrà neppure essere fermata dai brogli. 

Il messaggio è però chiaro: o ti fermi o prima o poi muori. 

Davide Zedda

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