Le parole preziose di qualcuno di voi, qualcuno del mestiere e molto informato mi hanno fatto riflettere.

C’è anche un film che può aiutarci a capire. Si tratta di uno dei film di quelli con protagonista Jack Reacher impersonificato da Tom Cruise. In questo film  un tiratore scelto, con lo scopo di nascondere il suo vero obiettivo,  uccide numerose persone sulle sponde di un fiume tra le quali c’è anche il suo vero obiettivo.

In questo modo cerca di depistare le indagini facendo pensare ad uno squilibrato che spara a caso nella folla anziché l’assassinio specifico di una singola persona.

Il film in qualche modo anticipa la trama dell’attentato a Butler di Trump nel senso che il cecchino ucciso dal sevizio di sicurezza potrebbe non essere colui che ha effettivamente quasi ucciso il candidato repubblicano favorito alle prossime elezioni USA.

Nel caso specifico, non si parla che Trump non fosse il vero obiettivo ma che il cecchino non fosse il cecchino “ufficiale” ma solamente un povero squilibrato da uccidere per addossargli la colpa del tentato omicidio dell’ex Presidente.

Parliamoci chiaro, 140 metri di distanza del bersaglio non sono uno scherzo per nessuno.

Il tuo bersaglio è la testa, solo quella; un colpo al corpo non sortirebbe l’effetto sperato avendo Triump un giubbotto antiproiettile indosso.

Colpire un bersaglio di 20 centimetri ad una distanza di 140 metri, una volta e mezza quella di un calpo regolamentare di calcio, non è un gioco da ragazzi, neppure per un cecchino professionista.

Quello è un centro non scontato per qualsiasi tiratore, figuriamoci per uno di 20 anni alle prime armi con quella faccia li… 

Thomas Matthew Crooks è stato in qualche modo indotto a salire su quel tetto al solo scopo di ammazzarlo e farlo passare come il solitario squilibrato e dalle idee confuse (repubblicano ma finanziatore dei democratici) attentatore di Trump. 

Era davvero il Manchurian Candidate? o era solamente un ragazzino mezzo scemo che qualcuno dei servizi ha convinto a salire sul tetto armato di fucile che poi… per quanto ne sappiamo noi, quel fucile potrebbe anche essere stato un fucile finto o con le pallottole caricate a salve.

Non scordiamo che l’edificio sul quale Matthew Crooks era (stato fatto) salire era (guarda un po’ il caso…) il quartier generale assegnato dai Servizi alla Polizia Locale.

Il cecchino che ha sparato a Trump non è lui ma qualcuno che da un altro luogo ha fatto fuoco che però, solo per cattiva sorte non è riuscito a compiere la missione assegnatagli. Il tiro che ha colpito di striscio il viso e l’orecchio di Trump è opera di un professionista.

Dove si trovava allora il vero attentatore? sulla cisterna dell’acqua o sull’edificio più elevato alle spalle di quello sul quale è stato fatto salire Cooks? o forse da un’altra parte ancora.

L’ipotesi qui fatta corrisponde alla verità? Chi lo sa, forse sì o forse no. Quello che sicuramente corrisponde a verità è che i cecchini dei film di Hollywood non esistono.

Davide Zedda

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