Tutto come previsto e da me annunciato da tempo. Prima una campagna mediatica in America, poi in Europa, ovviamente anche in Italia, poi la scusa del covid per prendere tempo, infine ieri la notizia ufficiale. Joe Biden non si è dimesso dalla guida degli Stati Uniti ma si è ritirata dalla corsa alla Casa Bianca lasciando il testimone (per ora), alla sua vice Kamala Harris. Partiamo da un presupposto, guarda caso una donna, perché come vi ho sempre detto, Biden sarebbe stato sostituito da una donna. 

Sarà quasi certamente una donna a battersi contro Donald Trump, che ricordiamolo, ad oggi vanta un divario incolmabile perfino in caso di brogli, clamorosi brogli come la volta precedente. Ma chi? Kamala Harris? Potrebbe, ma non è detto. Gode del sostegno dei Clinton ed un primo momento si è pensato da passare il testimone alla Clinton, che ad ogni modo con il marito e la famiglia sostengono Kamala Harris, già un segnale che con lei non ci sarà avvicendamento. Da quelle parti si riflette se andare avanti e provare e cercare e trovare il miracolo battendo Trump con Kamala Harris (una donna, non sbagliavo), o passare la mano ad un’altra donna, l’unica che metterebbe a rischio la vittoria di Trump. Sto parlando così come ne ho già parlato di Michelle Obama. Amatissima negli USA, amatissima nel mondo, green fino al midollo. Pensate che fece fare l’orto proprio alla casa bianca e di quello la famiglia Obama ai cibava. 

Staremo a vedere. Perché è importante seguire questa vicenda? 

Bhe, è in gioco il futuro del mondo che intanto e dell’umanità. 

Davide Zedda

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