Non possiamo restare a guardare. E qualsiasi azione si dissenso contro la speculazione energetica va espressa, a maggior ragione ora che tutti sanno che il caso del fotovoltaico, off-shore e super ale eoliche, non riguarda soltanto la Sardegna ma tutta Italia.
Vi è la possibilità di recarsi in tutti i Comuni italiani così come si sta facendo ad Oristano, recarsi all’ufficio anagrafe e firmare (dietro presentazione di un documento di identità), contro lo scempio che stanno mettendo in piedi.
Vero, non saranno le firme a fermare gli impianti dei progetti già approvati, ma non si può stare inermi. Al momento sono pochissime le persone che hanno firmato, trovo giusto firmare, così come percorrere qualsiasi strada del dissenso.
È in ballo il presente ed il futuro di ognuno di noi. Non possiamo neppure immaginare che possa accadere ciò che se stiamo inermi accadrà. Ovvero mega impianti eolici in terre fertili espropriate senza preavviso e senza risarcimento, idem le case. Non possiamo neppure immaginare un Italia devastata da pale eoliche alte 200 metri, siti fotovoltaici infiniti, impianti off-shore e devastazione paesaggistica in ogni dove.
Nei mesi scorsi l’inquinamento da 5G era la più grande preoccupazione, ora non se ne parla più. Occorrerà aggiungergli quello da elettromagnetismo dei siti eolici.
Occorre tentarle tutte, io andrò a firmare.
Davide Zedda
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