In merito alla questione vaiolo delle scimmie non vengo meno a quanto scritto ieri, ma aggiungo una parte che non va esclusa a priori, può sembrare complottista ma è giusto esporla. Anche in rispetto a quanto evidenziato durante le dirette del lunedì, dove avevamo tutti insieme convenuto che forse l’unico modo per fermare Trump nella corsa alla casa bianca poteva essere un’emergenza mondiale. L’Oms ha dichiarato il vaiolo delle scimmie emergenza internazionale, neppure fosse una bomba ad orologeria appena ventiquattr’ore dopo è stato segnalato il primo caso in Europa (Svezia), i media mainstream ne parlano, occorre seguire il caso. Facciamo un passo indietro ad ieri, poi concluso il ragionamento.

Ieri 

Come fosse un’azione di disturbo, in piena estate alla vigilia di ferragosto, quando come racconto ogni giorno accadono e si preparano le cose peggiori perché il sistema va a sfruttare la disattenzione del mondo occidentale impegnato in ferie e vacanze, così ci capiamo, ovvero nel momento di minor attenzione dell’opinione pubblica. Ieri (14 agosto 2024), l’Oms ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale per il vaiolo delle scimmie. Sostanzialmente siamo ad un gradino inferiore alla dichiarazione di pandemia. 

Era già accaduto per la stessa malattia, poi l’Oms fece rientrare la questione forte anche del disinteresse della popolazione mondiale. Ci riprovano, ma forse stavolta l’obiettivo è un altro, potrebbe essere una mossa economica e politica di cui però vi parlerò domani. 

Oggi ci concentriamo sulle evidenze che portano a riflettere sul perché dal nulla l’Oms ha nuovamente dichiarato emergenza internazionale causa vaiolo delle scimmie. La risposta su questa scelta è di questo allarme dovrebbe essere nel fatto che contestualmente sempre l’Oms ha disposto l’invio in forma di donazione di 175 mila vaccini contro il vaiolo delle scimmie in Africa, ciò a pochi giorni dall’invio dei vaccini a Gaza. 

Ora, mentre l’invio in Africa dei vaccini appare inconsistente come numeri, come abbiamo visto non è così a Gaza, dove comunque le condizioni di fango e distruzione non permettono certamente una campagna vaccinale. 

Se le élite su indicazione dei droni universali del mondo non stanno organizzando quanto vi racconterò domani, allora possiamo stare tranquilli. Completamente tranquilli. 

Oggi

Mi scrive un amico, che mi lascia di sasso. Ha perfettamente ragione: “Non ho voglia di subire una nuova pandemia nata solo per bloccare le elezioni USA e la crescita dei Brics”. Resto ottimista, ma vigile. Vediamo che succede, seguiamo gli sviluppi. 

Davide Zedda

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