Editoriale 8 Ottobre 2024

Ne ho parlato ieri fuori dal contesto dell’editoriale, ed oggi completiamo il discorso all’interno dello spazio dedicato all’editoriale. Il tema è la legge di bilancio. Il ministro Giorgetti ha annunciato una manovra finanziaria lacrime e sangue stile Monti (Draghi ovviamente si salvò da simili manovre perché non vi erano da rispettare i parametri di restrizione europea) e così il delfino ed ex ministro del governo Draghi (Giorgetti) con Draghi da sempre regista occulto del Governo Meloni (continui i colloqui tra i due) fin dal primo giorno di insediamento del governo Meloni.

Sarà una manovra finanziaria pesantissima, da lacrime e sangue, stile Monti ed altri governi tecnici. Colpirà tutti i cittadini italiani ad esclusione delle banche. Poi ci sono da finanziare le varie guerre. 

Per quella in Ucraina il governo a deciso di spendere sette miliardi di euro più l’acquisto di ventiquattro nuovi caccia bombardieri.

Che poi lo dice proprio Giorgetti: conviene essere una banca o realizzare e vendere armi. Lo ha detto il ministro. Perché è ciò che ha detto. 

Giorgetti dice in oltre che l’Italia è in deficit e che soldi non ce ne sono. La soluzione (ha detto) fare dei sacrifici, quelli che faranno gli italiani mentre il governo continua a sperperare soldi per le armi, dopo tutto quello che si sono mangiati, dopo i soldi che sono spariti anche per le popolazioni alluvionate, Giorgetti ci fa sapere che dobbiamo fare dei sacrifici. Noi, sia ben chiaro. Non loro, non la classe politica che non dovrà invece fare nessun sacrificio. Noi! 

Aumenteranno le tasse perché i soldi non bastano, noi faremo i sacrifici: noi! 

Ovviamente nessuna tassazione sugli extra profitti delle banche. Ah dimenticavo. La Meloni dichiarava di volere il taglio delle accise sulla benzina, il governo opta per l’aumento del prezzo del gasolio. Si è passati dalla barzelletta del recente miracolo economico italiano mai esistito al nuovamente tirar la cinghia. 

Davide Zedda