Pensavo di scrivere questo editoriale nella giornata di ieri 6 novembre, ma non è stato ovviamente possibile per via della rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, tema sul quale ritornerò anche in giornata. Ma due giorni fa (5 novembre) abbiamo assistito ad uno spettacolo (si fa per dire) forse precedenti con le scie chimiche (vedremo più tardi la foto) visibili perfino dai satelliti.
Mi avete mandato decine di foto e decine di video, credo di poter dire (credo confermerete) che una situazione del genere non si era mai vista, non ci sono precedenti di un simile scempio che pare abbia colpito di fatto tutta la penisola.
Contestualmente la preoccupazione saliva di livello perché in acque italiane era presente la cosiddetta nave della morte, per intenderci quella sosta di centrale Haarp precedentemente vista in Spagna.
Scie poderose che in tanti hanno segnalato alle autorità competenti (a proposito, ecco come e cosa fare quando le si avvistano) scie che però non sono state rilevate in Sardegna ed il motivo potrebbe essere semplice di comprendere e tal proposito già oggi pubblicherò un commento alla notizia che potrebbe o forse spiega il perché la Sardegna è stata risparmiata: semplicemente perché già colpita pochi giorni fa da una poderosa alluvione di cui i media non hanno sostanzialmente parlato per il semplice motivo che non c’è scappata o il morto, ma avendo seguito le cronache locali posso dire che è stata una apocalisse e che i danni (specie all’agricoltura) non sono neppure stimabili.
La paura è che stiano preparando qualcosa di grosso così come accaduto in Sardegna, dove ci sono state delle denunce anche prima l’alluvione per via di clamorose scie diurne e notturne.
La lotta continua. Non perdetevi i prossimi articoli di giornata.
Davide Zedda
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