Sono 210 mila le firme raccolte in Sardegna per la presentazione della legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica. In pochi mesi, lunghe file in ogni angolo dell’isola per firmare e fermare la speculazione. Ripeto, 210 mila firme a sostegno della presentazione della legge di iniziativa popolare denominata Pratobello 2024, firme convalidate dalla Regione Sardegna ma che (come immaginavo) non serviranno a nulla. 

Attenzione, il discorso è valido per tutta la penisola, riguarda tutte e tutti. Perché storicamente tutto parte dalla Sardegna, poi arriverà ovunque in Italia. Svenduta, anche sul fronte energetico. Si vedono già le prime agghiaccianti distese di pannelli fotovoltaico, pale eoliche alte quasi trecento metri, arriveranno anche quelle off shore. 

In tutta Italia (ne ho parlato molto per iscritto e in diretta con tanto di mappa dei siti già prenotati) i paesaggi deturpati, l’inquinamento elettromagnetico alle stelle, le terre fertili non più utilizzabili per l’agricoltura perché vengono espropriate per legge. Si green non c’è nulla, approfondirò. Quanto sta accadendo la Sardegna (mi ripeto) accadrà e già sta accadendo in tutta Italia. Ribadisco, il problema riguarda tutti. Ci si è anche mossi molto in ritardo, purtroppo. Si è fatto (come sempre) l’errore di guardare al dito e non alla Luna, e nel 2021 (mentre si paragonava solo di vaccini, restrizioni ed obblighi vaccinali) il Governo Draghi autorizzava per legge lo scempio ambientale e paesaggistico. 

Poi quando le prime mostruose pale sono giunte in Sardegna è scattato l’allarme. Troppo tardi, non si può tornare indietro. Anche perché come era ovvio, la legge di iniziava popolare non verrà neppure discussa dal parlamento sardo, che da oggi lavora ad una legge sulle cosiddette arie idonee. Sì ha dunque la presunzione di individuare luoghi adatti per pale oli he terrestri, marine e distese fotovoltaiche.

Un crimine, anzitutto della cosiddetta sinistra ecologista (ecco il loro green) e più in generale di tutta la politica. Sapete chi ha lavorato con Draghi a questa operazione criminale contro l’ambiente e la salute? La neo presidente governatrice del centrosinistra sardo, oggi a capo della Regione Sardegna, allora consulente Tesla e membro del Governo Draghi. Si chiama Todde, votata dai pochi sardi che hanno votato. Niente stop alla speculazione, arrivano le aree idonee (bestemmia) e le 210 mila firme al cesso. Se non siete sardi, organizzatevi perché domani tocca a voi. Se siete sardi sappiate che serve la rivoluzione. Che non ci sarà. 

Davide Zedda

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