Giornata molto importante quella di oggi sul fronte mediorientale. Ciò per via del fatto che il governo israeliano si riunirà per votare il testo di accordo per un cessate il fuoco in Libano. Dove tanti sono i danni commessi dai sionisti nazisti dí Netanyahu, ma come storicamente accade (vedi 1996) Israele è sostanzialmente in fuga perché la resistenza libanese sommata alle azioni di Hezbollah stanno mettendo nettamente sotto l’esercito israeliano. Detto ciò andiamo ad analizzare la bozza, cosa prevede la bozza dell’accordo secondo la formula statunitense?
Stop ostilità in Libano per 60 giorni
Ritiro dell’esercito israeliano dal Libano meridionale
Evacuazione di Hezbollah con tutte le sue armi pesanti a nord del fiume Litani
Rafforzamento della presenza dell’esercito libanese e dell’Unifil nella zona cuscinetto
Istituzione di un comitato di vigilanza guidato dagli Stati Uniti per monitorare l’attuazione e affrontare le eventuali violazioni dell’accordo
La bozza USA (fino a stanotte) soddisfava Netanyahu, pertanto se non cambiano idea si va allo stop alle ostilità per sessanta giorni, un tempo che dovrà essere e vorrebbe essere impiegato per trattare, ma allo stesso tempo c’è il rischio che se tregua sarà, essa possa essere violata. Si sta sempre sul filo. Il fronte medioriente non è secondogenito a nessuno: non è meno importante o meno pericoloso o minore di quello europeo.
Davide Zedda
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