Ben sapete che non nutrivo alcuna speranza che la cosa potesse concludersi differentemente. Ci spostiamo in Sardegna, dove tutto inizia per poi avvolgere tutta l’Italia. Quindi se non siete in Sardegna e da voi tutto va bene, preparatevi perché adesso tocca a voi. Sapete che fine hanno fatto le più di 200.000 firme per la legge di iniziativa popolare contro le cosiddette rinnovabili? Firme raccolte in pochissimo tempo in tutto il territorio regionale grazie ad una massiccia adesione di popolo e dunque depositate presso il consiglio regionale affinché discutesse e votasse la legge di iniziativa popolare? Bene, anzi, male. Non sono state neppure state prese in considerazione.
Una vergogna assoluta, in primis da parte della presidente Todde, che in estate ha perfino partecipato a diversi incontri pubblici proprio sul tema rinnovabili in Sardegna, insomma, faceva vedere di essere dalla parte del popolo. Nulla da fare, hanno scritto e approvato una legge per le cosiddette aree idonee.
Cioè si parte dal presupposto che non si rifiuta L’eolico selvaggio, il fotovoltaico selvaggio, gli impianti off shore, ma li si norma. Una vergogna senza precedenti che tutta la classe politica sarda, ad iniziare dal cosiddetto centro sinistra che si è macchiato di questo crimine contro le terre sarde e il popolo sardo.
Normare, uguale via libera al proseguo dell’assalto da parte delle multinazionali del vento e del sole, normare significa devastare. Un esempio? Nelle campagne di Selargius (Cagliari) stanno concludendo gli espropri delle terre fertili per un mega impianto che porterà energia in tutta Italia tramite un cavo sottomarino che passerà anche per la Sicilia. Investimento da 4 miliardi di euro, nell’affare perfino il fondo più potente del mondo: lo statunitense BlackRock. In Sardegna la rivolta degli ulivi contro il Tyrrhenian Link ma Todde rimarca: “L’opera è necessaria”
Lo scempio ha avuto inizio con il decreto Draghi, la Todde faceva parte di quel governo ed è stata consulente Terna. Come credevate andasse a finire? Chi mi ha seguito in queste inchieste ha visto anche le mappe dei parchi eolici, fotovoltaici e off-shore che nasceranno in tutta Italia. Tutto è scritto, tutto verrà compiuto. Non più terre fertili e mari sani, solo inquinamento e devastazione dei paesaggi. Soltanto una rivota di popolo nazionale può in parte invertire la tendenza, ma non ci sarà nessuna rivolta nazionale di popolo. Capito perché l’Italia viene venduta a chiunque abbia interessi di qualsiasi genere? La politica accetta, il popolo sta muto e fermo.
Davide Zedda
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