Editoriale 23 Dicembre 2024

Ma chi è l’attentatore dei mercatini di Natale a Magdeburgo? Bella domanda. Vediamo di dare una risposta esaustiva. Il nome dell’attentatore sarebbe quello di Taleb Jawad Hussein Al Abdulmohsen, in questi casi si usa il condizionale perché a dare un nome falso ad una persona è semplicissimo. Analizzando i profili social del criminale si legge che giurava vendetta nei confronti della Germania, prometteva guerra ai tedeschi, di più, prometteva di massacrarli. Lo faceva capire senza troppi giri di parole sia su Facebook che su Twitter. In questi casi, qualsiasi sia la piattaforma social, non vi è censura e non vi è nessun controllo. Se poi la pedina in questione è di fatto comandata e al soldo e al servizio dei servizi USA e di Israele, capire bene che nessuno interviene. 

Sempre sui social 

Denunciava il fatto che (a suo dire) i tedeschi maltrattavano i rifugiati arabi e gli oppositori sauditi. Inneggiava apertamente ad Hamas ed annunciava che Hamas sarebbe giunta fino in Germania. 

E ancora 

La questione quindi è decisamente più complessa da come l’hanno raccontato i giornali. Sembrava che l’attentatore fosse un saudita convertito alla causa di Trump e di Elon Musk (così hanno fatto intendere) ma così ovviamente non è, non si è mai visto. Qualcuno addirittura si spinge a parlare di dissimulazione, una pratica che servirebbe proprio per portare a termine un inganno. Non escluso nulla. Alla fine tante domande e nessuna risposta certa. Ma guarda caso, indipendentemente dalla strage in sé compiuta da colui che chiamano Taleb Jawad Hussein Al Abdulmohsen, con un tempismo perfetto tipico dell’asse Hamas, Isis, CIA, Mossad, la strage è avvenuta. Pochi giorni prima, alla caduta di Assad, tutti sapevano (ed immediatamente anche io lanciai l’allarme) che i taglia gola finanziati e mandati al potere da USA e Israele avrebbero immediatamente dato vita (direttamente o indirettamente) ad una nuova ondata di terrorismo in Europa. Detto fatto, così è stato. 

Davide Zedda