La Russia non è nemica dell’Italia, almeno fino a che Mattarella non l’ha combinata davvero grossa. Deliranti le dichiarazioni del presidente della Repubblica che in quel di Marsiglia ha dichiarato che le azioni della Russia in Ucraina “sono di natura simile al progetto del Terzo Reich in Europa”. Ovvia e dura la condanna di Mosca, che attraverso la portavoce del ministero degli esteri della Federazione Russa Maria Zakharova ha commentato il discorso del presidente della repubblica Sergio Mattarella definendo “oltraggiosi” i paragoni tra la Russia e la Germania nazista. 

Ed è inammissibile paragonare la Russia alla Germania nazista, specialmente da parte del presidente della nazione che ha dato, purtroppo, i natali al fascismo.

Oggi è proprio l’occidente che, come negli anni ’30, cerca di supportare il fascismo imponendosi di non vedere il fatto che l’Ucraina è l’unico paese del mondo che ha irregimentato una milizia neofascista e che continua a tollerare l’impiego di neonazisti noti a livello internazionale all’interno delle sue forze armate.

L’URSS ha subìto l’invasione dei tedeschi e ha pagato con 27 milioni di morti quella aggressione. Putin è intervenuto nel Donbass perché la popolazione russa era oggetto di un massacro continuo da parte del regime di Kiev, dopo il colpo di Stato del 2014. 

Quindi l’inquilino del Colle ricorda: “Crisi economica, protezionismo, sfiducia tra gli attori mondiali e forzatura delle regole liberamente concordate diedero un colpo definitivo alla Società delle nazioni sorta dopo la Prima Guerra Mondiale, già compromessa dalla mancata adesione degli Stati Uniti che, con il presidente Wilson, ne erano stati fra gli ispiratori. Si trattò per gli Usa del cedimento alla tentazione dell’isolazionismo”.

La Russia nonostante tutto forse non diventerà nemica dell’Italia, peraltro ormai estromessa da qualsiasi possibilità di partecipazione al tavolo della pace, poiché nazione pro Ucraina nei fatti e nelle armi. 

Non è solo Benigni, ma tutta l’Italia istituzionale e non, di governo e non, che è scesa in campo in queste ore per peggiorare e rendere impossibili i rapporti con Mosca, in una cieca e folle difesa di Mattarella, autore di una azione (di cui ho già parlato) a dire poco suicida a livello di rapporti internazionali, oltre che responsabile di parole gravemente offensive nei confronti della Russia. 

Davide Zedda

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