Sono stati giorni lunghi e assurdi, con l’Italia spaccata in due. Mentre al sud si boccheggiava con alte temperature rigorosamente taroccate anche di dieci gradi perché rilevate al suolo e non come da norma a due metri di altezza, il centro nord ha subito un attacco di geoingegneria che non so se abbia precedenti. Abbiamo visto tante immagini e tante altre ne ho ancora da mostrarvi sull’inferno che hanno scatenato in tutto il centro nord che di naturale (lo abbiamo visto) non ha assolutamente nulla.
Al sud si è usata la geoingegneria per portare le temperature a livelli molto alti, ma comunque così come già capitato in tantissime altre estati, peraltro ben più calde di quella attuale, e poi il resto lo ha fatto il terrorismo mediatico con “picco di caldo, mai come stavolta, mai vista una cosa del genere, inferno, bolla” ed altre frasi terroristiche del mainstream funzionali alla narrazione della farsa climatica.
Ed ora?
Hanno già annunciato che il resto dell’estate sarà normalissima, con un caldo non eccessivo. Dunque sotto la media o in media con la stagione, dunque anche stavolta non sarà l’estate più calda di sempre, anche se come ogni anno i media la faranno passare come tale anche grazie alla percezione errata che sono riusciti ad inculcare nella testa delle persone. Il modello ed il copione terroristico è lo stesso del Covid. Smette di funzionare quando si spegne la Tv e non si fa a gara a postare sui social le temperature rilevate dai termometri delle auto. Insomma, così come per il Covid si salva solo chi ha il cervello, per tuti gli altri buon cambiamento climatico, quello che non esiste, salvo arrivare a dire che il nobel Carlo Rubia è un vecchio rincoglionito come Montagnier.
Davide Zedda
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