Intervengo con questo editoriale per fare chiarezza sulla questione innalzamento livelli elettrosmog in riferimento all’aumento delle soglie di emissioni elettromagnetiche 5G. Ebbene, intervengo solo oggi perché a dar notizie precipitosamente si fa peccato.
Ed infatti su questa vicenda, prima si è fatto un clamore pazzesco cavalcando vergognosamente l’onda del terrorismo, poi si brindato ed urlato alla vittoria che non esiste. In sostanza, stavolta, i soliti disinformatori vi hanno messo in trappola due volte. Inizialmente hanno fatto passare una bozza (carta straccia), come imminente provvedimento che sarebbe stato votato dal Governo in Consiglio dei Ministri, poi, visto che il Governo non ha ovviamente né analizzato né votato la bozza, hanno urlato alla vittoria che non esiste. Nel mezzo, i loro post sono diventati virali, i loro canali sono cresciuti a dismisura, i lettori erano e sono rimasti disinformati.
Quindi?
Detto che fare terrorismo è sempre sinonimo di pochezza (e su questa vicenda ne ho lette veramente di ogni colore), vi racconto la parte mancante della storia, quella che non è stata raccontata perché altrimenti sarebbe immediatamente caduto il mega castello di carta virale che raccontava alla gente che il provvedimento non è passato causa passo indietro da parte del Governo Meloni dovuto alle vibranti proteste da parte del popolo, ovviamente non in piazza ma su Telegram. Cosa non si fa per far crescere i propri canali, ora mi spiego perché il nostro è in calo.
Conclusione
Nessun passo indietro da parte del Governo, nessuna vittoria. Perché l’innalzamento delle emissioni elettromagnetiche avverrà con un provvedimento a parte, per la precisione attraverso un DPCM. Il provvedimento è stato annunciato dal Ministro Adolfo Urso che non ha fatto però sapere quando verrà firmato, ma ovviamente verrà firmato.
Davide Zedda
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