Ringrazio di cuore le pochissime persone che hanno seguito la mia inchiesta in merito all’incidente della freccia tricolore a Caselle che è costato la vita ad una bimba e il ferimento del resto della famiglia, ovvero fratellino e genitori. In estrema sintesi (per il resto trovate l’inchiesta qui sul canale sotto forma di cinque editoriali e cinque video), in molti sapevano che sarebbe accaduto un incidente. Come anticipato stamani nel video delle sette (che vi consiglio caldamente di guardare), ci sono delle importanti novità in merito alla vicenda incidente, che vi racconto anche qui per iscritto.
1) I velivoli coinvolti sono due, non solo il Pony 4 (ovvero quello precipitato), ma che il Pony 2, che il venerdì ha riscontrato lo stesso problema al motore del Pony 4. È stato però messo a terra e sostituito con il velivolo di scorta. Tradotto, alla fine si è deciso che ne doveva cadere soltanto uno.
2) Ecco che si materializza quanto da me anticipato sia sotto forma di editoriale che di video, perché l’incidente serviva a dare il colpo di grazia ai velivoli della PAN. Insomma, nel tira e molla (di cui vi ho già parlato), tra coloro che volevano restare ancora con il vecchio velivolo e chi spingeva per una produzione estera Made in USA, ecco, ha vinto ovviamente la corrente americana. Si apprende infatti che “Frecce tricolori, va in pensione l’aereo MB-339. Il 2023 dovrebbe essere l’ultima stagione delle Frecce tricolori con il 339: verrà sostituito con il più recente M-345”. La motivazione è semplicemente ridicola: “tagli alla spesa e la pandemia hanno rallentato il processo di rinnovamento”, che non era in programma prima dell’incidente. Ora non ci serve neppure unire i puntini, è tutto chiaro, almeno per coloro che hanno seguito la mia inchiesta dall’inizio alla fine.
Davide Zedda
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