Ne parlo dopo alcuni giorni che i fatti sono accaduti poiché ci sono stati degli sviluppi che ne spiegano il motivo, per niente nobile, ma lo spiegano molto bene. Nei giorni scorsi all”ONU si è cercato di fare un passo in avanti in ottica di pace in Palestina, un primo passo, assolutamente insufficiente, ma finalmente qualcosa di concreto oltre la guerra. Si è dunque votata la risoluzione per tregua umanitaria a Gaza approvata da 120 Paesi.
La risoluzione era stata presentata dai Paesi arabi. Gli Usa hanno votato contro, Italia Germania e Regno Unito si sono astenuti. Francia e Spagna a favore. Questo in estrema sintesi.
Poi
Non conosco le ragioni dei Paesi che hanno votato contro la risoluzione, tra essi ci sono gli Stati Uniti, e nel loro caso non è il caso che vada a spiegare l’ovvio sul perché gli USA sono contrari a qualsiasi possibilità differente dalla guerra, ma comunque posso dire velocemente che la guerra in Palestina, contro la Palestina e i palestinesi, vede gli USA al fianco si Israele in tutto e per tutto, dunque, ovviamente, non possono votare contro i propri interessi e contro i loro amici di sempre di Israele.
Italia
Il nostro Paese, davanti alla risoluzione Onu per una tregua umanitaria, si è astenuto perché l’Italia ha interessi economici importantissimi sulla striscia di Gaza, dunque è tra i Paesi che più interessati a che il conflitto prosegua così come nel volere di Israele. Pensi pensare (e qui chiudo l’editoriale perché non c’è più nulla da dire), che pochi giorni dopo il voto di astensione all’Onu, l’ENI ha incassato il via libera dal Governo di Israele per iniziare i carotaggi nella striscia di Gaza per le così dette esplorazioni di materie prime. Quella zona, nello specifico, è tra le più ricche al mondo per presenza di gas. Capito perché l’Italia si è astenuta? Infami! Assassini, tutti.
Davide Zedda
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