Alcuni raccontano che il trattato pandemico scatterebbe in automatico in caso di nuova pandemia. Anche questa è una sciocchezza, perché non ci sarebbero i tempi tecnici, infatti per approvare un trattato internazionale (di qualsiasi tipo), servono spesso anche molti anni. Ne avevo già parlato, ma ci ritorno volentieri con la viva speranza di non dover mai più parlare di ciò che non esiste, ovvero il trattato pandemico. Lo faccio come feci in passato, per punti.

1) Esiste il trattato pandemico? No.

2) Esiste una bozza? No.

3) È vero che la maggioranza dei Paesi facenti parte dell’OMS è contraria a qualsiasi ipotesi di cessione della propria sovranità sanitaria? Assolutamente sì, tra questi anche giganti come la Russia.

4) È vero che il trattato pandemico (che non esiste), si vota per alzata di mano? Falso.

5) È vero che vale il silenzio assenso? Falso.

6) Come ogni trattato internazionale, anche quello pandemico, per poter entrare in vigore (ma non esiste), necessiterebbe la firma da parte dei plenipotenziari dei singoli Stati su mandato dei Governi, poi, ad esempio in Italia, la palla passerebbe al parlamento: lì, per arrivare alla ratifica del trattato occorrerebbe una maggioranza qualificata dei due terzi del parlamento. 

7) Il trattato pandemico non esiste.

8) In data 1 dicembre non è accaduto nulla. Ai profeti di sventura ed ai professionisti del terrore conviene così. Allontanare di sei mesi in sei mesi la data della non firma del trattato, così da poter continuare ad inchiodare le persiane alla paura. È ciò che chiede loro il sistema, e loro obbediscono. 

9) Per il bene vostro e della vostra salute mentale, abbandonateli. 

Davide Zedda

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