Per non dimenticare, perché non si può e non si deve dimenticare. Che giorno è? Mi spiace che la stragrande maggioranza delle persone neppure lo ricordi più, ma quattro anni fa, alla mezzanotte tra l’8 e il 9 Marzo scattava il lockdown. Nella tarda serata dell’8 marzo 2020, Conte annunciava la firma del cosiddetto decreto io resto a casa, ch sanciva da una parte l’inizio del delirio, dall’altra la fine del novecento. Sì, perché con la farsa pandemica si è chiuso il secolo scorso. Più in generale (e ce lo dissero), nulla sarebbe più stato come prima.
Sapevate?
Con un presidente della repubblica complice e fantasma, Conte decretò il lockdown nonostante il parere negativo del comitato tecnico scientifico, che in data 6 marzo 2020 lo sconsigliò vivamente. Nella notte tra il 7 e l’8 marzo in Banca d’Italia transitò una somma senza precedenti, uno strano ed enorme flusso di denaro, pare provenente dal fondo monetario internazionale, che così si comprava tutti i Lockdown utili al sistema ed ai padroni universali del mondo. Un mondo in guerra, si diceva contro un virus, in realtà era un mondo (Vaticano compreso, vergogna!), che attraverso la farsa pandemica uccideva i malati, ed instaurava una vera e propria dittatura. In Italia furono violati (con il consenso del presidente della repubblica), non meno di 30 articoli della Costituzione.
Quindi?
Ci siamo addormentati in democrazia e risvegliati in dittatura, non solo non si può dimenticare ma non si può in alcun modo nuovamente scivolare nella effimera libertà conosciuta fino al 2019, perché se stavolta di è salvato chi ha resistito, la prossima solo chi saprà ed agirà per tempo.
Davide Zedda
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