Per quanto come detti ieri nessuno ha la verità in tasca, vorrei tornare sul discorso attentato a Mosca e mettere la parola fine alla vicenda a seguito e completamento dell’editoriale di ieri. Questo anche in virtù del fatto, che come come già raccontato ieri, non intendo partecipare alla gara a chi ne sa di più, perché in realtà (sempre come indicato ieri), nessuno ne sa di più. Ciò che mi sento di dire con relativa certezza, è che in questa vicenda, non me ne vogliano i falsi controinformatori, non vi è nessun complotto. L’attentato non è made USA, lo dimostra il fatto che Washington aveva lanciato l’allarme attentati in Russia quarantotto ore prima della strage. Anche Israele né sta fuori, la rivendicazione dell’Isis fa ridere.
Quindi?
A pochi giorni dalla rielezione di Putin alla presidenza della Russia, una tra le tante correnti terroristiche interne alla Russia che vorrebbero Putin morto, ha scatenato l’inferno sui civili. Si tratta di un attentato di matrice terroristica interna, il resto è fantasia. Certo, sorprende non poco il come siano riusciti facilmente a colpire. Questo sì.
Davide Zedda
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