Ne avevamo già parlato, oggi completiamo il discorso grazie alle preziose informazioni giunge durante la diretta di ieri alle 21:00. È proprio vero, nella notte tra sabato e domenica (13/14 aprile), abbiamo rischiato non solo la guerra totale, ma la fine del mondo. Era la notte dell’attacco dell’Iran ai danni di Israele, la notte in cui Israele voleva immediatamente reagire, la notte in cui Israele è stata fermata da tutte le diplomazie occidentali nel momento in cui la Russia faceva sapere che se Israele avesse risposto all’attacco p, la Russia sarebbe intervenuta.
Poi sappiamo che Israele è stata convinta a non reagire, a farlo solo dopo qualche giorno in maniera soft, in cambio ha incassato l’autorizzazione occidentale a compiere indisturbati il genocidio in Palestina e a Gaza.
Ma ciò che in pochissimi sanno, sta nelle parole di Pepe Escobar, che ha fatto sapere cosa stava per accadere e cosa è accaduto in quella notte, dove ripeto, si è andati ad un passo dalla guerra totale, forse ad un passo dalla fine del mondo. Pochi minuti dopo l’attacco da parte dell’Iran contro Israele, Netanyahu ha autorizzato al volo si un F35 che doveva sganciare sui cieli iraniani una bomba nucleare ad una quota altissima per bloccare i sistemi elettrici ed informatici. Ha salvare tutto e tutti è stato un caccia russo che ha intercettato quello israeliano, nonché la frase di Putin “se Israele attacca noi interveniamo”. In realtà (proprio in quei minuti), accadeva quanto raccontato da Pepe Escobar.
Della serie seduti su una polveriera aspettando l’esplosione nel disinteresse generale pressoché totale delle persone. La maggior parte di esse si renderà conto di quanto accaduto nel momento in cui sentiranno il primo scoppio.
Davide Zedda
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