Ha avuto inizio la più imponente esercitazione pianificata e condotta dal Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, che vedrà impegnati circa 9.500 militari di 22 nazioni (di cui 11 appartenenti alla NATO). Circa quattro settimane di intenso addestramento, con oltre 100 tra navi, aeromobili, sommergibili e veicoli non pilotati. Vi sarà poi una consistente presenza di reparti anfibi, sia della Brigata Marina San Marco sia delle marine di Spagna e Francia nonché del corpo dei Marines statunitensi, tutti con relativi mezzi ruotati e cingolati. Coinvolti anche gli incursori e i subacquei del COMSUBIN. In ambito interforze e interagenzia, la Mare Aperto 2024 vedrà la presenza di unità di Esercito, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre a mezzi aeronavali della Guardia Costiera e il gruppo navale permanente di contromisure mine della NATO dispiegato nel Mediterraneo.
Saranno quattro le intense settimane in cui oltre 9000 fra uomini e donne si confronteranno con uno scenario di crisi simulata che sfocerà progressivamente in una situazione di confronto aperto. Le forze saranno organizzate in partiti contrapposti che opereranno in tutti i diversi contesti del dominio marittimo, dell’alto mare, inclusi fondali fino alle aree costiere, litorali. Saranno naturalmente coinvolti in modo intenso anche gli altri dominii, quelli aereo, terrestre, spaziale e cibernetico, in piena chiave multi-dominio e con un approccio che sarà al contempo interforze, interagenzia e interministeriale.
Le forze e il personale della Squadra Navale, che si eserciteranno fino al prossimo 27 maggio, insieme a quelle francesi e spagnole, affiancate da quelle di altre 20 Marine NATO e partner, opereranno nel Mediterraneo centrale in un’area che andrà dal mar Ionio alle coste francesi, inglobando la Sicilia, la Sardegna e la Corsica.
Davide Zedda
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