Oggi parliamo del piano pandemico nazionale 2024/2028 redatto dal governo Meloni. Come? Ma se ne avevi già parlato a mezzo editoriale, articoli e video! Sì, esatto. Ma ci sono novità. Appena varato, il nuovo piano pandemico contemplava e prevedeva le stesse specifiche di ciò che abbiamo visto e vissuto durante la farsa pandemica. Tutto passava da un DPCM, poi lockdown, distanziamento sociale, mascherine, tamponi, regole assurde ed ovviamente i vaccini. 

Tutto invariato, nessuna modifica. Ma pochi giorni fa (ed occorrerà ragionare sul perché), il piano pandemico nazionale stat modificato e rivalutato. Niente più DPCM ma decisioni prese dal parlamento, niente più lockdown, distanziamento sociale, mascherine, tamponi, regole assurde ed ovviamente, sì ai vaccini ma solo su base volontaria. Allora, parliamoci chiaro perché qui nessuno è fesso. In una situazione emergenziali in caso di nuova pandemia, forse non ci sarebbero i DPCM, ma sarebbe ovvio (oltre che necessario), intervenire con carattere di urgenza. Per cui dai DPCM si passerebbe ai decreti legge, sostanzialmente non cambierebbe nulla. 

Non solo, perché il piano pandemico non ha una valenza di legge, per cui in qualsiasi momento può essere rivisto. Magari proprio in caso di nuova pandemia. Magari (ci scommetto), reinserendo lockdown, distanziamento sociale, mascherine, tamponi, regole assurde ed ovviamente. 

E i vaccini? Con l’attuale esecutivo non sarebbero obbligatori, forse. Così come non ci dovrebbero essere discriminazioni e sospensioni dal lavoro senza stipendio e apartheid. Forse. 

Vedere, il piano pandemico è una bandierina da sventolare del colore che piace a seconda del momento. 

Davide Zedda

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