In merito alla scarcerazione di Pavel Durov è mio dovere concludere il discorso iniziato ieri dando delle certezze, ciò perché ieri, pur restando nel dubitativo, non sono stato preciso. Quindi? Come stanno le cose? Il patron di Telegram è stato scarcerato, tuttavia non può lasciare la Francia, ha il divieto di espatrio.
È sotto stretta vigilanza e deve presentarsi due volte a settimana per la firma in commissariato. Falso ciò che è stato scritto, ovvero che Telegram è sotto scacco.
Vero ch la Francia vorrebbe le chiavi criptate della piattaforma per poter prendere i dati degli iscritti, tutte le conversazioni e censurare, ma è altrettanto vero che Durov non è sotto tortura ma si attende che un giudice completi l’iter di esposizione dei capi di imputazione a lui ascritti, e tra questi Telegram non è ovviamente neppure nominato.
La Francia dovrà comunque rispettare il diritto internazionale, può certamente tenere Durov in questa condizione, ma non può in alcun modo metterlo sotto sequestro.
Davide Zedda
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