Ma alla fine chi paga? No, perché si fa un gran parlare della ricetta Draghi per salvare l’Unione europea e la moneta unica, ma nessuno dice chi dovrà pagare gli ottocento miliardi di euro necessari per salvare la baracca. Ed allora proprio ora che si comincia a parlarne meno e in vista del fatto che tempo due tre giorni nessuno parlerà più del piano Draghi per salvare l’Europa e l’Euro, nel mio piccolo io insisto. 

Un po’ come faccio con il tema guerra. Partiamo da una certezza, non stamperanno cartamoneta, né moneta digitale. No, pagheremo noi. Pagherà ogni singolo cittadino europeo. Non è un modo tanto per dire, ma la verità. Perché gli ottocento miliardi in questione verranno versati alla Ue (c’è chi è già contrario) dai singoli stati facenti parte della Ue, Italia compresa, dove però nessuno ha detto no. Pronti? Quanti sono i cittadini degli Stati facenti parte della Ue? 335 milioni. 

Ogni singolo cittadino dovrà versare (gli verranno rapinati in tasse) 2388 euro. E questo che nessuno dice, ciò che ad esempio una famiglia di sole tre persone avrebbe costi aggiuntivi in tasse pari a circa settemila euro nel corso di pochissimo tempo. Siamo nuovamente alla macelleria sociale, tipica di Draghi. Che tutti lodano e nessuno dice la verità, ovvero il fatto che il vile affarista è un criminale economico. Ha svenduto l’Italia ha seguito della crociera sul Britannia, ora intende salvare la UE e l’Euro (con la piena approvazione della Von der Leyen) con i nostri soldi. Il fronte del no si allarga, la Meloni ovviamente tace. Ma le possibilità che la Ue e l’Euro si salvino sono pochissime. E Draghi lo sa benissimo. 

Davide Zedda

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