In pochi hanno letto questo articolo notturno di pochi giorni fa, tuttavia avevo già deciso fin dall’inizio di renderlo editoriale e chissà magari anche video. Ottobre 2023, il nostro Canale (mio e vostro) contava il record di 76.644 iscritti. In questo preciso momento scendiamo sotto i 70 mila. Si è verificato quanto da me previsto ed annunciato già da due anni, quando tutto andava a gonfie vele. Ovvero, la libera informazione (non tutta, quella figlia della pandemia, del green pass, degli obblighi vaccinali, dell’apartheid) sarebbe entrata in una fase endemica, ovvero, di interesse di pochi.
Così è stato. Così sarà. Perché il nostro Canale era frequentato e seguito da chi aveva a cuore soltanto quei temi, dunque si fece l’errore di credere che qualche Cristo sarebbe sceso dalla croce per salvare tutto e tutti, ciò mentre io (in primis negli audio delle 13:00) ripetevo ogni giorno fin dal primo giorno che nessun Cristo sarebbe sceso dalla croce per salvarci, era nostro compito e dovere salvarci. Non quello di delegare ad altri la salvezza di tutti.
Un Canale così strutturato non poteva reggere l’urto delle fine di quell’era, un Canale così strutturato non poteva sopportare né comprendere le nuove sfide che viviamo e che ci attendono “nuove e più importanti sfide ci attendono”, andavo dicendo fin dall’estate del 2021 quando entrò in vigore il green pass.
Perché vanno via? Molteplici i motivi. In primis questo canale è avanti di almeno dieci anni nei temi trattati e nel modo di fare giornalismo: non tutti lo comprendono e quindi vanno via. Ma un giorno si ricorderanno di ciò che diceva Davide Zedda.
Poi, mentre prima si donava nel segno del salvaci tu (errore da me sempre denunciato, una mortale delega in bianco) ora la richiesta donazioni rappresenta nella stragrande maggioranza delle persone un insopportabile appello irricevibile, tanto che seppur il servizio è gratuito, preferiscono andare via.
Bene così, non si può piacere a tutti: avanti (se sarà possibile) con poche persone appassionate, vogliose di informarsi e comprendere il mondo di oggi e del futuro.
Persone che hanno ben chiaro il concetto che la vera libera informazione (non quella pagata dal sistema per ingannare e mettere in trappola le persone) è certamente gratuita per chi non vuole o non può dare una mano con una donazione, ma allo stesso tempo può esistere ed andare avanti soltanto con il sostegno di coloro i quali hanno ben chiaro il concetto che questa vera libera informazione sta in piedi se si permette a chi la esercita come lavoro, come professione (questo è il mio lavoro, questa è la mia professione, questa la ma missione per la verità è la libertà, per l’informazione a voi dedicata 365 giorni l’anno) di poter quantomeno sopravvivere di questo lavoro.
Grazie a chi c’è stato, a chi c’è, a chi c’è sempre stato e a chi ci sarà.
Ora suonino le campane a festa.
Davide Zedda
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