Autore: Davide Zedda (Pagina 2 di 145)

Editoriale 29 Novembre 2024

Giornata di sciopero generale oggi in Italia, capitanato dal compagno Landini di cui più tardi vi mostrerò la busta paga. Sciopero, dunque. Proprio ora che come dicono loro ci sono i fascisti al governo, altrimenti non avrebbero mosso un dito. Ad ogni modo, qualsiasi siano le rivendicazioni sindacali essi non otterranno nulla. Un tempo esisteva il dualismo e la lotta tra lavoratori studenti e padroni, oggi i sindacati sono il braccio destro dei padroni. 

Eppure io al governo ho perfino visto i nazisti Mi spiego meglio. Come può un sindacato (che sulla carta ovviamente lavora in difesa dei lavoratori, ma sappiamo bene non essere così perché da molti anni, forse già trenta) non intervenire in difesa dei lavoratori e dei suoi iscritti quando essi per lavorare vengono costretti a pagare il pizzo dei tamponi, quando si arrivò agli obblighi vaccinali, alle sospensioni dal lavoro senza stipendio, all’apartheid. 

Come può un sindacalista non intervenire, come può addirittura arrivare l’obbligo vaccinale anti Covid per tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro età. Come può. Landini lo ha fatto, Landini si fece anche una bella passeggiata con Draghi che gli poggiava la mano sulla spalla dentro la sede della CIGL devastata dai nostri servizi per far ricadere la colla sui cosiddetti no vax. 

E ancora. Dove stava il sindacato quando toglievano l’articolo 18, dove stava quando introducevano il Job Act. Ricordate la riforma Fornero ai danni dei pensionati e che creò la vergogna degli esodati? Fecero quattro ore di sciopero. Sapete che fine farà Landini? Alle prossime elezioni politiche verrà candida dal Pd e diventerà onorevole. 

Perfino la scelta del giorno dello sciopero è ridicola. Non si va a lavorare di venerdì, i sindacati e Landini sono come gli studenti che piazzano l’assemblea di istituto per organizzare un ponte. Ma oggi, cappellino, bandiera e fischietto in bocca: si va a scioperare e manifestare contro il governo. Come fosse esistito soltanto questo governo. Mha! È uno sciopero di matrice politica, punto.

Davide Zedda

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Editoriale 26 Novembre 2024

Giornata molto importante quella di oggi sul fronte mediorientale. Ciò per via del fatto che il governo israeliano si riunirà per votare il testo di accordo per un cessate il fuoco in Libano. Dove tanti sono i danni commessi dai sionisti nazisti dí Netanyahu, ma come storicamente accade (vedi 1996) Israele è sostanzialmente in fuga perché la resistenza libanese sommata alle azioni di Hezbollah stanno mettendo nettamente sotto l’esercito israeliano. Detto ciò andiamo ad analizzare la bozza, cosa prevede la bozza dell’accordo secondo la formula statunitense?

Stop ostilità in Libano per 60 giorni

Ritiro dell’esercito israeliano dal Libano meridionale

Evacuazione di Hezbollah con tutte le sue armi pesanti a nord del fiume Litani

Rafforzamento della presenza dell’esercito libanese e dell’Unifil nella zona cuscinetto

Istituzione di un comitato di vigilanza guidato dagli Stati Uniti per monitorare l’attuazione e affrontare le eventuali violazioni dell’accordo

La bozza USA (fino a stanotte) soddisfava Netanyahu, pertanto se non cambiano idea si va allo stop alle ostilità per sessanta giorni, un tempo che dovrà essere e vorrebbe essere impiegato per trattare, ma allo stesso tempo c’è il rischio che se tregua sarà, essa possa essere violata. Si sta sempre sul filo. Il fronte medioriente non è secondogenito a nessuno: non è meno importante o meno pericoloso o minore di quello europeo.

Davide Zedda 

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Editoriale 25 Novembre 2024

Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e vorrei partire da un presupposto molto chiaro, netto. Sono contro qualsiasi forma di violenza, chiaro? Per cui neppure comprendo una giornata come quella odierna, per di più nel momento in cui essa viene (come tante altre giornate), strumentalizzata dal sistema per manipolare le menti delle persone. Bisogna sempre raccontare la verità, a tutto tondo! 

Giusto ricordare che ogni giorno in Italia ci sono gravi violenze nei confronti delle donne, che ogni due giorni ne viene uccisa una. Ma non basta.

Mi spiego meglio

Pretendo che venga istituita una giornata internazionale contro la violenza sugli uomini, di cui non si parla mai nonostante la situazione sia grave. Si tratta di gravi e numerose violenze di donne contro gli uomini. Sono fisiche, psicologiche, economiche, e tanto altro. Ci sono uomini che vengono rovinati dalle donne esattamente come esistono donne che rovinano gli uomini. Ci sono uomini che vengono uccisi dalle donne, ci sono uomini che a causa delle donne finiscono in miseria, in strada. Ci sono uomini che a causa delle donne perdono tutto, dalla casa ai figli, dal lavoro alla dignità. Ecco, che il 25 novembre sia la giornata contro tutte le violenze ai danni di donne e uomini. 

E sia ben chiaro, non mi vergogno di essere un uomo. Non ne ho nessun motivo! Io sto e resto e combatto per la libertà di tutte le donne e di tutti gli uomini questo deve essere il vero e unico senso legato al 25 novembre.

Davide Zedda

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Editoriale 23 Novembre 2024

Secondo attentato di Israele ai danni dei soldati italiani (quattro i feriti) in Libano, nuovamente alla base Unifil. Ma come? Ma stavolta non è stato Israele a colpire i nostri soldati, piuttosto pare siano stati due missili di Hezbollah, lo dice anche il governo italiano, lo stesso che la scorsa volta aveva duramente ed ufficialmente attaccato i nostri soldati sempre nello stesso luogo e punto, quindi non può essere un attentato di Israele. Poi ora più che mai, l’Italia va verso il non arresto del criminale di guerra Netanyahu! Ma Davide, cosa dici: ti sbagli! 

Attenzione

1) Le sostanze che fanno riflettere sul fatto che i razzi da 122mm non sono in dotazione all’ esercito israeliano (ed a nessun esercito che ha un armamento posteriore al 1970). Se vuoi ti dico quali eserciti li utilizzano ancora e quale è il maggior esportatore nel mondo, però secondo me la risposta non ti piacerà

2) Qualsiasi esercito li può usare… E proprio pensare che non li hanno ufficialmente in dotazione dovrebbe far riflettere

3) No, se non li ha in dotazione è proprio il motivo per cui non li può avere. Perché per lanciare razzi del genere servono anche lanciarazzi e mortai che non sono in dotazione all’ esercito israeliano. Non sono in dotazione all’ esercito israeliano perché utilizzati largamente dalle forze sovietiche durante l’invasione dell’ Afghanistan. Fallita la stessa ed approfittando dell’ormai imminente caduta dell’ Unione Sovietica molti industriali russi vendettero i progetti a vari paesi islamici del medioriente, fra cui l’Iran che ad oggi è il maggiore produttore ed esportatore di tali prodotti (secondo i dati diffusi dalla Iran Defense Industries Organization, impresa a partecipazione 100% statale fondata nel 1981, subito dopo il completamento della rivoluzione islamica nel paese). Ricordami chi dovrebbe riflettere. Considerando che hanno solo quelli direi di si.Non si usano più perché fanno abbastanza ridere come munizioni, infatti il bunker non è stato minimamente scalfito..l infatti si usano per fare casino e non danni… Provocazioni. Vedi Davide, non è un attentato di Israele! Ma pensi che Hezbollah prima si fa scudo delle basi ONU e poi le attacca a tradimento: che sia un’organizzazione terroristica? 

4) Ma nel cercare la verità non mi arrendo. Io so che l’attentato è avvenuto per mano di Israele, lo dicono anche i servizi. 

5) E ed allora? Ve lo spiego così, in altro modo non posso. Leggi con attenzione. Vi ricordo che gli istraliani hanno sequestrato molti armamenti di Hamas. E li usa Israele che li possiede dopo averli rubati e li usa per far spostare le basi UNIFIL o portare all’attenzione il nemico sbagliato. Si chiama guerra di controinformazione. 

Vi è tutto chiaro? 

Davide Zedda

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Editoriale 22 Novembre 2024

Analizzare per comprendere, riflettere per tracciare possibili scenari. Come prima cosa nessuno è così sprovveduto se non costretto da un conflitto globale nucleare ad usare la nucleare sul proprio portone di casa. Il riferimento è ovviamente quello della Russia nei confronti dell’Ucraina. Ma andiamo vanti. Abbiamo visto come la Russia abbia risposto agli attacchi ricevuti suo proprio territorio nazionale in questi mesi. Un missile intercontinentale non a testata nucleare in Ucraina. 

Una dimostrazione di forza ma in primis un avvertimento: possiamo colpirvi ovunque voi siate a differenza vostra che potete entrare nel nostro territorio con dei missili comunque non come i nostri. Putin è molto paziente, certo. Allo stesso tempo è un abile giocatore di scacchi. Ed infatti fino ad oggi ha giocato la partita in maniera inferiore alle proprie possibilità, una sorta di mossa in risposta alla mossa dell’avversario. 

In definitiva è come dire che utilizzerà gli stessi o quasi tipi di missili all’interno dell’Ucraina andando comunque a dimostrare che se vuole può. Ma voci di intelligence fanno sapere che la Russia non starà soltanto lì a devastare l’Ucraina da dove partono gli attacchi del blocco occidentale per interposta persona (la cosiddetta guerra per procura) ma potrebbe colpire seppur in maniera blanda anche almeno un’altra nazione USA alleata facente parte della NATO. 

Impossibile l’Inghilterra, sia per potenza militare che per vicinanza agli USA. Occhio alla Francia, occhio. Macron ha sempre e soltanto soffiato sul fuoco. Un colpo all’Ucraina ed un alla Francia a modo di monito per tutti gli alleati occidentali. Vedremo. Intanto anche oggi buona fortuna a noi. 

Davide Zedda

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Editoriale 19 Novembre 2024

Donald Trump non è ancora il nuovo presidente degli Stati Uniti, lo sarà in data 20 gennaio quando giurerà sulla costituzione. La stessa che mi sono studiato per avere informazioni precise circa i casi in cui il nuovo presidente (vincente sulla carta, uscito vincente dalle urne) possa poi effettivamente giurare ed incominciare il proprio mandato. Per Trump sarebbe il secondo mandato, nonché il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti d’America. Quindi non è certa la elezione? Non proprio, Trump è stato eletto dal popolo, sia chiaro. Ma la costituzione americana prevede dei casi in cui la transizione da un presidente all’altro si blocca e non avviene. Per farla semplice: in quali casi Trump non potrebbe giurare? Oltre la morte, intendo?

1. Controversie Elettorali  –  Se ci sono contestazioni legali riguardo i risultati delle elezioni, il processo di transizione può essere ritardato. Ad esempio, le elezioni del 2000 tra George W. Bush e Al Gore sono state oggetto di una lunga battaglia legale che ha ritardato la certificazione dei voti (NON È QUESTO IL CASO)

2. Problemi di Certificazione dei Grandi Elettori – I risultati delle elezioni devono essere certificati dai singoli Stati e inviati al Congresso (NON È QUESTO IL CASO)

3. Procedimenti Giudiziari – Se il presidente eletto o altri membri del suo team sono coinvolti in procedimenti legali significativi, questo può complicare la transizione (NON È QUESTO IL CASO)

4. Attentati o Crisi Nazionali – Eventi imprevisti come attentati o altre crisi nazionali possono richiedere l’attenzione immediata del presidente uscente e del presidente eletto, influenzando il normale svolgimento della transizione 

5. Problemi di Comunicazione – La mancanza di comunicazione efficace tra l’amministrazione uscente e quella entrante può causare ritardi e difficoltà nel trasferimento delle responsabilità (NON È QUESTO IL CASO)

I punti 1/2/3/5/ non rappresentano un problema o un ostacolo per Donald Trump, Il 4 deve far riflettere. Attentati o crisi nazionali. Tradotto, anche un attentato non mortale potrebbe creare le condizioni per non arrivare al giuramento, mentre il discorso crisi nazionali fa rima con Biden che autorizza l’Ucraina a lanciare missili USA e NATO contro la Russia. Quindi? Si spera che da qui alla data del giuramento non accada nulla! Il giuramento  lontano: 20 gennaio 2025.

Davide Zedda

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