Come scritto ieri nel video delle dodici, viviamo una nuova epoca. Quella in cui non sappiamo più ciò che è vero e ciò che è falso. Non sappiamo più in nessun modo se ciò che vediamo è frutto della realtà o di qualche diavoleria come ad esempio (ma non solo), l’intelligenza artificiale. Ormai possono tutto, possono farci vedere ciò che non esiste senza che possiamo renderci conto che non esiste. Possono perfino creare le aurore boreali.
Ed oggi non ritorno a quanto importante esposto ieri alle dodici, ma faccio notare che il mondo intero, con i media che soffiano sul vento della menzogna, è convinto che a causa di una tempesta solare (glielo ha detto il mainstream), si è potuta ammirare ovunque (ma solo con strumenti digitali), ciò che normalmente si vede solo nel nord del mondo a occhi nudi, perché l’aurora boreale non è una cosa che si vede artificialmente, ed è proprio lì che mi è scappato non il dubbio ma la certezza che fosse una gigantesca montatura, un complotto.
Ed infatti, mentre il mainstream pompava con foto da ogni angolo del mondo che mostravano la virtuale aurora boreale, veniva fuori che vi era un programma pubblico che avvisava che attraverso una clamorosa azione di geoingegneria si sarebbe potuto ammirare l’aurora boreale. Per chi avesse dubbi c’è il video delle nove di stamani. Più nello specifico i documenti ufficiali dell’esperimento recitano “il programma Haarp condurrà esperimenti dal’8 al 10 maggio”, avvisando che tutto il mondo avrebbe visto l’aurora boreale. Siamo dentro la Matrix del non sappiamo se è vero o meno. Il virtuale è talmente reale che supera il reale. Siamo nei guai.
Davide Zedda
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