Autore: Davide Zedda (Pagina 60 di 143)

30…

IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | Senza una attenta riflessione verrebbe da pensare che piani piano in tutta Italia si potrà circolare in città entro il limite dei 30 chilometri orari, tanto che come scritto negli scorsi giorni, in tantissimi, stanchi di queste vessazioni, multe, devastazione delle auto, il dover muoversi sempre prima per uscire ed arrivare in orario, causa anche la clamorosa bolla speculativa sul fronte assicurazioni di cui ho già parlato, ecco, per tutti questi motivi in tanti potrebbero scegliere la strada del “vado con i mezzi pubblici elettrici”, lascio la macchina, la vendo, non rinnovo la patente, o quantomeno così risparmio parecchio nel nome del non avrai più nulla e sarai felice. 

Ma attenzione 

Se a Bologna il popolo si impone, questa idiozia dei 30 chilometri orari ha vita breve. Ma dipende sempre e soltanto dal popolo. Se ci si arrende, vanno avanti. Se si lotta tutti insieme, i 30 chilometri muoiono. 

Napoli 

Pensare di imporre agli amici di Napoli il limite dei 30 chilometri all’ora fa veramente ridere, perché il popolo napoletano non rispetterà mai questo limite e brucerà le multe. Dunque, il progetto dei 30 chilometri orari a Napoli, nasce già morto. Il mio invito è quello di dire ai napoletani (ed ovviamente anche ai bolognesi, e più in generale a chiunque), di disobbedire. Se noi non facciamo ciò che loro impongono, il sistema va a gambe all’aria! Ribadisco e chiudo: dipende sempre tutto solo da noi, o schivi o liberi dipende da noi.

Davide Zedda

🛑 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

🛑 Se vuoi sostenermi con una libera donazione, ecco il link per poterlo fare.

Editoriale 27 Gennaio 2024

Quella di ieri è stata una giornata di scie chimiche nei cieli di tutta Italia che mi avete segnalato attraverso un fiume di foto e video, immagini e situazioni impressionanti. Molto spesso, dopo queste irrorazioni solitamente succede qualcosa. Giusto per dirne una potrebbe arrivare il grande freddo, oppure no, tanto che faccia caldo o freddo la colpa la daranno sempre al cambiamento climatico. Non è però questo il punto, ma il fatto che continuano ogni giorno ad avvelenarci, a farci respirare veleno (metalli pesanti compresi), che poi cadendo a terra finiscono nei nostri polmoni, su qualsiasi acqua, sul cibo. 

Cosa dovremo dunque fare? Certamente passarci queste informazioni in privato (mi riferisco ai video e alle foto), nessuno si offenda, non serve a nulla. Anche perché, in virtù dei clamorosi insuccessi in termini di pubblico raggiunto e coinvolto (nessuno condivideva), come ho già scritto tempo fa, non farò più il classico video unico comprendente tutte le vostre foto e i vostri video con tanto di località. Non c’è mai stata la voglia di condividere e recedere virale quel tipo di protesta, per cui ho detto stop. 

Allora ho messo a disposizione una locandina (che ha dato parecchio fastidio, ed ho ciò che dobbiamo fare, dare fastidio), dove ho riportato tutti i numeri a cui chiamare nel momento in cui il cielo sopra le nostre teste diventa lo schifo che ben conosciamo. Conto tre persone che insieme a me telefonano alle autorità competenti per far notare le scie e chiedere cosa succede. Inutile dire che in quattro non risolviamo il problema. Ad ogni modo vi lascio il link (eccolo), al volantino.

Ci stanno avvelenando

Soluzione 

👉 Se volete conoscere un metodo praticamente a costo zero per depurare l’acqua, potete contattarmi privatamente (con i dovuti modi e con la dovuta educazione), al mio indirizzo privato @davidezedda

Davide Zedda

🛑 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

🛑 Se vuoi sostenermi con una libera donazione, ecco il link per poterlo fare.

Zitti e muti

IL COMMENTO AL VIDEO | Non solo gli agricoltori (a proposito, come va la protesta?), anche i pescatori (ma lo hanno sempre fatto), fanno sentire la loro voce per il dramma che sempre più attanaglia il loro settore, e come sempre ho detto, i problemi dei pescatori così come quelli degli agricoltori, sono problemi di ognuno di noi. Nonostante ciò (ne ho parlato abbondantemente), se non vi è unione di popolo non si va da nessuna parte. Non si protesta per singole categorie, si protesta tutti insieme. Il popolo con gli agricoltori, il popolo con i pescatori. 

Quando la protesta non è di popolo, essa si sgonfia velocemente e non porta a nessun risultato. Non si può più andare avanti nel nome del finché non tocca a me, amen. Meno che mai si può fare un simile ragionamento quando il sistema vuole abbattere agricoltura e pesca, perché se muore l’agricoltura e se muore la pesca, si muore tutti. Siamo dunque inevitabilmente davanti a due casi che non possono essere di singole categorie ma di popolo. O forse cominciano a fare gola e moda le farine di insetti e le carni di pesce (e non), da laboratorio? No, perché anche le mode e le “influenze” possono diventare estremamente pericolose. 

Ma ripeto e chiudo. È una questione di popolo, che al momento va in ordine sparso, ognuno a difendere la propria crisi e la propria emergenza. Tutte crisi ed emergenze reali ed importanti. Ma che vanno affrontate da popolo e non per singole categorie. Lo abbiamo visto bene in questi tre anni, siamo davanti a modi di protestare che non hanno mai portato nulla di positivo. 

Davide Zedda

🛑 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

🛑 Se vuoi sostenermi con una libera donazione, ecco il link per poterlo fare.

Editoriale 26 Gennaio 2024

Concludo la due giorni dedicata alle automobili (ieri abbiamo visto cosa sta accadendo nel mondo delle assicurazioni RCA), oggi ritorniamo a Bologna dove vige ancora il limite di velocità fissato a 30 chilometri orari, ovvero un limite senza senso ed anche dannoso. I bolognesi non ci stanno, hanno protestato, piovono multe perché in tanti ovviamente non riescono a non superare quel limite, e al momento il Comune di Bologna non ha nessuna intenzione di cambiare idea. 

Come già detto, io sono certo che prima o poi questo provvedimento assurdo ed imbecille verrà meno, ma intanto occorre (mi pare ovvio), cercare di dare anche un’impronta complottista alla questione. 

Ma è davvero complottista? 

Salgono fino al 600% i costi dei rinnovi delle assicurazioni RCA, andare a trenta all’ora alla lunga ti devasta il mezzo, non arrivi mai puntuale e devi anticipare nettamente i tempi di uscita dal punto di partenza. In tanti potrebbero fare il seguente ragionamento. 

Il ragionamento complottista

Sai che c’è? Mi arrendo, butto l’auto, al limite ne noleggio una green elettrica quando proprio non ne posso fare a meno, per il resto prendo i mezzi di trasporto pubblici, che ovviamente (così dicono, ma sappiamo non sia così), sono green, ovviamente sperando che le batterie non esplodano e che io conducente non abbia un malore improvviso.

Vero, sa tanto di non avrai più nulla ma sarai felice. 

Davide Zedda

🛑 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

🛑 Se vuoi sostenermi con una libera donazione, ecco il link per poterlo fare.

Ultimo baluardo di libertà

Vi ripropongo questo importante editoriale da me scritto tempo fa e che spiega al meglio la situazione contanti ed euro digitale. Non è la prima volta che intervengo in merito alla questione euro digitale, che non fa assolutamente rima con la cancellazione di quello cartaceo. Lo faccio (rompo gli indugi e intervengo), a seguito della immediata ed immancabile ondata di terrore e terrorismo sparsa dai soliti profeti di sventura e dai professionisti del terrore. Ed anche l’euro digitale non è dietro l’angolo per il semplice motivo che a novembre (ora), parte la fase preparatoria che durerà non meno di due anni prima di arrivare all’emissione della moneta digitale.

Di cosa si tratta

L’euro digitale viene emesso dalla banca centrale di ogni singolo stato ed ha due forme: contanti e digitale. Va da sé che i grandi pagamenti tra stati (e non solo), si fanno in digitale e non con le valigie piene di soldi. 

Ma non solo

Più in generale il tema dell’euro digitale non ha nulla a che fare e che vedere con l’eliminazione del cantante, che ovviamente resterà esattamente come lo conosciamo oggi. Euro digitale non significa eliminazione della cartamoneta, di più, l’euro digitale è del tutto staccato dalla cartamoneta.

Quindi? 

L’euro digitale andrà a regolamentare la moneta elettronica. Oggi collegata ad un conto corrente di un istituto bancario privato, tra qualche anno non più. 

Finale 

Ho sempre definito il denaro contante l’ultimo baluardo di libertà, perché di ciò si tratta. Ma l’euro digitale non rappresenta un pericolo per la cartamoneta. Poi, ovvio, l’obiettivo è quello di giungere ad un mondo senza contanti, questo lo sanno tutti. Ed un mondo senza contanti sarebbe un mondo sul modello cinese, da evitare ad ogni costo. 

Davide Zedda

🛑 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

🛑 Se vuoi sostenermi con una libera donazione, ecco il link per poterlo fare.

Editoriale 25 Gennaio 2024

Più o meno tutti gli italiani hanno la macchina, o meglio, una o più macchine sono presenti all’interno dello stesso nucleo familiare, e più in generale è da sempre gli italiani si spostano prevalentemente con mezzi propri e non con i mezzi pubblici. Ebbene, c’e una clamorosa bolla speculativa di cui nessuno parla, quella delle assicurazioni RCA auto alla voce rinnovi con punto di incremento del 600%. 

Potete verificare di persona voi stessi, e comunque vi lascio il link ad un interessante articolo che parla proprio di questo argomento. Le persone non si accorgono di questi clamorosi aumenti perché si va a pagare soltanto alla scadenza della polizza, prima proprio non ci si pensa. I motivi degli aumenti non sono in nessun modo giustificati né motivati, ma viene subito da pensare due cose. 

All’aspetto complottista legato al fatto che vi sono sempre più malori improvvisi anche alla guida e dunque è molto più facile e sempre più evidente che il numero dei sinistri (anche gravi o gravissimi), va affiancato che sembra che il caro assicurazioni auto abbia preso il posto del caro bollette, perché agli italiani devi necessariamente tirare il collo in un modo o nell’altro. Ed ecco che in silenzio scoppia clamorosamente il nuovo caso, si cui nessuno parla e che fa pensare al “basta, usare la macchina a questi costi non mi conviene, vado con i mezzi elettrici oppure la noleggio”. Avete presente il famoso non avrai più nulla e sarai felice? 

Davide Zedda

🛑 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

🛑 Se vuoi sostenermi con una libera donazione, ecco il link per poterlo fare.

Organizziamoci

IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | A seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, quando tutti pensavano solo e soltanto agli obblighi vaccinali, si creava una bolla speculativa sui prezzi di ogni prodotto, violenta e che ancora è gonfia senza motivo. Ma si sa, in Italia è così: quando aumentano i prezzi, poi non si abbassano più. Pochi sismi di voi fecero quanto da me suggerito, scorte di pellet, che da lì in poi andò a costare cifre impossibili. Chi seguì il mio consiglio, fece scorta passando un inverno al caldo e a costi normali. Occhio, da marzo l’Iva sul pellet passa dal 10 al 22 per cento: fate scorte. 

Riflessione 

La guerra in Ucraina ha portato i prezzi alle stelle, ora si rischia qualcosa di molto più grave per la crisi di Suez. Ma non vedo la gente agitarsi: sarà mica che in Italia tutto sommato c’è ancora molto benessere? Perché diversamente non si spiega come si possa accettare passivamente le continue bolle speculative sui prezzi. Vi siete resi conto di quanto costi sempre più il cibo? Ed è giusto un esempio. 

Davide Zedda

🛑 Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

🛑 Se vuoi sostenermi con una libera donazione, ecco il link per poterlo fare.

« Post precedenti Post più recenti »
PHP Code Snippets Powered By : XYZScripts.com