Autore: Davide Zedda (Pagina 64 di 143)

Editoriale 13 Gennaio 2024

Ogni promessa è debito, e come sempre l’ho mantenuta. Faccio seguito con questo editoriale all’importantissimo editoriale di ieri sempre alle 11:00 che vi consiglio di leggere qualora lo aveste perso, perché i numeri che vi sto per fornire possono avere un senso compiuto e preciso solo in caso di lettura dell’editoriale di ieri mattina alle 11:00.

I numeri della guerra contro i Palestinesi 

Pochi giorni fa’ il “Government Media Office” ha riportato cifre sconcertanti della situazione a Gaza:

(93) giorni di genocidio.

(29.835) morti e scomparsi.

(22.835) morti giunti negli ospedali.

(10.000) bambini uccisi.

(7.000) donne uccise.

(326) morti fra le équipe mediche.

(45) morti della protezione civile.

(109) morti tra i giornalisti.

(7.000) dispersi, di cui il 70% bambini e donne.

(58.416) feriti.

(6.000) infortuni che richiedono spostamenti per cure salvavita.

(650) feriti che hanno viaggiato per cure.

(10.000) malati di cancro a rischio di morte.

(99) casi di personale sanitario detenuto.

(10) giornalisti in detenzione.

(2) milioni di sfollati a Gaza.

(400.000) infettati da malattie infettive a causa dello sfollamento.

Come posso ignorare tutto questo? Come posso non parlarne? Si dice che si fa silenzio quando i bambini dormono, qui muoiono. E non muoiono soltanto i bambini. Continuerò a raccontarvi la guerra, continuerò a raccontarvi le guerre.

Davide Zedda 

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Ma guarda un po’… Non lo avrei mai detto!

IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | Detto che hanno deciso (non è uno scherzo), che la prossima estate sarà ancora più torrida di quella scorsa, peraltro ad esclusione di una ventina di giorni infernali e con temperature taroccate poiché registrare al suolo e non a due metri d’altezza, ma tant’è, la televisione diceva che faceva cinquanta gradi e la gente neppure controllava il proprio smartphone per leggere che invece ne faceva dieci in meno. 

Ad ogni modo, così come ogni estate passa ormai alla storia (abbiamo visto le copertine dei giornali degli ultimi vent’anni), come quella più calda di sempre, ora è inverno e c’è la grande occasione di rispolverare il tema dell’inesistente cambiamento climatico. Come? 

Raccontando già da ora che questo mite, anomalo, caldo inverno sarà invece (sempre in virtù di dieci giorni di freddo che arriveranno), l’inverno più potente degli ultimi anni. In effetti ciò che resta della farsa climatica è poca roba, come hanno evidenziato al WEF, i padroni universali del mondo, così come le élite globaliste, hanno preso coscienza che la gente non crede al cambiamento climatico e sopratutto il popolo non è impaurito dal cambiamento climatico, dunque non manovrabile. 

E come abbiamo visto in un video da me riproposto più volte, hanno deciso di puntare all’acqua, di virare sul nodo acqua, attraverso carestia e avvelenamento. E non devono iniziare, hanno già iniziato. 

Davide Zedda

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Editoriale 12 Gennaio 2024

Scusate se mi permetto, oggi parliamo di guerra in Palestina. Nell’esatta misura in cui vorrei far notare che la notizia della guerra in Palestina non fa più notizia, non è più di interesse del mainstream e soltanto marginalmente della cosiddetta libera informazione. Insomma, la guerra che Israele porta avanti in Palestina a Gaza non fa audience, dunque non se ne parla. Tanto che siamo arrivati ad un punto in cui non conosciamo le esatte stime dei morti palestinesi, perché non ci sono cifre certe, si sa soltanto che la stragrande maggioranza dei morti sono donne ed in primis bambini. 

Siamo davanti ad un olocausto, con la vittima che è diventata (non da oggi), carnefice, e che per diritto naturale o forse divino, con l’appoggio di tutto l’Occidente, ha prima occupato terre non proprie, ora ha deciso (ne abbiamo visto i documenti ufficiali), per la soluzione finale. Uccidere tutti i palestinesi e trasformare la terra di Palestina in proprietà di Israele. Chi sopravviverà verrà deportato in Egitto, con i soldi stanziati dalla Commissione Europea, con ENI (vergogna, Italia!), che potrà finalmente cominciare i carotaggi in una zona (la Palestina), il cui sottosuolo è ricchissimo di giacimenti  di gas.

Ripeto, è in atto un olocausto e nessuno ne parla. E nel momento in cui cala il silenzio (così ci insegna Giulietto Chiesa), ecco che allora occorre reagire e parlare, perché in quel silenzio, in quei silenzi, sta accadendo ciò che non deve accadere. 

I numeri 

Almeno 20.000 morti ammazzati tra il popolo palestinese, ben 5.000 sono bambini. Ma sono stime approssimative e a ribasso. Nel mondo sono in corso circa 170 guerre, tra queste tre fronti da far tremare le vene ai polsi per pericolosità a livello mondiale.  Mi riferisco alla guerra Israele Palestina, Ucraina Russia, Cina Taiwan: “dormite pure voi che avete ancora sogni!”

Davide Zedda

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Ecco come si spiega questa influenza

IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | Di influenza ne sto parlando parecchio negli editoriali, ciò perché insieme a voi abbiamo notato una strana, stranissima influenza, della quale presto parlerò anche a mezzo video delle sette del mattino. Abbiamo infatti purtroppo constatato questioni e dinamiche che non lasciano dormire sereni neppure i non vaccinati. Detto ciò (seguite gli editoriali e i miei video delle sette del mattino), veniamo al commento di questa notizia che ci informa a mezzo Bassetti del fatto che ci troviamo davanti alla peggiore influenza degli ultimi quindici anni, influenza fatta sparire e camuffata da Covid, e che ora che il Covid non serve più al sistema, ritorna, in tutta la sua potenza, anzi, per meglio dire, in tutta la sua violenza: mai così negli ultimi quindici anni. 

Il motivo? 

Mezza Italia è a letto con la febbre ed altro. Questo è il risultato di una popolazione per la stragrande maggioranza stra vaccinata contro il Covid 19 fino anche alla sesta dose, in più milioni di italiani hanno fatto il vaccino antinfluenzale a MRNA. Insomma, un popolo senza più difese immunitarie, con i vaccinati tutti ammalati che contagiano i nn vaccinati. 

Pesa più del Covid 

Lo dice Bassetti, ovvio, perché il Covid era una normale forma influenzale. Questa influenza (sulla quale incidono anche pesanti fattori legati a ciò che beviamo (veleno), e respiriamo (veleno), causa geoingegneria), per di più su una popolazione che non ha più difese immunitarie, ovviamente manda tutti al tappeto. 

Acqua

👉 Se volete conoscere un metodo praticamente a costo zero per depurare l’acqua, potete contattarmi privatamente (con i dovuti modi e con la dovuta educazione), al mio indirizzo privato @davidezedda

Davide 

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Editoriale 11 Gennaio 2024

Il mainstream italiano non racconta la protesta degli agricoltori in Germania, e dalle nazioni più vicine trattori in lotta contro le politiche dei governi e quelle della U.E. che sostanzialmente (perché di questo si tratta), puntano ad uccidere l’agricoltura passando per una carestia programmata, dunque l’inserimento (di fatto un’imposizione), del cibo e delle farine di origine animale, ovvero insetti. 

In Italia? 

Ovviamente ad oggi il nulla. Qualche timido trattore in qualche piazza periferica si è visto, tempo di fare merenda e bere un bicchiere di vino e poi tutti a casa. Diciamolo. Non c’è nessuna intenzione di replicare il modello tedesco, e sempre più agricoltori si fanno comprare e svendono le terre coltivabili. Avranno forse anche ragione, ma siamo alle solite: non tira nessuna aria di cambiamento, figuriamoci di rivoluzione. Personalmente sarò sempre al fianco di chi lotta per la libertà (perché di libertà si tratta, non solo cibo), ma di iniziative fallimentari in partenza, in questi tre anni ne abbiamo viste di ogni tipo. Abbiamo visto movimenti diventare politici, abbiamo visto ed abbiamo partecipato alle passeggiate del sabato sera, abbiamo perfino subito l’ infamata dei ristoratori: noi li abbiamo sostenuti nella lotta, loro hanno poi imposto il green pass. Giusto un paio di esempi del pochissimo ch si è fatto e del nulla che si è ottenuto.

Quindi?

Da questo momento gli agricoltori troveranno spazio su questo Canale nel momento in cui faranno qualcosa di concreto. E a questo punto, vista la gravità della crisi in corso, qualcosa di concreto è fare quanto da me richiesto ieri. Invadano Roma, non qualche piazza di Roma come per il contrasto al Green Pass, no. Invadano le piazze del potere e gettino letame sui palazzi presidenziali di Governo e Parlamento, compreso il Quirinale. A quel punto noi ci saremo.

Davide Zedda

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A Verona

IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | Il prossimo 15 gennaio l’Atv, l’azienda di trasporti locali di Verona, inizierà la sperimentazione su alcune linee di bus serali di un sistema a prenotazione, definito con molta fantasia Scipione. Come funzionerà? Gli utenti (una volta venivano chiamati cittadini) interessati al servizio dovranno prenotarsi tramite specifica app. L’esperimento ha già avuto un precedente a Legnago, nella Bassa Veronese, e pare che abbia avuto esito positivo, soprattutto nella lotta agli abusivi che utilizzano i mezzi pubblici senza pagare il biglietto.

Quindi non rimane che applaudire a tale iniziativa? No.mIn primis perché, come purtroppo sta diventando una brutta e costante abitudine, il cittadino è costretto ad utilizzare uno smartphone per poter usufruire di un servizio che, almeno teoricamente, è ancora considerato pubblico perciò accessibile a tutti. E chi non ne fosse in possesso o semplicemente non fosse capace di utilizzarlo? Una volta lo Stato si preoccupava che i propri cittadini avessero un livello minimo di istruzione, oggi invece impone a tutti l’uso di strumenti tecnologici per poter accedere a servizi essenziali.

Ed è proprio sul concetto odierno di servizi oggi imperante che, nel caso che stiamo trattando, si pone un altro problema. Ricordiamo quanto affermato dall’articolo 16 della Costituzione: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale”. Da qui sorgeva l’obbligo giuridico per lo Stato (almeno quando ancora aveva una connotazione sociale) di garantire questo diritto ai cittadini. E infatti in materia di trasporto pubblico si parlava di servizi minimi, motivo per cui spesso gli autobus giravano con una presenza di persone anche inferiore alla metà della capienza ma nessuno aveva da contestare alcunché proprio perché si riteneva fosse doveroso garantire quel tipo di servizio alla cittadinanza.

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Editoriale 10 Gennaio 2024

Entra nel vivo la protesta degli agricoltori in Germania, ieri (oltre che le motivazioni della protesta) abbiamo visto un importante video alle 12:00, oggi (sempre alle 12:00), ne vedremo uno nuovo che non fatico a definire epico. In attesa dunque di vedere il filmato, analizzate le ragioni della protesta in Germania, restiamo in attesa di capire cosa e se succederà qualcosa in Italia. La posta in gioco è altissima, è in gioco la vita stessa dell’agricoltura, il futuro dell’agricoltura. 

Quindi penso di poter avanzare ai nostri agricoltori a nome di tutti coloro che stanno leggendo questo pezzo, è quello di portare i propri mezzi e la propria protesta nel cuore di Roma, davanti ai palazzi del potere. 

Davanti quindi al Quirinale, a Monte Cotorio, a Palazzo Chigi, a Palazzo Madama. Una protesta (che vista la situazione, la ribadirò tra poche righe), deve essere determinata e irremovibile. O vincono le ragioni di chi lavora la terra, o non ci si ferma. Avanti ad oltranza fino alla vittoria, perché in questi tre anni di gente in piazza a non risolvere nulla se n’è vista fin troppo, idem come anche l’immobilismo. Siamo ad un punto di non ritorno, ora o mai più. Ora o farine di insetti. 

Il piano da sconfiggere

Se blocchi gli agricoltori (dunque impedisci loro a mezzo legge di coltivare al meglio così come si vuole fare, o li convinci a non coltivare in cambio di denaro in pieno stile reddito universale), ci sarà poco prodotto in circolazione), il prezzo dei prodotti finali da terra coltivata, salirà vertiginosamente.

Quindi?

Vincerebbe il WEF, che vuole che la produzione agricola venga fermata comprando non le terre ma gli agricoltori. Perché? Manovra a tenaglia. Il poco cibo della produzione agricola costerebbe diventerebbe bene di lusso, e il cibo con gli insetti a buon prezzo pronto negli scaffali. 

Davide Zedda

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