Oggi parliamo di tamponi e non solo. Certo, giusto lottare e contestarne l’utilizzo nelle strutture sanitarie ospedaliere e nei pronto soccorsi, tutto giusto, in primis il fatto che il tampone Covid non è uno strumento in grado di dare affidabilità nel certificare una positività al Covid (lo disse perfino Bassetti), ed in più da molto tempo, almeno dall’estate 2022, non esistono (sempre che siano mai esistiti), specifici tamponi Covid, perché come da mia inchiesta abbiamo saputo tramite un medico che da quel periodo i tamponi andavano a cercare falsi positivi, nel senso che rilevavano forme influenzali e para influenzali in un momento storico in cui servivano positivi per tenere numeri alti e portare avanti la farsa pandemica.
Quindi?
Ma ci rendiamo conto che a quasi quattro anni dall’inizio di questa puttanata, il vero problema sono le persone? Ovvio che poi è facile imporre mascherine e tamponi in ambienti medici. Mi spiego meglio. Mezza Italia influenzata, anche pesantemente. Esattamente come lo scorso anno, i vaccinati (che non hanno ormai più difese immunitarie), sono sempre malati: si contagiano e contagiano.
E allora?
Ebbene, non ci sono numeri ufficiali, ma basta sentire in giro o guardare sui social per vedere e certificare che diverse (parecchie), migliaia di persone, ogni giorno vanno in farmacia per sottoporsi a tampone, che siano malate o meno, che abbiano sintomi o meno, ripeto, migliaia e migliaia di persone, ogni giorno fanno un salto in farmacia per poi dire ho il Covid. No, avete rotto i coglioni! Uno non avete il Covid (non esiste), due lo fate perché poi volete sentirvi dire “poverino” quando annunciate di avere il Covid. Ed ovviamente se la prendono con l’influenza e non con i vaccini che li hanno stesi, non sia mai. E non hanno fatto la quarta dose, ma come! A Natale siamo tutti più buoni, vadano a cagare!
Davide Zedda
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