Categoria: Editoriale (Pagina 2 di 51)

Editoriale 5 Novembre 2024

Partiamo dalla notizia. Trump è stato eletto 47esimo presidente degli Stati Uniti. Lo annuncia una proiezione di “Fox News”. 

E’ il primo a ricoprire 2 mandati presidenziali non consecutivi, dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine ‘800), il primo con una condanna penale e il più anziano al momento dell’elezione, a 78 anni. Sempre secondo Fox News, infatti, dopo la Pennsylvania, il tycoon ha conquistato anche il Wisconsin. Ma al momento nessuno degli altri grandi media americani ha annunciato la vittoria del leader repubblicano. (Ansagram) 

Erano dunque giusti i sondaggi da me proposti e pubblicati sul canale che davano da tempo Trump vincente, tattici e stupidì quelli del mainstream. Il mondo tira un sospiro di sollievo, il risveglio in Occidente è dolce. In questi mesi siamo stati ad un passo dalla terza guerra mondiale, quella totale, quella dell’inverno nucleare. Avesse vinto Harris la direzione sarebbe stata quella, la fine del mondo. Putin avrebbe avuto il diritto (lo prevede la dottrina nucleare russa) di rispondere con armi nucleari in ben tre occasioni ravvicinate quando la Russia è stata colpita nel proprio territorio nazionale da armi e nazioni NATO. 

Sì, siamo andati ad un passo dalla fine del mondo che distratto intanto neppure si accorgeva di essere stato ad un passo dalla fine. Normale, la Tv non glielo ha detto. Putin non ha risposto perché aspettava Trump, suo amico personale. Trump ha vinto, si lavori immediatamente alla pace su scala globale. Ad incominciare dalla fine di ogni ostilità contro la Russia e la risoluzione del problema Ucraina. Trema anche Netanyahu con Israele ad un passo dalla guerra civile. Sì lavori immediatamente per non lasciare nulla di intentato in medioriente. Oggi anche in Palestina e a Gaza hanno esultato per la vittoria di Trump. Per neo presidente pochi compiti ma chiari, dunque zero scuse. 

Amiche ed amici, almeno oggi si possa sorridere. 

Davide Zedda

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Editoriale 4 Novembre 2024

Valencia, apocalisse. Una simile tragedia (chiamiamola così, ma ripeto è una apocalisse) che non interessa a nessuno. Non si è sentito un solo paese europeo o extra europeo che ha annunciato l’invio di uomini e mezzi sul posto in aiuto alla popolazione. Via mare e via terra, nulla, zero. Tace anche l Von der Leyen, dalla Ue neppure un centesimo per la ricostruzione. Niente. Nessun aiuto. Come lo scolaro che si è comprato male messo dietro la lavagna. 

Nessuno aiuti lo scolaro, in questo caso nessuno aiuti Valencia. La pistola fumante sta nelle informazioni e nel lavoro da me svolto negli scorsi giorni, su cui non torno ma lascio il link (ECCOLO). Una tragedia (chiamiamola così per comodità) pari a tremila morti. Come fossero le torri gemelle o il Titanic. Nessun aiuto, nessuno aiuti Valencia. Meno che mai l’Italia, che in Spagna ci arriva a piedi. 

Nessuno aiuti Valencia e sia di esempio a tutti! Non si va contro Israele, non si smette di mandare fondi ed armi ad Israele per proseguire le sue guerre e il genocidio a Gaza e in Palestina. Se lo fai, bomba climatica: così è stato. Una città sommersa nel fango, una Pompei dei nostri giorni. Forse con questo esempio la gente capisce meglio. 

Ed intanto nessuna aiuto, nessuna fratellanza europea e non solo. La pistola fumante è quella giusta. 

Intanto nessuno aiuti Valencia, ma si prosegua con il sostegno politico ed economico e di armi ad Israele e all’Ucraina. E intanto cosa fanno gli spagnoli? Aggrediscono il Re e il primo ministro. Ci sta, normale. 

Ciò che non è normale è quanto ieri scritto dalla libera (libera?) informazione. Ne ho per tutti, ne parlo alle 12:00. 

Davide Zedda

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Editoriale 3 Novembre 2024

Ne parlo oggi a bocce ferme, a delirio spento. Ne parlo per ciò che so e per ciò che sento, non voglio far del male. Nessuno, anzi, sperare che qualcuno possa riflettere e comprendere. 

Halloween (nonostante le sue origini non siano anglosassoni) è la colonizzazione anglosassone del nostro Paese. 

Nella mia infanzia e nelle nostre infanzie non c’è traccia delle zucche in sostituzione del ricordo dei nostri defunti il 2 novembre. 

Vedo solo tante zucche vuote che non capiscono che poco alla volta cancelleranno la nostra cultura italiana. Una cultura (quella legata al ricordo di nostri defunti) spesso millenaria, che non possiamo e non dobbiamo perdere. Si tratta delle nostre radici, della nostra storia tra il religioso e il pagano, ma non certo qualcosa di male, anzi. 

Ed invece sempre più persone (dai più piccoli ai più grandi) festeggiano Halloween, certamente in buona fede: ma permettendo la devastazione della nostra profonda cultura legata al ricordo delle anime dei nostri defunti trasformando e portando un momento “santo” in una stupida, squallida, vuota carnevalata. 

Chi segue la libera informazione, chi fa libera informazione, non può non sapere che Halloween ha sì origini nobili, ma ha poi preso direzioni sbagliate. E qui mi fermo per non creare malumori a nessuno. Non mi soffermo né sulle origini nobili né su quelle errate. Non è questo il punto (pur essendolo) ma proseguire nel far morire la nostra cultura in favore di qualcosa che non ci appartiene né sul piano religioso e spirituale né culturale, rappresenta un grave errore. 

Davide Zedda

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Editoriale 2 Novembre 2024

Tutto paga il lockdown, ora vi spiego. Risultano ufficialmente in aumento i casi di rachitismo. Incredibile, vero? Eppure è un dato certo, di fatto. La colpa? Dicono ch è il lockdown. 

Una motivazione che non regge, neppure minimamente. Il rachitismo è una patologia scheletrica (osteopatia) ad esordio infantile, causata da un difetto della mineralizzazione della matrice ossea e potenzialmente responsabile, in uno stadio avanzato, di deformità e fratture ossee. In base all’eziopatogenesi del rachitismo è possibile classificarlo in rachitismo da alterato apporto di vit D (calciferolo) ed altri. 

Ma è proprio quello da alterato rapporto da vitamina D che è in forte aumento. 

Quindi? Bhe, ovviamente si dà la colpa al lockdown. 

Perché? Perché va coperta la reale causa dell’incremento dei casi di malattia, che non in pochi (ovviamente) indicano nel vaccino anti covid, va assolutamente coperta. 

Meglio dire che è colpa del Lockdown, tutto è sempre paga il lockdown. Mai il vaccino anti covid, quello non deve pagare mai nulla. 

Davide Zedda

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Editoriale 1 Novembre 2024

Il nord di Gaza sta affrontando il momento più buio dall’inizio della guerra. È il messaggio lanciato dall’alto commissario Onu per i diritti umani Volker Turk. Che però ha commesso un errore (ovviamente voluto) nel linguaggio utilizzato. Perché come detto è spiegato più e più volte a Gaza e in Palestina non vi è nessuna guerra ma un massacro, un vero e proprio olocausto da parte di Israele nei confronti del popolo palestinese con il chiaro obiettivo dichiarato di ammazzare tutti e deportare in Egitto coloro i quali si salveranno dalla morte. 

Israele ammazza per primi i bambini in maniera strategica e dottrinale. Non devono vivere, non devono moltiplicarsi, devono dunque essere uccisi e scomparire prima che possano un domani organizzare una reazione contro Israele. Uccidere donne e anziani è per Israele cosa semplice, pochi gli uomini che resistono.

Netta condanna

“In modo inimmaginabile la situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Le politiche e le pratiche del governo israeliano nel nord di Gaza rischiano di svuotare l’area di tutti i palestinesi. Stiamo affrontando ciò che potrebbe equivalere a crimini atroci, potenzialmente estendendosi a crimini contro l’umanità”, ha affermato Volker Turk in una nota. 

Sbagliando nuovamente i termini, perché non sono potenziali crimini contro l’umanità: a Gaza sono in atto crimini contro l’umanità. Che l’Onu prenda posizione condannando Israele è comunque un passo avanti, fermo restando che in concreto fino ad ora sono riusciti ad ottenere soltanto uno stop parziale al genocidio per vaccinare i bambini contro la polio. 

Sei nel fango, sei nella polvere, non hai cibo, non bevi, attendi la morte ma nel frattempo si vaccinano.     

L’Onu comunque non ha più senso di esistere, svuotato cosi come si trova di qualsiasi potere reale.

Davide Zedda

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Editoriale 31 Ottobre 2024

It Wallet, ormai la situazione si è normalizzata. Non fa più paura, giustamente. Spero che i miei articoli, video e diretta dedicata abbiano contribuito a fare luce sulla verità di uno strumento inutile, indolore, destinato a morte certa in breve tempo. Ed allora visto che ci siamo andiamo noi a dare fastidio a loro. Come? Il problema è la App Io, giusto? La segnaliamo. Cioè? Vi spiego. Andiamo a segnalarla per abbatterla, per riuscirci dobbiamo essere in tanti, milioni. 

1) Entriamo su Play Store

2) Cerchiamo App Io 

3) Compare la App Io

4) Scorrere fino alla voce oltre 

5) Clicchiamo sui tre pallini in alto 

6) Segnala come inappropriata 

7) Clicchiamo il pallino contenuti inquietanti 

Questa è la procedura Android, quella IOS è sostanzialmente identica. 

Davide Zedda

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Editoriale 29 Ottobre 2024

Pare che le acque si stiano calmando, pertanto concludo i miei interventi sulla questione App Io e It Wallet con questo editoriale che ovviamente non può portare con sé tutti il lavoro svolto in precedenza, mesi di lavoro e informazioni. Il pubblico più attento non ha perso nulla, ringrazio di cuore. Detto che It Wallet si concluderà miseramente come Immuni e id Pay di Colao (a proposito, che fine ha fatto mister Colao) il tanto temuto e sponsorizzato (dai profeti di sventura e dai professionisti del terrore) morirà nel nulla una volta che finiranno i soldi del finanziamento PNRR. 

Tra video, scritti e dirette ho sviscerato tutto ciò che serve per capire che non si può aver paura di un qualcosa che sostanzialmente neppure esiste a meno che non lo si voglia far esistere da parte dei cittadini. I più preoccupati temono poi due cose, ma sono irrealizzabili. La prima è quella legata all’idiozia della chiusura del conto in banca. 

Nessuna banca chiuderebbe un conto corrente (neppure il più piccolo) su imposizione di un governo. Non sono i governi che muovono le banche, ma le banche a muovere i governi. L’altra (che va per la maggiore) se possibile è addirittura meno percorribile. È quella legato al ci spengono la SIM card. 

Detto che chi non ha uno smartphone (tantissimi, la popolazione italiana è composta da anziani) neppure si pongono il problema perché i loro telefoni non possono scaricare App e loro non sanno neppure come si scaricano, anche se App Io diventasse come It Alert (dunque forzatamente presente sul telefono) non ci sarebbe comunque nessuna possibilità di spegnimento o blocco della sim card. 

Non esiste compagnia telefonica che intende perdere anche solo un cliente, anche in questo caso non è il governo che decide per le compagnie telefoniche bensì il contrario. 

La Psy opp It Wallet la possiamo già mettere in soffitta insieme alle centinaia di bugie terroristiche messe in giro dai soliti noti (ben pagati dal sistema) in questi quattro anni. 

Davide Zedda

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Editoriale 28 Ottobre 2024

I lettori più attenti ricordano che mi ero ripromesso (dopo non poco materiale tra scritti e video non da oggi) di non tonare sul discorso It Wallet poiché credevo fosse sufficiente quanto già pubblicato. Ed in vece no, pare sia l’unico argomento del momento del momento, ed allora proseguo nella mia opera di disinnesco della bomba terroristico. Un editoriale oggi, la diretta di stasera delle 21:00, un editoriale domani. 

Se non sarà chiaro e se non basterà, pazienza. Il mio l’ho fatto. Credo giusto far vivere nella paura chi si nutre di paura, peggio, vi sono persone che per poter vivere necessitano di star male. La paura più grossa è quella che così il governo ci potrà controllare. Ma va? Facciamo un piccolo esempio. 

La patente non esiste soltanto nella forma conosciuta in plastica. I dati della patente sono sono ovviamente anche dentro grandi banche dati insieme a tutti gli altri documenti di qualsiasi genere e natura ed insieme a tutti i documenti di tutti gli italiani. 

Tecnicamente possono essere rubati, allo stesso tempo il pieno controllo dello Stato sui nostri dati è già realtà. È lo Stato stesso che fornisce al cittadino quel documenti, della serie state tranquilli che le nostre cose i nostri dati, ogni singola informazione su ognuno di noi è da sempre in mano allo Stato. 

Il peggio lo abbiamo già visto nel biennio 2020 2022, senza patente e tessera sanitaria digitale. Si chiamava green pass, decaduto per legge. Domani vi spiego l’impossibilità tecnica del blocco del sim card e del conto in banca. 

Se vi siete persi i precedenti video e audio, clicca qui: ecco il link riassuntivo il tutto! 

Davide Zedda

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Editoriale 27 Ottobre 2024

Pare non sia esattamente così, pare che la storia sia completamente (o quasi) differente. Lo vedremo nel pomeriggio. A cosa mi riferisco? Ai danni procurati da Israele all’Iran dopo l’ultimo attacco. Facciamo così, ora i dati ufficiali, poi più tardi andremo a notare che qualcosa non torna. Chiusa questa parentesi, la vediamo tra poche parole, facciamo una considerazione su quanto sta accedendo in Libano. 

Partiamo 

Attacchi israeliani in Iran. Riepilogo:

Colpiti 20 obiettivi militari nelle province di Teheran, Ilam e Khuzestan. IDF: “Bombardamenti mirati e precisi”

Colpiti soltanto siti di produzione missilistica, radar e sistemi di difesa aerea, inizialmente anche in Siria e Iraq.

Le autorità iraniane parlano di “danni limitati”. Non ci sono vittime. Si sono sentite alcune esplosioni a Teheran

L’attacco è durato circa quattro ore. Sono ripresi regolarmente i voli nello spazio aereo iraniano

Ribadisco, qualcosa non torna e lo vediamo stasera.

E in Libano? 

Sono certamente importanti i danni che lo stato di Israele sta arrecando in tutto il Libano Beirut compresa. Non vi è dubbio, c stanno usando anche bombe al fosforo bianco e all’uranio: criminali di guerra. Eppure non è un episodio sporadico quello dei soldati israeliani che piangendo disperati corrono via cercando di salvarsi la pelle. Cioè? Per chi non lo avesse ancora capito, Israele in Libano sta procurando morte e distruzione ma ora è in grave difficoltà per via della risposta militare del Libano sul proprio territorio contro gli invasori. Finirà peggio del 1996. Israele sogna la grande Israele, mai avrà il Libano (e non solo). 

Davide Zedda

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Editoriale 25 Ottobre 2024

Il gruppo dei BRICS, acronimo che dal 2001 indica le principali economie emergenti non occidentali (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), dal 2024 si è allargato con l’entrata di cinque nuovi Paesi membri: Etiopia, Egitto, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Inizialmente anche l’Argentina doveva entrare a far parte dei BRICS+ ma lo scorso 30 dicembre il nuovo presidente Javier Milei ha annunciato che l’Argentina rinuncia a entrare nel gruppo. 

Ma cosa significa in termini geopolitici questo allargamento dei BRICS? 

Prima ancora di analizzare il significato geopolitico, ricordiamo che entrano a far parte ufficialmente dei Brics: Turchia membro Nato, Indonesia, Algeria, Bielorussia, Cuba, Bolivia, Malaysia, Uzbekistan, Kazakistan, Vietnam, Nigeria, Thailandia. Venezuela tenuta fuori da Lula. Tante le nazioni interessate, tantissime quelle in procinto di entrare a far parte dei Brics, ricordiamolo: non si tratta soltanto di una nuova moneta. 

Analisi 

Al vertice dei BRICS c’erano i leader di 36 Paesi mondiali che assieme rappresentano larga parte della popolazione mondiale e superano il PIL dei Paesi del G7. I BRICS ammettono al loro tavolo anche Paesi che non fanno parte dell’Occidente liberale e sono il gruppo geopolitico più rappresentativo del mondo. Ora sono il gruppo più influente del pianeta. Ad essere realmente isolato è soltanto il vecchio mondo unipolare. Putin e a Russia non sono per nulla isolati, e mentre si è fatta la storia, il mainstream ha sostanzialmente silenziato l’evento economico e politico più importante degli ultimi trent’anni, anche più. Inizia la caduta del dollaro, e la fine del predominio economico USA. l’Unione europea non può fare altro che scegliere se spegnersi o chiedere l’adesione ai Brics. La moneta unica europea così come la Ue fanno parte di quel mondo unipolare ormai sconfitto e morto che ha sempre e soltanto creato catene economiche e sacche di povertà. Prima solo in alcune nazioni, ora è in ginocchio perfino la Germania. 

Sì è fatta la storia, nessuna quasi lo sa. Intanto a Washington e Bruxelles lo sanno: e tremano. Ultima nota in merito alla conferenza dei Brics: hanno unanimemente chiesto lo stop delle ostilità e dei massacri di Israele a Gaza, in Palestina e in Libano. A proposito, in Libano Israele sta beccando una sonora sconfitta nonostante il vile e nazista utilizzo di fosforo bianco e uranio: ma del crollo di Israele ne parliamo domani. 

Davide Zedda

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