Categoria: Editoriale (Pagina 24 di 51)

Con questo editoriale vado a tenere fede all’impegno preso nel video di stamani delle sette al fine di allargare la platea di coloro che ora sanno anche questa notizia sull’acqua, che al netto di tutto ciò che sappiamo e abbiamo visto in questi mesi, e che abbiamo dimostrato con video, inchieste, testimonianze (e non solo), ovvero che l’acqua è veleno sia quella della rete idrica che quella in bottiglia e provoca (tra le tante malattie), perfino tumori, ebbene ci sono novità, perché si è scoperto che nell’acqua della rete idrica c’è il fluoro. 

Il fluoro è un veleno, si tratta di una sostanza chimica tossica che provoca indebolimento delle ossa, tumori, caduta dei denti, riduzione del quoziente intellettivo. In Inghilterra la notizia è finita sui giornali, giocano a carte scoperte, inutile dire che anche in Italia l’acqua contiene fluoro. Tra le altre cose il fluoro calcifica la ghiandola pineale che come ben sapete viene definita il terzo occhio dello spirito. Appare evidente che è in atto un’azione criminale che punta alla distruzione fisica e spirituale degli esseri umani. E tutto torna, perché sappiamo anche che la prossima pandemia passerà per l’acqua e sarà da virus o batterio sconosciuto e antibiotico resistente e colpirà sia i polmoni che i reni. Stavolta ci si salva soltanto bevendo bene, da subito, perché già così l’acqua è veleno. Qualsiasi acqua, anche la più pura, perché anche quella subisce (ad esempio), il bombardamento dei metalli pesanti che vengono giù causa geoingegneria e scie chimiche. 

 Agire immediatamente: come? 

Soluzione 

👉 Se volete conoscere un metodo praticamente a costo zero per depurare l’acqua, potete contattarmi privatamente (con i dovuti modi e con la dovuta educazione), al mio indirizzo privato @davidezedda

Davide Zedda

Ci sono importanti novità sul fronte acqua, tema che tratto insistentemente dal mese di ottobre dopo aver scoperto e dimostrato attraverso video, inchieste e approfondimenti che non esiste nessuna acqua pura e pulita, ma tra quella della rete idrica e quella in bottiglia, di fatto beviamo veleno. Chi ha seguito la vicenda è ben chiara la situazione, chi non ha seguito, magari comincerà a farlo. E non è solo il fatto che la prossima pandemia (lo sappiamo), verrà veicolata a mezzo acqua, il problema, il problema che ci stanno e ci stiamo avvelenando giorno dopo giorno. 

Ci sono degli autorevoli studi (poi alle 17 vi mostrerò), che evidenziano come anche in Italia (dunque non solo negli USA, in Francia), lo stato delle acqua (oltre ai veleni già presenti di cui vi ho parlato mille volte), è tale che si arriva ad avere fino a sessanta farmaci differenti in tutte le acque potabili.

Pensate che sono stati trovati anche tracce di psicofarmaci e antibiotici, così come anche ormoni sessuali sia maschili che femminili. Sappiamo anche che la prossima pandemia sarà da virus o batterio di natura aliena (dunque sconosciuto all’uomo poiché realizzato in laboratorio), e che sarà antibiotico resistente, questo perché già ora si sta andando in una direzione “naturale” antibiotico resistente, perché gli antibiotici sono presenti nelle acque che beviamo. 

Ovvio che chi è preposto ai controlli della qualità delle acque non lo dice, ovvio. Sarebbe come dire mi fido perché lo ha detto la Tv. Senza dimenticare quanto la geoingegneria passi per le acque, qualsiasi acqua, anche quella del mare. Le piogge acide, i metalli pesanti che vengono giù dalle scie, ovviamente vanno a finire anche in acqua.

Occorre immediatamente mettersi al riparo.

Soluzione 

👉 Se volete conoscere un metodo praticamente a costo zero per depurare l’acqua, potete contattarmi privatamente (con i dovuti modi e con la dovuta educazione), al mio indirizzo privato @davidezedda

Davide Zedda

Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

Tutto come da copione, tutto come previsto e annunciato. Da oggi It Alert non sarà più un test ma uno strumento attivo e definitivo in mano alla Protezione Civile. Gli smartphone suoneranno esclusivamente in caso di gravi emergenze relative a: 

– collasso di una grande diga; 

– incidenti rilevanti in stabilimenti industriali;

– incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica; 

– attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano

Chi riceverà un messaggio di allarme IT-alert relativo a uno di questi scenari, significa che ci si trova in una situazione di potenziale pericolo rispetto a un’emergenza imminente o già in corso. Da evidenziare come in altri Paesi It Alert viene utilizzato anche per l’allerta meteo, qui in Italia, a leggere bene, solo in caso di catastrofi che (sarà un caso), ora si danno come possibili. E che catastrofi! Se togliamo Campi Flegrei, Vesuvio e Vulcano (che non rappresentano una novità), poi però leggiamo del collasso di una grande diga, di incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidente nucleare ed emergenze radiologiche. Chissà perché? Chissà perché solo in questi casi? Evidentemente sono i più probabili. Nel frattempo vi ricordo che è possible disattivare It Alert, così come è possibile sporgere denuncia e diffida. Ecco il link dove troverete tutte queste informazioni. Come sempre mai soltanto informazioni, ma sempre anche soluzioni. IL LINK 

Davide Zedda

CLICCA QUI PER ACCEDERE AL VIDEO

Davide Zedda

Quanti siamo? Eravamo dieci milioni di resistenti e combattenti, ma oggi quanti siamo? Mi scrivete privatamente preoccupati per il fatto che l’attenzione verso i temi caldi è calata, anche voi come me vi siete resi conto che siamo ormai pochi, disuniti e non organizzati. Amiche ed amici, i temi caldi sono tantissimi, intendo quelli di cui dovrebbe occuparsi la libera informazione con il fine ultimo di organizzare una resistenza (un fortino inespugnabile), così l’ho sempre chiamato fin da tempi non sospetti, in modo tale che non possa mai più accadere che ci venga tolta anche solo una delle nostre libertà personali. Amiche ed amici, come sempre sarò onesto e sincero. 

La verità è che da dieci milioni di combattenti e resistenti siamo scesi al massimo ad un milione. Lo avevo previsto ed annunciato in tempi non sospetti, quando annunciavo che saremo diventati una sorta di nuova carboneria, quando parlavo di endemia della libera informazione. Perché la libera informazione esiste da quando esiste l’essere umano.

Ma perché siamo così pochi e dunque fortemente in pericolo. La risposta è agghiacciante e semplicissima allo stesso tempo. La stragrande maggioranza dei cosiddetti resistenti e combattenti attendevano soltanto la fine del green pass e degli obblighi vaccinali, ma per loro natura tutto il resto non era di loro interesse. Vivono persi nella effimera libertà del 2019, non fanno parte del nostro mondo per loro indole. Sono anche loro caduti nella trappola del dividi e impera, siamo tutti in pericolo (tanto che ci annunciano in faccia cosa accadrà), perché siamo pochi e perché non c’è unità. E siamo davvero in pochi a voler cambiare questo mondo,perché cambiarlo è faticoso ma possibile, non fare nulla non costa nulla, ecco perché siamo in pochi. 

Davide Zedda

Il palco del Festival di San Remo continua ad offrire chiari ed inquietanti segni di ciò che potrebbe accadere nei prossimi anni. Questo è il terzo giorno di fila che ne parlo, lo faccio perché queste manifestazioni (come anche ad esempio le cerimonie di apertura di grandi eventi sportivi), portano con sé chiare indicazioni su ciò che accadrà. Il palco di San Remo ci mostra quanto già raccontato negli scorsi giorni, ovvero:

“Siamo a metà strada tra transumanesimo e satanismo. Guardate gli occhi robotici, e più in generale si vede una faccia robotica ed aliena, per non parlare della mezza croce rovesciata appesa ad una M, sotto la quale si nota un tavolo per sacrifici umani.”.

E poi 

“Da notare quello lo essere evidenziato in rosso, ma detto ciò, gli occhi che tutto vedono e controllano sono anche a forma sia di polmoni che di reni. Che significa? Ciò che vi racconto da non so più quanti mesi. La prossima pandemia (sempre più probabile che sarà nel 2028), colpirà o i reni o i polmoni, o entrambi. Come? Attraverso l’acqua. Lo si sa, si gioca a carte scoperte, in pochi corrono ai ripari.. Perché l’acqua è già veleno, lo sapete”

Nuova 

Alle 17:00 vi mostrerò una nuova foto, perché sul palco di San Remo si vede chiaramente un reattore nucleare, proprio oggi che i giornali di regime ci informano che la scissione nucleare è stata portata ai massimi livelli. Non sia mai che ne esploda uno che va a creare problemi proprio ai polmoni ai reni ed ovviamente alle falde acquifere.

Acqua 

⚠️Soluzione 

👉 Se volete conoscere un metodo praticamente a costo zero per depurare l’acqua, potete contattarmi privatamente (con i dovuti modi e con la dovuta educazione), al mio indirizzo privato @davidezedda

Davide Zedda

Capisci che questo Paese è finito quando leggi i dati degli ascolti in Tv che ti dicono che circa 12 milioni di italiani segue ancora oggi il Festival della canzone di San Remo. E sia ben chiaro, non ho nulla contro chi lo segue. 

Ma mi chiedo da dove derivi tutta questa leggerezza mentre il mondo cade a pezzi tra guerre di cui neppure si parla più e sempre più evidenti restrizioni delle libertà personali. 

E mi rammarica sapere (perché lo so e ne ho le prove), che davanti alla Tv a guardare quel palco massonico, satanista, con tanto di rappresentazione di quella che sarà la prossima pandemia, ci siano milioni di ex combattenti e resistenti, che in realtà combattevano, e più principalmente resistevano passivamente in attesa del liberi tutti, ovvero della fine del gran pass e delle vaccinazioni obbligatorie. Nessuno si offenda, è la verità. 

Scomoda, ma va raccontata. E da quel palco, da quella musica, da quelle parole, luci e colori, innumerevoli sono i messaggi subliminali che vengono lanciati e che arrivano forte anche a chi un giorno combatteva e resisteva con noi ma che da tempo ha deciso di tornare alla effimera libertà del 2019. Male, molto male. Malissimo, milioni di persone che non hanno capito nulla e che non possono più in nessun modo essere salvate. Un Paese (l’Italia), di zombie e futuri schiavi. 

Davide Zedda

In tanti mi avete girato (impauriti e preoccupati), un video che annuncia che a breve (25 febbraio), inizierà una censura senza precedenti sui social, ovvero una balla clamorosa con il solito giochino di rimandare tutto di qualche mese, perché la stessa notizia girava in estate (25 agosto).I profeti di sventura ed i professionisti del terrore intervengono ora (come sempre), rilanciando la stessa notizia con data prossima. 

Quindi? 

Dal 25 Agosto effettivamente ci sono tate delle novità in tema censura (di cui poi alla fine nessuno ha notato), per il semplice motivo che riguardano e riguarderanno solo il campo della politica in vista delle prossime elezioni europeee.

Detto ciò 

Intanto ribadisco che chi ha messo in giro la fake della fine di internet per come lo abbiamo sempre conosciuto, fa solo esclusivamente terrorismo. Il 25 Agosto è entrato in vigore il DSA, ovvero una legge europea che regolamenta (ulteriormente, perché erano già regolamentate), le piattaforme digitali, con particolare attenzione ai social. 

Cosa cambia 

Tra le varie cose verrà portata vanti una “più attenta moderazione dei contenuti”, con l’obiettivo e la mission di controllare e cancellare rapidamente i contenuti considerati dannosi. Ovviamente non contenuti illegali ma anche contenuti, qualsiasi contenuto, che anche se legale e legittimo, potrà essere considerato dai fact checker dannoso, dunque rimosso. Ma tutto ciò è solo ed esclusivamente legato e riferito alla campagna elettorale per le prossime elezioni europee, tanto che molti contenuti verranno bollati come disinformazione politica. Insomma, la censura viene incrementata, ma non su qualsiasi argomento, ma stavolta sulla politica, tale per cui qualsiasi cosa potenzialmente grado di modificare l’esito elettorale verrà messa al bando dai fact checker incaricati, con tanto di restrizioni e ban. 

Davide Zedda

Oggi parliamo di 6G, ma nel modo giusto. Per cercare di offrire il miglior servizio possibile, non bisogna mai dare una notizia nell’immediato con di fatto nessuna spiegazione. È ciò che fanno regolarmente i pagliacci della controinformazione e con loro i profeti di sventura ed i professionisti del terrore. Poi ci sono io, che appresa una notizia, magari ne parlo parecchi giorni dopo perché necessito di indagare, capire, dunque raccontarvi la verità. Ebbene, partiamo da un presupposto: il 6G non esiste neppure sulla carta. 

Di più, nelle cosiddette Smart City (tra le quali Cagliari), e che nulla hanno a che vedere con le città dei quindici minuti, dovrebbe già esserci il 5G, ed invece non esiste nessun segnale 5G. Sì è fermi al 4G, che è molto dannoso poiché superiore al 2G, tanto che vi mostrai nel 2020 un interessante servizio RAI andato in onda alle 2 del mattino che dimostrava come con il 3G si muore. 

Ovvio che con il 4G siamo sotto pericoloso e dannoso bombardamento, ma è anche vero che il 5G di fatto non esiste se non sulla carta e il 6G di cui si parla in questo articolo andrà nella spazzatura (per di più si tratta di uno studio sulla carta, non tecnico e pratico), sostanzialmente il nulla per studiare il 6G (che non esiste), dando soldi all’Università per partorire il nulla anche soltanto sotto il punto di vista teorico e filosofico. 

A proposito, il tanto temuto piano Colao che fine ha fatto? Buttato nel cesso così come sempre raccontatovi fin dall’inizio. Mi scuso davvero per il ritardo, ma questo è il mio modo di lavorare. Non mi unirò mai alla lunga coda dei bugiardi terroristi che macinano follower, starò sempre qui per dirvi e darvi sempre e soltanto la verità. Per fare ciò, serve tempo, studio, indagini ed inchieste. Ecco perché questo Canale (se esisterà ancora), verrà compreso soltanto tra cinque anni! 

Davide Zedda

Care amiche e cari amici, buongiorno. Scrivo questo editoriale con molto imbarazzo sperando di non disturbare e sperando che qualcuno legga e intervenga ed allo stesso tempo non scegliate di abbandonare il canale, la mia è una richiesta di aiuto e non un obbligo, ci mancherebbe. Questo Canale potrà andare avanti soltanto con il vostro aiuto, poiché si regge sulle libere donazioni. La situazione è drammatica, disperata. 

Impegno  

Il mio impegno non è mai venuto meno, e sempre a proposito del mio impegno, la cosa più naturale da fare, in virtù della crisi economica e di ascolti che attanaglia il Canale, sarebbe quella di tagliare drasticamente tutta una serie di servizi, specie quelli meno seguiti come (ad esempio), il mio video del mattino e l’audio delle tredici. Ma non lo faccio, non taglio e cerco di fare sempre meglio e sempre di più. Questo per rispetto dei pochissimi che donano e più in generale per chi resta nel Canale. Vi meritate sempre il meglio, ogni giorno, con la mia presenza sia sul canale che in privato. 

Attenzione  

Aiutatemi a proseguire nel servirvi in scienza e coscienza al meglio, instancabilmente 365 giorni l’anno, proseguendo sulla strada del bene collettivo messo al di sopra di quello personale. Questo spazio di libertà, conoscenza, cura dell’anima, dove non si fa terrorismo e dove le fake vengono spezzate in due, non deve chiudere. Sarebbe un delitto, anzitutto di abbandono nei miei confronti. Mai come così tanto mi sono sentito usato e gettato via. Chiedo appena aiuto affinché possa almeno sopravvivere di questo lavoro. Non trovo altre parole, e tremo per la paura di non essere ascoltato ed aiutato.

Grazie di cuore a chi interverrà con una libera donazione. Il mio è un appello serio, urgente e disperato. 

Che tuttavia avrei voluto evitare, ma non mi è possibile. Grazie. 

Vi abbraccio con infinito amore e gratitudine.

Davide