Categoria: Editoriale (Pagina 26 di 51)

Editoriale 26 Gennaio 2024

Concludo la due giorni dedicata alle automobili (ieri abbiamo visto cosa sta accadendo nel mondo delle assicurazioni RCA), oggi ritorniamo a Bologna dove vige ancora il limite di velocità fissato a 30 chilometri orari, ovvero un limite senza senso ed anche dannoso. I bolognesi non ci stanno, hanno protestato, piovono multe perché in tanti ovviamente non riescono a non superare quel limite, e al momento il Comune di Bologna non ha nessuna intenzione di cambiare idea. 

Come già detto, io sono certo che prima o poi questo provvedimento assurdo ed imbecille verrà meno, ma intanto occorre (mi pare ovvio), cercare di dare anche un’impronta complottista alla questione. 

Ma è davvero complottista? 

Salgono fino al 600% i costi dei rinnovi delle assicurazioni RCA, andare a trenta all’ora alla lunga ti devasta il mezzo, non arrivi mai puntuale e devi anticipare nettamente i tempi di uscita dal punto di partenza. In tanti potrebbero fare il seguente ragionamento. 

Il ragionamento complottista

Sai che c’è? Mi arrendo, butto l’auto, al limite ne noleggio una green elettrica quando proprio non ne posso fare a meno, per il resto prendo i mezzi di trasporto pubblici, che ovviamente (così dicono, ma sappiamo non sia così), sono green, ovviamente sperando che le batterie non esplodano e che io conducente non abbia un malore improvviso.

Vero, sa tanto di non avrai più nulla ma sarai felice. 

Davide Zedda

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Editoriale 25 Gennaio 2024

Più o meno tutti gli italiani hanno la macchina, o meglio, una o più macchine sono presenti all’interno dello stesso nucleo familiare, e più in generale è da sempre gli italiani si spostano prevalentemente con mezzi propri e non con i mezzi pubblici. Ebbene, c’e una clamorosa bolla speculativa di cui nessuno parla, quella delle assicurazioni RCA auto alla voce rinnovi con punto di incremento del 600%. 

Potete verificare di persona voi stessi, e comunque vi lascio il link ad un interessante articolo che parla proprio di questo argomento. Le persone non si accorgono di questi clamorosi aumenti perché si va a pagare soltanto alla scadenza della polizza, prima proprio non ci si pensa. I motivi degli aumenti non sono in nessun modo giustificati né motivati, ma viene subito da pensare due cose. 

All’aspetto complottista legato al fatto che vi sono sempre più malori improvvisi anche alla guida e dunque è molto più facile e sempre più evidente che il numero dei sinistri (anche gravi o gravissimi), va affiancato che sembra che il caro assicurazioni auto abbia preso il posto del caro bollette, perché agli italiani devi necessariamente tirare il collo in un modo o nell’altro. Ed ecco che in silenzio scoppia clamorosamente il nuovo caso, si cui nessuno parla e che fa pensare al “basta, usare la macchina a questi costi non mi conviene, vado con i mezzi elettrici oppure la noleggio”. Avete presente il famoso non avrai più nulla e sarai felice? 

Davide Zedda

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Editoriale 24 Gennaio 2024

È iniziata la protesta degli agricoltori. Numeri bassissimi e soltanto semplici presidi, tradotto si sta fermi in un piazzale sperando che le cose cambino. Nulla a che vedere con quanto accaduto in Germania, ma sarebbe ad ogni modo infame gettare tutta la colpa sulle spalle degli agricoltori, che mi pare evidente non faranno follie e non ci sarà nessun assalto al letame contro i palazzi del potere. 

E ancora una volta la stragrande maggioranza degli italiani ha pensato di farsi gli affari propri, come se quello dell’agricoltura non sia un problema che riguarda e tocca tutti. E poi c’è chi ancora una volta sperava che qualcuno facesse la rivoluzione per tutti, insomma, sono tre anni che lo dico: nessun Cristo scenderà dalla croce per salvarci. 

E di certo non potrà in alcun modo salvarci il concetto del si salvi chi può. O il popolo incomincerà a pensare al bene comune, dunque ad essere unito ed al fianco di chi protesta, o non ci sarà più nulla da fare. Un popolo unito è imbattibile e vince, in Italia ognuno pensa sempre e soltanto ai cazzi suoi. Siamo ad un livello di dividi et impera senza precedenti, al limite si protesta in maniera sterile per singola categoria, e così non si va da nessuna parte.

Quindi? 

Nessuno pianga o si lamenti, nel tempo si arriverà ad un reddito universale (tutti schiavi), dove potrai solo mangiare prodotti a base di cavallette. La gente non si smuove e loro (il sistema e le élite globali ste), fanno ciò che vogliono. 

Dividi et impera è già troppo intellettuale. Qui siamo dalle parti di non esco dal mio orto e odio il vicino col suo. 

Il sistema vince facile. Il popolo italiano per l’ennesima volta ha abbandonato la categoria attaccata e rimane fermo attendendo il suo turno. Verrà il turno di tutti, e chi in precedenza venne abbandonato (ovviamente), abbandonerà.

Davide Zedda

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Editoriale 23 Gennaio 2023

Vi offrirò a mezzo video delle 12:00 maggiori informazioni, ma partiamo da un presupposto che deve lasciare riflettere. 

I potenti della Terra si stanno facendo realizzare dei bunker di ultimissima generazione (il video che vi mostrerò alle 12:00 riguarda quello che sarà il bunker del padrone del Gruppo Meta, dunque Zuckerberg), e noi dovremmo pensare che lo fanno tanto per fare, o per sicurezza perché non si sa mai? 

Non commettiamo l’errore di cadere in questa banale riflessione, perché se i potenti della Terra si fanno costruire questi bunker così tecnologicamente avanzati, così grandi, così confortevoli, tanto che non avrebbero più interesse a stare al di fuori, bhe, significa soltanto una cosa: sanno che tra il 2024 e il 2030 (meglio dire entro il 2050), accadrà (o potrebbe accadere), qualcosa di epocale, di cui noi, magari nulla sappiamo o sospettiamo. Ma loro sanno.

E attenzione, perché per scenario apocalittico non si intende necessariamente guerra nucleare, anzi, quella la scarterei a priori. Zuckerberg (così come tutte le élite globaliste), sanno in anticipo cosa accadrà, e di conseguenza agiscono. 

Sapevano anche del Covid, ed infatti per il Coviid, nulla hanno fatto, perché nulla vi era da fare. 

Era una farsa. Ma la prossima (anzi, le prossime), emergenze, non saranno certamente una farsa. 

Amiche ed amici, il mio non è terrorismo o catastrofismo, il mio è n cercare di guardare e capire cosa accadrà, più in generale e molto semplicemente faccio informazione, mettendo sempre l’interesse collettivo al di sopra di quello personale. Anche perché siamo entrati nell’era del sapere: si salverà soltanto chi avrà il giusto livello di conoscenza. Chi ha preso la strada del non vedo, non sento, non parlo, non ha nessuna speranza di potercela fare. 

Vi do appuntamento alle 12:00 per il video sul bunker di Zuckerberg.

Davide Zedda

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Editoriale 22 Gennaio 2024

Siamo giunti alla vigilia dell’inizio della protesta degli agricoltori italiani, così dovrebbe essere, così però non pare, tanto che neppure la libera informazione ne parla. Ho dato loro spazio più volte (mi riferisco agli agricoltori), non hanno riscosso successo (ma siamo in una fase dove non interessa nulla, ovvero il peggior modo per affrontare le nuove e già presenti emergenze), insomma, vorrei sottolineare che io proseguo ovviamente per chi ha compreso sostanzialmente due cose: la drammaticità del momento che stiamo vivendo e il fatto che alla prossima emergenza globale si salverà soltanto chi ne avrà facoltà di conoscenza, una conoscenza che occorrerà avere in anticipo. Detto, ciò, ci siamo, l’agricoltura sta rischiando di scomparire (avete idea della gravità della cosa?), il quadro è grave ed è quello che già conoscete, anche negli aspetti negativi, vedi gli agricoltori che per un motivo o per un altro svendono le proprie terre al migliore offerente, e quelle terre restano incolte. Magari ci mettono una pala eolica. 

Quindi 

La poderosa protesta degli agricoltori in Germania non ha portato (al momento, sia chiaro), a nessun risultato positivo, ora c’è da capire la portata della protesta italiana, ma tutto lascia pensare (da ciò che filtra), che certamente non sarà poderosa. Ad ogni modo (come già promesso giorni fa), il sottoscritto sarà al fianco degli agricoltori fintanto che questi faranno qualcosa di tangibile e concreto, di inutili proteste, in questi tre anni ne abbiamo viste abbastanza. Ricordo (ad esempio), che abbiamo sostenuto la lotta dei ristoratori, che poi al momento della riapertura hanno imposto il green pass. 

Quale lotta 

Pare non ci sarà nessuna lotta dura, ma un’ordinata protesta che (secondo me), non porterà a nulla. Sono tre anni che vi dico che nessun Cristo scenderà dalla croce per salvarci. 

Davide Zedda

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Editoriale 21 Gennaio 2024

A Roma è andato in scena l’incontro tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e il fondatore di Microsoft Bill Gates, che poi ha incontrato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al centro dell’incontro il tema dell’intelligenza artificiale. Da quanto è filtrato da Palazzo Chigi non si è parlato soltanto di IA in riferimento al lavoro, ma più in generale di IA per il controllo totale delle persone. 

Roba che il Wallet digitale (a confronto), non è nulla. Gates ha fatto sapere alla Meloni che l’IA può certamente essere dannosa e pericolosa, ma ovviamente, ha detto, ciò dipende da chi la governa, in questo modo, di fatto, Gates si sta candidando per guidare la transizione verso un mondo guidato dall’intelligenza artificiale. E non deve lasciare indifferenti il fattore che sia venuto a parlarne alle massime cariche dello Stato italiano, perché ciò significa soltanto una cosa. 

Saremo come altre volte (vedi geoingegneria e tanto altro), il Paese scelto per la sperimentazione delle più avanzate tecnologie da Intelligenza artificiale, dal lavoro al controllo della persona. Si sta disegnando e costruendo un futuro sempre meno umano e sempre più robotico e digitale. Se da un lato si punta chiaramente al controllo della persona umana, dall’altra c’è il drammatico tema della perdita di milioni e milioni di posti di lavoro causa intelligenza artificiale. Si sta facendo strada il reddito universale, soldi in cambio di obbedienza, restrizioni, obblighi e gravi limitazioni delle libertà personali. Ti alzi quando lo dice la App, idem per dormire, mangiare (quando e cosa dice la App), uscire, quando e per quanto ti viene concesso (se ti verrà concesso dalla App), insomma, una vita a crediti sociali. Se vuoi capire cosa accadrà domani in Italia, guarda oggi alla Cina. Il reddito universale è il male assoluto! 

Davide Zedda

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Editoriale 20 Gennaio 2024

Di Bill Gates parlo domani, oggi occorre immediatamente intervenire in merito al piano pandemico redatto dal Governo Meloni per il periodo che va dal 2024 al 2028. Il precedente era del 2019, sappiamo tutti cosa è accaduto nel 2020. Dunque sappiate che il piano pandemico viene periodicamente aggiornato come da prassi. Specifico che il piano pandemico italiano non ha nulla a che fare con il cosiddetto e inesistente trattato pandemico per il quale il capo dell’OMS Tedros Ghebreyesus si sta sbattendo anche questi giorni a Davos beccando soltanto dei no. Sostanzialmente nessuno vuole cedere la propria sovranità sanitaria nazionale all’OMS. 

Piano 2024/2028

Il Governo gioca a carte scoperte e approva un piano pandemico che prevede (in caso di nuova pandemia, che ovviamente ci sarà proprio tra il 2024 e il 2028), gli stessi strumenti utilizzati durante l’emergenza Covid: lockdown, green pass, restrizioni delle libertà personali, vaccinazioni. Io tutto a carte scoperte, la notizia è su tutti i giornali. È tutto scritto nero su bianco, non sono previsioni, è la realtà dei fatti. E nulla cambia in caso di nuovo governo, il piano resta 

Quale pandemia 

Da qui al 2028 arriverà certamente la nuova pandemia, sarà da virus o batterio e andrà a colpire le vie respiratorie. Non sarà una farsa, sarà da patogeno alieno (ovvero sconosciuta alla natura umana poiché creato in laboratorio), sarà antibiotica resistente e si dice verrà veicolato a mezzo acqua.

Pericolo acqua 

⚠️Soluzione 

👉 Se volete conoscere un metodo praticamente a costo zero per depurare l’acqua, potete contattarmi privatamente (con i dovuti modi e con la dovuta educazione), al mio indirizzo privato @davidezedda

Davide Zedda

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Editoriale 19 Gennaio 2024

La vicenda merita la massima attenzione. Come ben sappiamo in questi giorni a Davos è in corso il WEF 2024, tra i temi in agenda la lotta alla disinformazione, ovvero arrivare ad un livello di controllo e censura tale da permettere il passaggio delle sole notizie di interesse del pensiero unico dominante al fine controllare le masse. Ed un esempio clamoroso lo abbiamo visto proprio a Davos, dove hanno fatto vedere come far diventare virale una notizia falsa, ovviamente la notizia falsa è la loro. Più semplicemente, devono passare e diventare virali solo le le notizie di sistema, ovviamente false.

Damon Imani (leggasi in mano ai demoni con tanto ti tatuaggio satanico al collo), per uno show concordato di pochi secondi divenuto virale in pochissime ore.

Chi lo dice? 

Lo stesso Imani: “Devo comunicarvi che questo video è uno scherzo organizzato, so che è diventato virale e che in molti speravano fosse tutto vero”. 

Conclusione 

Al WEF mettono al centro il problema della disinformazione (tutto ciò che non è ligio al pensiero unico dominante, viene già oggi considerato disinformazione), e l’obiettivo è censurare sempre più pesantemente (anche grazie a leggi su misura), tutto ciò che andrà fuori dal terreno del pensiero unico dominante imposto alle masse. Una censura feroce che (come detto ieri), lascia spazio ad un unico pensiero dominante, ad un’unica notizia, quasi sempre falsa ma che va presa come verità. 

Esperimento 

Ed ecco che non a caso a Davos (tramite Damon Imani), è andato in scena l’esperimento più clamoroso: e tutti ci sono cascati! Hanno dunque messo in circolo una fake, che nel corso delle ore (pochissime), è passata come notizia reale. L’esperimento è andato a buon fine: al forum di Davos si lavora con successo per ingannare a mezzo informazione le masse, e i pochi che racconteranno la verità ci sarà soltanto censura.

Davide Zedda

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Editoriale 18 Gennaio 2024

Care amiche e cari amici, buongiorno. Scrivo questo editoriale sperando di non disturbare e sperando che qualcuno legga e intervenga. Questo Canale potrà andare avanti soltanto con il vostro aiuto, poiché si regge sulle libere donazioni. La situazione è drammatica, disperata. Anche se faccio di tutto per non farvi preoccupare. 

Impegno  

Il mio impegno non è mai venuto meno, e sempre a proposito del mio impegno, la cosa più naturale da fare, in virtù della crisi economica e di ascolti che attanaglia il Canale, sarebbe quella di tagliare drasticamente tutta una serie di servizi, specie quelli meno seguiti come (ad esempio), il mio video del mattino e l’audio delle tredici. Ma non lo faccio, non taglio e cerco di fare sempre meglio e sempre di più. Questo per rispetto dei pochissimi che donano e più in generale chi resta nel Canale. Vi meritate sempre il meglio, ogni giorno, con la mia presenza sia sul canale che in privato. 

Grazie  

Sto cercando di sopravvivere di questo lavoro, permettetemi di poter proseguire nel servirvi in scienza e coscienza al meglio, instancabilmente 365 giorni l’anno, proseguendo sulla strada del bene collettivo messo al di sopra di quello personale. Questo nostro fortino di libertà, conoscenza, cura dell’anima, dove non si fa terrorismo e dove le fake vengono spezzate in due, non deve chiudere. Sarebbe un delitto, anzitutto di abbandono nei miei confronti. Mai come in tutto il 2023 (ed ora) in questo drammatico inizio 2024, mi sono sentito usato e gettato via. A questo giro si è salvato chi ha resistito, al prossimo soltanto chi saprà. Questo canale è conoscenza, d oggi la conoscenza è tutto.

Grazie per l’attenzione, e grazie di cuore a chi interverrà con una libera donazione. 

Il mio è un appello serio, urgente e disperato. 

Che tuttavia avrei voluto evitare, ma non mi è possibile. Grazie. 

Vi abbraccio con infinita gratitudine.

Davide Zedda

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Editoriale 17 Gennaio 2024

Ieri è iniziato il Forum di Davos, che dopo i tanti assenti del 2023, anche quest’anno fa registrare un nuovo flop. Lo scorso anno mi sono occupato parecchio del wef nel tentativo di far comprendere ai lettori che il forum di Davos non era più forte come gli anni precedenti, ed infatti l’edizione 2024 rasenta il ridicolo. Ciò non significa in alcun modo che il forum debba essere snobbato o non raccontato, ma le decisioni sul mondo e per il mondo non vengono più prese a Davos, dove tuttavia si riuniscono le élite globaliste, ma che non decidono nulla. Vi ricordo che il 2024 è l’anno della stesura definitiva dell’agenda 2050, ma essa è dettata alle élite globaliste dai padroni universali del mondo. 

Di cosa si parlerà 

Capisci che il WEF è in declino già dai temi. Al primo punto della discussione c’è il riacquistare fiducia, che tradotto significa che sanno perfettamente che la gente non ha nessun interesse nei confronti di ciò che viene  detto al forum, non c’è nessuna fiducia nella politica e nelle istituzioni. In agenda l’Intelligenza Artificiale ed ovviamente il cambiamento climatico, che non esiste, e che al WEF stesso è stato detto che da solo non spaventa le persone, dunque nel 2023 si decise di proseguire a martellare sulla strada del cambiamento climatico ma dando inizio all’attacco all’acqua: farne avere sempre meno e contaminarla sempre più in attesa della nuova pandemia che sappiamo bene passerà proprio per l’acqua. Ed anche se non fosse così, sappiamo perfettamente che sia l’acqua corrente che in primis quella in bottiglia, sono velenose. Infine si parlerà delle previsioni economiche per il 2024, per l’Italia sarà presente il Ministro Giorgetti, uno che a livello internazionale e mondiale vale zero.

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Davide Zedda 

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