Categoria: Editoriale (Pagina 27 di 51)

Editoriale 16 Gennaio 2024

In Sardegna è scattata (così come altrove), l’allerta siccità con le le prime misure restrittive. Insomma, un disastro, in primis per il mondo della campagna e della agricoltura. Vi parlo della Sardegna perché conosco bene la situazione. La siccità in Sardegna non è una montatura del mainstream, la siccità in Sardegna è un annoso problema reale. C’è sempre stata, ma sono sempre anche mancate le infrastrutture capaci di raccogliere molta più acqua rispetto a quanto accade oggi. E poi c’è il problema che un tempo potevano capitare e capitavano clamorosi periodi di siccità, ora la siccità è pane quotidiano, nel senso che sappiamo che si sta costantemente modificando il meteo attraverso la geoingegneria, tanto che se l’Italia che è il Paese scelto per sperimentare qualsiasi azione di geoingegneria, non oso immaginare cosa venga fatto sui cieli della Sardegna. Facile comprendere che ciò che beviamo (peraltro l’ho dimostrato mille volte sul Canale), è veleno. In primis l’acqua, ancor più quella in bottiglia.

Quindi? 

Ovviamente in Sardegna si parla di siccità, come detto sono scattate le prime misure restrittive, ma alla fine la narrazione mainstream è funzionale agli ordini del sistema. La colpa non potrà mai essere della geoingegneria, ovviamente neppure delle carenti ed insufficienti infrastrutture, la colpa viene data al cambiamento climatico. Che ben sappiamo non esiste, ma sta diventando non solo un perfetto cavallo di Troia, non solo una cantilena da ripetere alla gente affinché senza farsi domande sia la colpa all’inesistente cambiamento climatico, ma anche il coperchio buono per coprire tutto: è sempre colpa del cambiamento climatico.

⚠️Soluzione 

👉 Se volete conoscere un metodo praticamente a costo zero per depurare l’acqua, potete contattarmi privatamente (con i dovuti modi e con la dovuta educazione), al mio indirizzo privato @davidezedda

Davide 

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Editoriale 15 Gennaio 2024

Cercare la verità in merito al numero delle morti dal 2021 ad oggi a mezzo Istat, è cosa impossibile poiché i numeri proposti d offerti sono falsi. Mai come prima si era vista una strage come quella che stiamo assistendo ogni giorno (e sempre di più), legata alla campagna vaccinale anti covid. Ma allora, a chi rivolgersi per avere informazioni utili? Semplice, ai proprietari delle agenzie funebri, che nel nord Italia stanno facendo affari d’oro perché mai erano morte e continuano a morire così tante persone. Personalmente ho chiesto a due amici che hanno entrambi un’agenzia funebre (dunque parlo di Cagliari), e anche loro mi hanno confidato che non avevano mai lavorato così tanto, e che si, ci sono sempre più morti, in aumento giorno dopo giorno, nel 2022 molto più che nel 2021, mai come nel 2023, ora si vedrà cosa accadrà nel 2024. 

Cosa fare 

Per avere verità e giustizia (in Italia ci sono anche milioni di danneggiati), giusto ieri parlavo con una danneggiata, occorre che intervenga la magistratura. 

Ma la magistratura può intervenire soltanto nel momento in cui vi è una spinta popolare e partecipata alla richiesta di verità e giustizia, spinta popolare che in Italia non esiste, neppure tra coloro i quali hanno riportato danni da vaccino o vedono morire i propri familiari sapendo perfettamente che quelle morti (improvvise o non improvvise), sono causa del vaccino Covid, dunque figlie di una strage di Stato, che inizia ad etere i contorni delle tante stragi italiane, ovvero, tutti sanno la verità ma essa non è impressa nelle sentenze della giustizia italiana. Quindi no, non ci sarà giustizia né verità se si continuerà a tacere.

Davide Zedda

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Editoriale 14 Gennaio 2024

Alla fine ho deciso di chiudere il discorso influenza con questo editoriale, anche perché in questi giorni si registra il picco massimo del cosiddetto male di stagione, quest’anno anomalo e violento. Si dice sia l’influenza più grave degli ultimi vent’anni, e via, ovviamente il mainstream e tra la gente non si sente nulla di più. Ed invece ci sarebbe da approfondire, e qui nel Canale lo abbiamo fatto insieme tra articoli e video. 

Nel dettaglio 

Mezza Italia a letto con l’influenza, sono stime dell’Istituto Sanitario di Sanità. Che però in nessun modo (come chiunque altro), ha messo in evidenza tutte le stranezze di questa influenza che è di fatto esplosa poderosamente a seguito o durante gli anomali giorni pre natalizi quando le temperature restavano molto alte ed in cielo si vedevano scie chimiche in tutta Italia, così come in tutta Italia abbiamo visto cieli color cristallo colorato, insomma, entrambe le situazioni sono figlie di azioni di geoingegneria. Insomma, ci hanno fatto respirare veleno, tanto che la strana influenza parte con 3/5 giorni di aritmia/tachicardia/pressione alta/pressione bassa/sbalzi di pressione/allergie, poi quella che conosciamo come influenza. Spesso dura molti giorni, anche settimane. 

Quindi

Ci stanno avvelenando dal cielo con la geoingegneria, avvelenano le nostre vite aeree, ed ovviamente l’acqua ed il cibo. Dobbiamo difendersi ad iniziare dall’acqua, perché non esiste acqua che non sia contaminata dalle schifezze piovute causa geoingegneria.

Metodo

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Davide Zedda

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Editoriale 13 Gennaio 2024

Ogni promessa è debito, e come sempre l’ho mantenuta. Faccio seguito con questo editoriale all’importantissimo editoriale di ieri sempre alle 11:00 che vi consiglio di leggere qualora lo aveste perso, perché i numeri che vi sto per fornire possono avere un senso compiuto e preciso solo in caso di lettura dell’editoriale di ieri mattina alle 11:00.

I numeri della guerra contro i Palestinesi 

Pochi giorni fa’ il “Government Media Office” ha riportato cifre sconcertanti della situazione a Gaza:

(93) giorni di genocidio.

(29.835) morti e scomparsi.

(22.835) morti giunti negli ospedali.

(10.000) bambini uccisi.

(7.000) donne uccise.

(326) morti fra le équipe mediche.

(45) morti della protezione civile.

(109) morti tra i giornalisti.

(7.000) dispersi, di cui il 70% bambini e donne.

(58.416) feriti.

(6.000) infortuni che richiedono spostamenti per cure salvavita.

(650) feriti che hanno viaggiato per cure.

(10.000) malati di cancro a rischio di morte.

(99) casi di personale sanitario detenuto.

(10) giornalisti in detenzione.

(2) milioni di sfollati a Gaza.

(400.000) infettati da malattie infettive a causa dello sfollamento.

Come posso ignorare tutto questo? Come posso non parlarne? Si dice che si fa silenzio quando i bambini dormono, qui muoiono. E non muoiono soltanto i bambini. Continuerò a raccontarvi la guerra, continuerò a raccontarvi le guerre.

Davide Zedda 

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Editoriale 12 Gennaio 2024

Scusate se mi permetto, oggi parliamo di guerra in Palestina. Nell’esatta misura in cui vorrei far notare che la notizia della guerra in Palestina non fa più notizia, non è più di interesse del mainstream e soltanto marginalmente della cosiddetta libera informazione. Insomma, la guerra che Israele porta avanti in Palestina a Gaza non fa audience, dunque non se ne parla. Tanto che siamo arrivati ad un punto in cui non conosciamo le esatte stime dei morti palestinesi, perché non ci sono cifre certe, si sa soltanto che la stragrande maggioranza dei morti sono donne ed in primis bambini. 

Siamo davanti ad un olocausto, con la vittima che è diventata (non da oggi), carnefice, e che per diritto naturale o forse divino, con l’appoggio di tutto l’Occidente, ha prima occupato terre non proprie, ora ha deciso (ne abbiamo visto i documenti ufficiali), per la soluzione finale. Uccidere tutti i palestinesi e trasformare la terra di Palestina in proprietà di Israele. Chi sopravviverà verrà deportato in Egitto, con i soldi stanziati dalla Commissione Europea, con ENI (vergogna, Italia!), che potrà finalmente cominciare i carotaggi in una zona (la Palestina), il cui sottosuolo è ricchissimo di giacimenti  di gas.

Ripeto, è in atto un olocausto e nessuno ne parla. E nel momento in cui cala il silenzio (così ci insegna Giulietto Chiesa), ecco che allora occorre reagire e parlare, perché in quel silenzio, in quei silenzi, sta accadendo ciò che non deve accadere. 

I numeri 

Almeno 20.000 morti ammazzati tra il popolo palestinese, ben 5.000 sono bambini. Ma sono stime approssimative e a ribasso. Nel mondo sono in corso circa 170 guerre, tra queste tre fronti da far tremare le vene ai polsi per pericolosità a livello mondiale.  Mi riferisco alla guerra Israele Palestina, Ucraina Russia, Cina Taiwan: “dormite pure voi che avete ancora sogni!”

Davide Zedda

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Editoriale 11 Gennaio 2024

Il mainstream italiano non racconta la protesta degli agricoltori in Germania, e dalle nazioni più vicine trattori in lotta contro le politiche dei governi e quelle della U.E. che sostanzialmente (perché di questo si tratta), puntano ad uccidere l’agricoltura passando per una carestia programmata, dunque l’inserimento (di fatto un’imposizione), del cibo e delle farine di origine animale, ovvero insetti. 

In Italia? 

Ovviamente ad oggi il nulla. Qualche timido trattore in qualche piazza periferica si è visto, tempo di fare merenda e bere un bicchiere di vino e poi tutti a casa. Diciamolo. Non c’è nessuna intenzione di replicare il modello tedesco, e sempre più agricoltori si fanno comprare e svendono le terre coltivabili. Avranno forse anche ragione, ma siamo alle solite: non tira nessuna aria di cambiamento, figuriamoci di rivoluzione. Personalmente sarò sempre al fianco di chi lotta per la libertà (perché di libertà si tratta, non solo cibo), ma di iniziative fallimentari in partenza, in questi tre anni ne abbiamo viste di ogni tipo. Abbiamo visto movimenti diventare politici, abbiamo visto ed abbiamo partecipato alle passeggiate del sabato sera, abbiamo perfino subito l’ infamata dei ristoratori: noi li abbiamo sostenuti nella lotta, loro hanno poi imposto il green pass. Giusto un paio di esempi del pochissimo ch si è fatto e del nulla che si è ottenuto.

Quindi?

Da questo momento gli agricoltori troveranno spazio su questo Canale nel momento in cui faranno qualcosa di concreto. E a questo punto, vista la gravità della crisi in corso, qualcosa di concreto è fare quanto da me richiesto ieri. Invadano Roma, non qualche piazza di Roma come per il contrasto al Green Pass, no. Invadano le piazze del potere e gettino letame sui palazzi presidenziali di Governo e Parlamento, compreso il Quirinale. A quel punto noi ci saremo.

Davide Zedda

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Editoriale 10 Gennaio 2024

Entra nel vivo la protesta degli agricoltori in Germania, ieri (oltre che le motivazioni della protesta) abbiamo visto un importante video alle 12:00, oggi (sempre alle 12:00), ne vedremo uno nuovo che non fatico a definire epico. In attesa dunque di vedere il filmato, analizzate le ragioni della protesta in Germania, restiamo in attesa di capire cosa e se succederà qualcosa in Italia. La posta in gioco è altissima, è in gioco la vita stessa dell’agricoltura, il futuro dell’agricoltura. 

Quindi penso di poter avanzare ai nostri agricoltori a nome di tutti coloro che stanno leggendo questo pezzo, è quello di portare i propri mezzi e la propria protesta nel cuore di Roma, davanti ai palazzi del potere. 

Davanti quindi al Quirinale, a Monte Cotorio, a Palazzo Chigi, a Palazzo Madama. Una protesta (che vista la situazione, la ribadirò tra poche righe), deve essere determinata e irremovibile. O vincono le ragioni di chi lavora la terra, o non ci si ferma. Avanti ad oltranza fino alla vittoria, perché in questi tre anni di gente in piazza a non risolvere nulla se n’è vista fin troppo, idem come anche l’immobilismo. Siamo ad un punto di non ritorno, ora o mai più. Ora o farine di insetti. 

Il piano da sconfiggere

Se blocchi gli agricoltori (dunque impedisci loro a mezzo legge di coltivare al meglio così come si vuole fare, o li convinci a non coltivare in cambio di denaro in pieno stile reddito universale), ci sarà poco prodotto in circolazione), il prezzo dei prodotti finali da terra coltivata, salirà vertiginosamente.

Quindi?

Vincerebbe il WEF, che vuole che la produzione agricola venga fermata comprando non le terre ma gli agricoltori. Perché? Manovra a tenaglia. Il poco cibo della produzione agricola costerebbe diventerebbe bene di lusso, e il cibo con gli insetti a buon prezzo pronto negli scaffali. 

Davide Zedda

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Editoriale 9 Gennaio 2024

In questo editoriale non voglio parlare della protesta degli agricoltori in sé, ne parlerò presto, anche perché è giusto parlarne, ma occorre mettere in evidenza tutta una serie di possibili errori che gli agricoltori non possono permettersi. Li commettessero, manderebbero all’aria la protesta. Ripeto, ne parlerò. Anche perché in questi tre anni di proteste se ne sono viste parecchie, tutte andate male. 

Ad ogni modo le insidie pullulano

Seguite questo semplice ragionamento. Se blocchi gli agricoltori (dunque impedisci loro a mezzo legge di coltivare al meglio così come si vuole fare, o li convinci a non coltivare in cambio di denaro in pieno stile reddito universale), ci sarà poco prodotto in circolazione), e ciò comporterebbe il fatto che a quel punto il prezzo dei prodotti finali da terra coltivata, salirà vertiginosamente.

Quindi?

Quindi vincerebbe il WEF, che vuole che la produzione agricola venga fermata comprando non le terre ma gli agricoltori. Perché? Classica azione, o meglio, manovra a tenaglia. Il poco cibo che arriva dalla produzione agricola costerebbe tantissimo, diventerebbe bene di lusso, ed allora… ed voilà ecco la soluzione: il cibo con gli insetti a buon prezzo pronto negli scaffali. 

Conclusione 

Non penserete mica che le nuove farine di insetti autorizzate con provvedimento in Gazzetta Ufficiale siano lì per caso? No, assolutamente. Sono lì nel momento giusto, sono lì nel momento in cui coltivare la terra su vasta scala non ha più senso, perché costa troppo. A dirlo sono gli agricoltori, che si stanno arrendendo. Anche perché le nostre terre sono diventate terre di conquista, e se ti fermi con la produzione puoi essere assistito economicamente fino a vent’anni. Ecco un esempio di reddito universale. Ma non sono soldi gratis, in cambio rinunci alle terre. E sulle tavole arrivano gli insetti.

Davide Zedda

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Editoriale 7 Gennaio 2024

Fare informazione non basta. Offrire un servizio di informazione non è più sufficiente, anzi non lo è mai stato. Le informazioni che si danno devono essere dettagliate, meglio arrivare tardi ad una notizia piuttosto che buttarla lì tanto per dire che c’è. La cosiddetta libera informazione o controinformazione è chiamata a ciò personalmente faccio sa sempre da sempre. 

Fare informazione e contemporaneamente dare delle risposte, trovare delle soluzioni. Per me è sempre stato così, diversamente non vedrei la necessità di fare o leggere la libera informazione. 

Per svolgere questo lavoro occorre avere solide basi di conoscenze economiche, giuridiche, storiche, politiche, amministrative, costituzionali e molto altro. Per pochi, non per tutti. 

La libera informazione è chiamata (se non a risolvere problemi), a tutta una serie di iniziative utili per coloro i quali leggono. Mi verrebbe da dire, non solo informazione (fatta bene come poco più su spiegato), ma anche soluzioni, insomma iniziative di massa. Nel momento in cui si presenta un problema, occorre trovare una soluzione. Non per nulla su questo Canale sono sempre nate tantissime iniziative, proprio perché la notizia è la spiegazione non sono più ovviamente e giustamente sufficienti. 

Dalla scorsa estate (ne cito alcuni), ho messo a disposizione tutta una serie di volantini sulla farsa climatica, scie chimiche, 5G, gli adesivi contro i vaccini, It Alert. Sempre in ottica di risoluzione del problema, sempre con il bene comune al di sopra di quello personale. Ora la grande sfida è l’acqua, al più presto occorrerà difendersi dal bombardamento da geoingegneria. Informazioni e soluzioni, occorre fare così.

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Editoriale 6 Gennaio 2024

È mio dovere professionale e morale, raccontarvi sempre e soltanto la verità mettendo così il bene collettivo al di sopra personale. Partiamo da un presupposto, quello che vede un esercito di persone facenti parte del sistema e tutta la falsa controinformazione, agire affinché arriviate alla prossima emergenza (molte le stiamo già vivendo ma nessuno ve lo dice), assolutamente impreparati, dunque non solo incapaci di bloccare il tutto prima che accada, ma anche per mettervi fin da subito nelle condizioni di non poter reggere all’impatto, dunque neppure resistere. 

Chi vi racconta che non ci saranno più pandemie, mente. A proposito, ho il documento ufficiale Spars Pandemic 2025/2028. Chi afferma che non ci sarà più una pandemia, semplicemente non ha capito nulla della precedente, che nulla è stata se non un test generale. 

Chi parla ossessivamente di Agenda 2030 vi tiene all’oscuro di quella del 2050, da me raccontata con Gaia 2050, ed è l’unica per la quale si sta lavorando: la precedente è stata conclusa. Chi vi racconta che va tutto bene, che il sistema è sconfitto, vi sta mentendo spudoratamente. I profeti di sventura ed i professionisti del terrore sono oggi dei Gatekeeper, e chi ha il coraggio di raccontare la verità (per di più cercando ed offrendo soluzioni), viene bollato come terrorista o catastrofista. Il blackout ci sarà, l’attacco all’acqua è iniziato. E questo è soltanto un piccolo elenco di cose che accadranno. Molte altre le ho già raccontate, altre arriverà il momento di farlo.

Non vi chiedo di credermi, nel caso vi ricrederete. 

Soluzione acqua 

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Davide Zedda

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