Categoria: Editoriale (Pagina 46 di 51)

Editoriale del 29 Giugno 2023

L’ho sempre definita una strage di Stato. Mi riferisco alle morti da malore improvviso e ai danneggiati dal Vaccino Covid. Partiamo dalla prima, rispetto alla prima volta che affrontai il tema, le cose sono peggiorate. E queste morti sono così tanto numerose da finire sul mainstream nazionale e locale, tanto che ormai siamo alla cronaca quotidiana. Sono ovviamente in primis le cronache locali dei giornali e delle Tv che ci raccontano lo sgomento da parte delle varie comunità per questi decessi: improvvisi, inaspettati, di persone sane, a morire sono sempre più sono i giovani e i bambini. 

E ancora 

La strage è certamente molto evidente dai cinquant’anni in giù. Si sta arrivando ad un punto di gravità tale, che esattamente come per i danni da vaccino anti Covid, molto presto non esisterà persona che non conosce direttamente o indirettamente qualcuno morto di malore fatale improvviso. E con il passare degli anni questi decessi saranno sempre più frequenti, faranno certamente notizia, ma sempre meno la mente del cittadino comune andrà al vaccino, perché a differenza di quanto accade oggi, il tempo giocherà a favorire del sistema. Nel senso che nel medio e lungo periodo saranno in pochi a pensare che quelle morti siano riconducibili ai vaccini Covid: oggi è la prima cosa alla quale si pensa. 

Danni da vaccino Covid 

La popolazione vaccinata (chi più ch meno), è falcidiata da più o meno gravi danni dovuti al vaccino anti Covid. Non oso immaginare cosa sarà nel medio e lungo periodo, quando peraltro in pochi penseranno che i danni sono causa del vaccino anti Covid. Siamo davanti (lo ribadisco), ad una strage di Stato causata da vaccini che possiamo definire un killer silenzioso, più in generale siamo davanti al crimine perfetto.  

Davide Zedda

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Editoriale del 28 Giugno 2023

In data 1 Aprile 2022 fui osannato per questo post su Facebook che diceva: 

1) Boicottare tutti i luoghi che chiedevano il lasciapassare 

2) Sciopero ad oltranza, ciò che non si è fatto in data 15 ottobre 2021

3) Disobbedienza totale

O così, o nessuno si lamenti di nuove e più pesanti (o reiterate) restrizioni, obblighi o ritorni al passato. Così fosse, la responsabilità non sarà che nostra.

Oggi 

In quanti hanno seriamente proseguito a boicottare e non frequentare i luoghi (esclusi quelli di lavoro), dove veniva richiesto il Green Pass? Come si può, come si fa a dare i propri soldi a chi non ci accettava in nome di una legge fascista perché non eravamo vaccinati? Come si può dimenticare l’apartheid? Come si possono dimenticare i luoghi dove venivano affissi i cartelli “qui si entra solo con il Green Pass”? Non so quanti siamo dello stesso parere, ma io ho un vizio, quello di dire sempre ciò che penso pagandone caramente il prezzo. Facile tacere per avere consenso, facile schierarsi per una questione di consenso dalla parte di chiunque. Giusto due esempi. Chi fu il primo con due inchieste scandalo a sputtanare la Schilirò e Puzzer mentre anche chi sapeva li esaltava? Io, e perdetti migliaia di follower di cui nulla mi interessa. Chi è che si batte da sempre contro i profeti di sventura e i professionisti del terrore? Io. Chi è che smonta le fake terroristiche? Io. Ecco, io sono fatto così. Sempre e soltanto la verità (costi quel che costi), sempre e soltanto il bene collettivo al di sopra di quello personale. Sono certamente divisivo, perché dico sempre e soltanto ciò che penso: perché non sono in vendita e non compro nessuno. E non mi sto vantando di nulla, sia chiaro.

Domanda

In quanti siamo rimasti duri e puri? Temo pochi, ma buoni. Facciamoci un applauso! 

Davide Zedda

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Editoriale del 27 Giugno 2023

Sono passati 43 anni da quella sera del 27 giugno 1980, quando sui cieli di Ustica venne abbattuto il DC9 Itavia in volo da Bologna a Palermo. 81 le vittime. Mi occupo di questo caso dai primi anni del 2000.

I fatti in estrema sintesi 

In quel periodo l’Italia aveva una moglie e una amante. Ciò che visto raccontando è il frutto di una mia intervista del 2008 fatta a Firenze alla Presidente dell’Associazione famiglie vittime della strage di Ustica, ovvero la Senatrice Daria Bonfietti. La moglie era Washington, l’amante la Libia: per interessi energetici e per la partecipazione di Gheddafi alle quote azionarie FIAT per un totale di poco inferiore al 15%, ovvero un’enormità. Per tali motivi, i Mig libici attraversavano i nostri cieli indisturbati con il trucco che ingannava i radar dell’epoca, ovvero volando sotto la pancia dei nostri aerei di linea. La Francia avvisò il Governo italiano che ciò non sarebbe più stato permesso, dunque avrebbero aperto il fuoco. Quella sera due Mig libici attraversarono i nostri cieli: uno di rientro dalla ex Jugoslavia (per manutenzione), l’altro per recarsi in Jugoslavia con a bordo (di diceva), Gheddaffi. 

L’intelligence italiana lo avvisò e gli salvò la vita. Quella sera il mare italiano era un teatro di guerra. Portaerei americane, francesi, caccia da tutta Europa. Il MiG di rientro dalla Jugoslavia si piazzò sotto la pancia del DC9. Mentre un secondo MiG fu abbattuto e ritrovato sui monti della Sila in Calabria, dalla portaerei francese Clemenceau si sollevò in volo un caccia che raggiunse il MiG che stava sotto la pancia del DC9, sparò un missile, il MiG si spostò, il missile colpì il DC9. Da qual momento depistaggi e morti ammazzati per coprire la verità. Una verità ora alla portata di tutti e confermata da Cossiga poco prima la morte.

Davide Zedda

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Editoriale del 26 Giugno 2023

Dopo quanto accaduto ieri qui sul Canale (cancellazioni di massa per aver giustamente postato il discorso alla nazione da parte di Putin), evidenzio che non si può proseguire ad essere indifferenti in merito al tema della guerra in Ucraina, più in generale non si può normalizzare un conflitto che ci riguarda tutti. Un conflitto (peraltro), dove basta un minimo errore e andiamo tutti dal creatore. Eppure la stragrande maggioranza degli italiani pare non interessata alle questioni e le ripercussioni (in primis economiche), riguardanti il conflitto in atto. 

Di questo conflitto conosciamo (almeno i più attenti), ragioni e origini. Ma i primi a non fare niente per la pace (parlo di pressioni e manifestazioni per la pace), sono proprio i cittadini, che manipolati dal sistema, dopo esser scesi in piazza pro Ucraina, ora hanno normalizzato il conflitto nella loro mente, e dunque (anche per via dell’agenda depistatoria del mainstream), non ci pensano, non ne parliamo, non si allarmano, lasciano che sia. Salvo andare contro chi (in questo caso parlo di me stesso), osa fare vera buona e libera informazione anche sulla guerra: il discorso alla nazione di Putin, non era in alcun modo evitabile. È una questione di serietà, professionalità e rispetto per le persone che vogliono essere informate e sono qui per essere informate. A loro devo dedicarmi, nel miglior modo possibile. 

Conclusione 

Senza una coscienza collettiva capace di spingere verso la pace, si proseguirà inevitabilmente nel solco (e sul solco), della guerra. Detto ciò, per giungere ad una coscienza collettiva capace di spingere verso la pace, occorre inevitabilmente essere informati su quanto accade sul campo di battaglia e non solo. Rivendico a testa alta il servizio reso ieri che mi è costato cento iscritti. Ero e sono nel giusto: un grazie a chi ha seguito il discorso di Putin alla nazione da me proposto.

Davide Zedda

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Editoriale del 25 Giugno 2023

Ringrazio le persone che hanno partecipato al sondaggio su ciò piace di più di questo Canale. Il voto resta aperto, per cui se volete, ecco il link (clicca qui). Consolida il suo primato (raddoppiando le preferenze rispetto ad un anno fa), il servizio di commento alle notizie con il 61% delle preferenze. Per me un grande onore ed una grande responsabilità, perché si tratta di trovare e commentare le notizie più importanti, ovvero quelle che ci aiutano a capire cosa stiamo vivendo, e in che direzione andiamo. Sono 4/5 ore di lavoro al giorno a cui non mi sottraggo.

Al secondo posto i video in generale (35%), seguito (ne sono onorato), dall’Editoriale (34%). Il mio video del mattino cresce: 17%. I tre nuovi servizi, piacciono. Pensieri Sparsi, Complotto Tv e Radio Complotto totalizzano 17/19/13%. 

Gradita (ma non tanto), la mia disponibilità in privato. Può essere che chi segue il canale necessita poco di sentirmi in privato, ed in effetti la stragrande maggioranza delle persone che mi contattano in privato non seguono il Canale. E su questo rifletterò.

I contenuti delle 22:00 anche stavolta raccolgono pochi consensi, 9%.

Chiude la graduatoria (come lo scorso anno), l’Audio delle 13:00, ovvero il servizio a me più caro e che mai taglierò. L’Audio delle 13:00, quello al quale partecipavano decine di migliaia di persone che ogni giorno si aggrappavano alle mie parole per resistere nel periodo del green pass, degli obblighi vaccinali e delle sospensioni dal lavoro senza stipendio. Finita l’emergenza, via! Usa e getta, Davide (a loro), non serve più. Un grazie di cuore alle poche decine di persone che oggi frequentano il nostro appuntamento delle 13:00.

Detto ciò, il canale potrà andare avanti soltanto se ci sarà il vostro sostegno economico. La situazione sul fronte donazioni è drammatica. A voi decidere se potrò proseguire o salutare. 

Davide Zedda

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Editoriale del 23 Giugno 2023

Con questo editoriale ritorno a parlare di Beppe Grillo in merito alle parole dette dal palco si Roma in occasione della manifestazione dei 5 Stelle alla quale ha presenziato anche la Schlein in veste di amica del partito guidato da Giuseppe Conte per quello che poi sarà lo schieramento del cosiddetto di centrosinistra ovvero Pd e 5 Stelle uniti. 

I fatti  

Dopo aver detto dal palco alla sua gente di mettersi il passamontagna e fare le Brigate cittadine per poi dire (gran faccia tosta), di essere stato frainteso. Detto che ci vuole una gran faccia tosta per ricomparire in pubblico in favore dei 5 Stelle dopo che questi (una volta eletti), hanno clamorosamente e platealmente disatteso senza alcuna vergogna e in ogni modo possibile il loro credo sbandierato in campagna elettorale, dunque hanno tradito io loro enorme corpo elettorale, c’è da chiedersi dove fossero Grillo e i 5 Stelle quando fu istituito il Green Pass per poi passare agli obblighi vaccinali, le sospensioni dal lavoro senza stipendio ed infine all’apartheid. Ahi, già: stavano al Governo e votavano questi infami provvedimenti. In quella occasione il passamontagna evidentemente non serviva e Grillo taceva. 

Grillo servo del potere 

Grillo è salito su quel palco da servo del potere per far digerire il reddito universale. Quello tanto caro al WEF, a Schwab, alle élite globaliste ed ai padroni universali del mondo. Da servo del potere, Grillo è salito sul palco per compiacere i suoi padroni. Proprio quei padroni che vogliono imporci una vita a punti, proprio quelli del non avrete più nulla ma sarete felici. Ecco chi è Grillo, un servo di questa gente qui: un buffone servo del potere. Grillo promuove il finto socialismo liberale di cui parlava Orwell nel romanzo 1984. Grillo promuove la vita a punti, a crediti, le città dei quindici minuti e via dicendo. Punto.

Davide Zedda

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Editoriale del 22 Giugno 2023

Oggi parlo (senza teorie del complotto, quelle domani), di come funziona It-alert, il sistema di emergenza della Protezione civile che ti avviserà in caso di pericolo. Partiamo. Nelle prossime settimane, milioni di persone riceveranno un messaggio di allarme pubblico sul loro cellulare. È il primo esperimento in Italia di un sistema di allerta, chiamato It-alert. Sarà utilizzato poi in caso di «gravi emergenze imminenti o in corso» come maremoti, attività vulcaniche, precipitazioni intense, incidenti nucleari e altro. Qualcosa di simile era stato testato nel Regno Unito il mese scorso, quando i cellulari dell’intero paese erano squillati come test. In Italia la sperimentazione sarà graduale e anticipata da una campagna di comunicazione di cui vedremo il video alle 12:00.

Entro il 2023 l’esperimento sarà effettuato in tutte le regioni italiane. Questo sistema di allerta non intende sostituire gli altri strumenti di Protezione civile, né ovviamente una cultura generale di convivenza con il rischio.

«È un sistema di allarme, indicherà che qualche cosa ci potrebbe mettere in condizione di pericolo durante le nostre attività – ha spiegato Fabrizio Curcio, capo del dipartimento di protezione civile – Non ci dirà il comportamento da seguire, perché il messaggio verrà inviato a persone che in quel momento staranno facendo cose diverse».

«Se c’è una pioggia intensa e io sono dentro un’abitazione al quinto piano probabilmente posso non fare nulla, se sono in macchina devo stare attento a dove vado. Allora il messaggio che possiamo dare è quello di allarme su un evento in corso, fate attenzione. Poi il comportamento deve essere frutto di quel percorso di crescita sulla sicurezza che ognuno di noi deve fare in autotutela».

Fin qui nessun problema, domani la seconda parte, quella complottista. 

Davide Zedda

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Editoriale del 21 Giugno 2023

Chi è ritornato (quasi tutti), alla effimera e pignorabile libertà conosciuta e vissuta fino al 2019, la prossima volta non si salverà. Al contempo è in atto una pesantissima fuga dalla libera informazione. Essa (la libera informazione), ha avuto un boom nel periodo pandemico, dunque dall’inizio del lockdown (marzo 2020), fino almeno alle ultime elezioni politiche. Poi, preso atto che non ci sarebbero più stati gli obblighi vaccinali, si è commesso l’errore di abbandonare la nave della libera informazione. 

Libera informazione 

Non ha certo brillato. Sono pochissime le realtà che hanno lavorato bene e che continuano a farlo, un’infinità gli spazi aperti e gestiti da incompetenti e terroristi. Persone che con il loro agire hanno screditato chi ha sempre lavorato in maniera pulita, e cosa molto più grave, hanno tenuto nel terrore, con le più disparate fake, milioni di persone. Ssiamo a livelli di una fake al giorno. E le fake, pagano. Anche economicamente, e più in generale ti tengono a galla perché porti su di te le attenzioni. Ma lo fai con la menzogna, tenendo le persone nel terrore. Di fatto un reato, il procurato allarme.

Finale 

Molti profeti di sventura sono sempre stati al soldo dei servizi e del sistema, e terminata l’emergenza Covid e vaccini, (come detto), milioni di persone stanno abbandonando la libera informazione. Insomma, paga chi ha sempre lavorato bene già ben prima del 2020. Ed ora sono gli stessi profeti di sventura al soldo dei servizi e del sistema, che stanno portando le persone ad allontanarsi alla libera informazione per sfinimento. Se stavolta si è salvato chi ha resistito, la prossima volta nn sarà così. Perché si salveranno soltanto le persone ben informate. Le pochissime che già oggi seguono chi merita di essere seguito andando avanti non cadendo nella trappola della strategia della tensione e del terrore.

Davide Zedda

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Editoriale del 20 Giugno 2023

Le parole di Beppe Grillo alla manifestazione dei 5 Stelle a Roma, sono state chiare e nulla hanno a che vedere con una nuova pandemia per quanto il sempre ben informato comico genovese abbia utilizzato il termine Pandemia. Nello specifico ha dichiarato: “Il lavoro è un incantesimo. Bisogna disincantarlo. Non dobbiamo proteggere il lavoro ma il lavoratore. Ci sarà una pandemia che farà milioni di disoccupati. E non prendiamo nessuna precauzione perché non ce ne stiamo accorgendo”, ha detto Beppe Grillo dal palco di Roma. “L’unico modo per contrastare l’intelligenza artificiale, che farà centinaia di milioni di disoccupati nei prossimi anni, sarà quello di abbinarci un reddito universale incondizionato“, ha aggiunto. “Questa è la battaglia da portare avanti”, ha sottolineato il garante del Movimento 5 stelle. 

Nel dettaglio  

Il riferimento è alla pandemia da intelligenza artificiale, che eliminerà milioni di posti di lavoro. Tanto che la stessa intelligenza artificiale, desta preoccupazione perfino tra chi l’ha create, così come visto e analizzato in specifici articoli. Grillo dice chiaramente che non intende difendere il lavoro (definito un incantesimo), ma il lavoratore. Con quale strumento? Piena occupaIone? No, con il reddito universale. Ne ho parlato ieri alle 12:00 (ecco il link), più in generale ho sempre spiegato con articoli e video cos’è il reddito di cittadinanza: tutto tranne che prendere dei soldi per non far nulla. Un politico, anche solo per ottenere voti, difende il lavoro e i lavoratori. Ma Conte e Grillo puntano dritti al modello cinese. Non lavori, ti pago, fai ciò che ti dico io. Anzi, vivi come decido io Stato. Ti do i soldi, mi cedi le tue libertà personali. O si ferma (o regolamenta), l’intelligenza artificiale, o sarà così. Per farci schiavi non serve una pandemia, se non quella da intelligenza artificiale. 

Davide Zedda

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Editoriale del 19 Giugno 2023

Ritengo opportuno riproporre a distanza di qualche mese questo editoriale per me importante a voi rivolto e dedicato. Quando in estate (quasi un anno fa), vi proposi il sondaggio chiedendovi di indicarmi il servizio a voi più gradito all’interno del Canale, vinse nettamente il servizio di commento alle notizie. Ne restai sorpreso, ma felice. 

Specifico 

Va però detto che il servizio di commento alle notizie è un servizio molto impegnativo e che non può fare rima con il dare immediatamente le notizie che escono sui media, per di più nude e crude. 

Mi spiego meglio

Dietro al servizio di commento alle notizie ci sono circa 4/5 ore al giorno di ricerca e selezione delle notizie, alcune sono a pagamento e quindi pago per poterle leggere e dunque poi offrire con commento. Le notizie vanno lette, comprese, approfondite, e solo a quel punto posso commentarle e dunque proporle nel Canale con il lungo commento che le accompagna. Sono esenti da questo discorso le ultim’ora da dare immediatamente, sulle quali però poi ritorno per approfondire. 

Perché 

Perché più in generale fare informazione (questo tipo di informazione), non può ridursi al dare immediatamente una notizia così come viene pubblicata, occorre invece necessariamente analizzare e studiare la notizia per poterla poi offrire con un commento capace sia di fare luce sul reale significato della notizia, ma anche darne un’analisi e spesso un’interpretazione. E così andrò avanti fintanto che a voi sarà cosa gradita. Non è un caso che la maggioranza delle notizie terroristiche nascono dall’incapacità e dall’incompetenza nel saper leggere, comprendere e spiegare la notizia stessa. 

Davide Zedda

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