Categoria: Editoriale (Pagina 48 di 51)

Editoriale del 8 Giugno 2023

Dopo il mio intervento scritto delle 22:00 di lunedì, dopo il mio editoriale di ieri alle 11:00, dopo il mio audio delle 13:00 di ieri, dopo il video di stamani alle 06:30, eccomi con un nuovo pezzo in merito al famigerato, cosiddetto e inesistente Green Pass mondiale permanente. 

Scavando, l’unico documento prodotto dalle parti (Commissione Europea e Organizzazione mondiale della sanità), non è un accordo ma un semplice comunicato stampa peraltro scritto molto male. Ma prendiamo per buono che abbiano siglato un accordo (ripeto, non ne esiste traccia, vi è solo un comunicato stampa), ebbene, è giusto ricordare ed evidenziare che il diritto internazionale prevede che esso (l’eventuale accordo tra Commissione europea e O.M.S.), non ha alcun valore legale per i singoli stati, che infatti non hanno firmato nessun documento, né sono stati chiamati a farlo. 

Stiamo dunque parlando del nulla, sulla base di un comunicato stampa scritto male, e per di più (sempre per diritto internazionale), Commissione Europea e O.M.S. non possono in alcun modo vincolare, limitare o bloccare la libera circolazione delle persone tra le nazioni. 

Oltre al fatto (come già detto), non si può rendere esecutivo il documento senza accordarsi con i vari governi, che non sono stati chiamati neppure ad esprimersi. Semplicemente perché non esiste nessun documento, ma soltanto un comunicato stampa, una dichiarazione di intenti tra le due parti senza alcun valore legale né pratico.

Sperando di non dover più tornare sull’argomento, per il bene vostro e della vostra salute mentale, l’invito è sempre lo stesso: abbandonate i profeti di sventura ed i professionisti del terrore. Sono lì al soldo del sistema per farci stare bloccati nella paura in quella che possiamo tranquillamente definire una nuova strategia della tensione.

Davide Zedda

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Editoriale del 7 Giugno 2023

Ciò che è accaduto ieri sera con la falsa notizia del green pass mondiale fa riflettere, ormai si viaggia al ritmo di una fake news ogni tre giorni. Io ho fatto il mio dovere ieri alle 22:00 con un articolo (ecco il link) semplice e ben articolato.

Paura 

Spaventa il numero delle fake news e la potenza con la quale vengono veicolate, sia dalla gente comune che in primis dai profeti di sventura e dai professionisti del terrore. Gli stessi che imperterriti da tre anni vi raccontano le peggiori cose che poi puntualmente non si verificano. Arrivarono perfino a dirvi che sareste stati deportati se non vaccinati e che avrebbero insediato un governo militare con tanto di legge marziale. Risultato, queste persone non vengono abbandonate, anzi, sono sempre più seguite.

Non solo 

Che queste persone siano pagate o meno dal sistema (e tanti lo sono), poco importa, perché resta il fatto che è in atto una nuova strategia della tensione. In questi tre anni ha fatto più danni psicologici la falsa controinformazione che il Governo. Ed ora (a pandemia finita), vi vogliono comunque nel terrore e lontani anni luce dalle vere emergenze. So di gente che ha disdetto le vacanze perché pensa che per partire serva il green pass!

Conclusione 

Il sogno bagnato del sistema, delle élite globaliste e dei padroni universali del mondo si sta concretizzando. Perché va da sé che se la gente insegue il terrore, abbandonerà chi fa buona e veritiera libera informazione. Insisto, per il bene vostro e della vostra salute mentale, abbandonate chiunque fa terrorismo. E non permettete che questo Canale chiuda, sapete benissimo cosa vi resterebbe: soltanto fake e terrore. La scorsa volta si è salvato chi ha resistito, la prossima soltanto chi saprà. Scegliete voi, io sono allo stremo. Aiutatemi come io aiuto voi. Sempre presente sul canale e in privato. Io ci sono, e voi?

Davide Zedda

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Editoriale del 6 Giugno 2023

Tre anni, tre grandi emergenze farsa, stessa narrazione. Prima eravamo in guerra contro un virus e contro chi si ribellava a regole assurde e diceva no al vaccino, ed ovviamente queste persone venivano punite. 

Poi è iniziata la guerra vera e propria, ma ovviamente (trattandosi di farsa), il sistema ha fatto sapere che il cattivo era Putin, che i nemici sono russi, che i buoni sono ucraini. Ed anche in questo caso, guerra a chi la pensa diversamente o racconta i fatti per ciò che sono e che sono stati fin dall’inizio. E chi ha raccontato la verità è finito ovviamente sotto attacco ed emarginato, perché l’unica narrazione consentita è quella rivolta alle masse, quella falsa di regime che arriva alla gente grazie al mainstream e ai tanti frequentatori dei salotti televisivi. 

Poi si è partiti (da tempo), con la crisi climatica a colpi di siamo in guerra contro il clima, dunque la narrazione anche in questo caso non cambia. Perché raccontano alla gente che siamo in guerra, che c’è un nomico da battere (ovvero il cambiamento climatico), anche stavolta non è ammessa nessuna tesi contraria, si vuole ottenere un mondo green e lavorano per ottenerlo. E poterlo ottenere serve convincere le persone che ciò sia giusto, dunque il sistema si affida al pensiero unico dominante. 

Più che nell’era delle pandemia, pare evidente che siamo entrati nell’era delle continue emergenze, di una nuova e più sottile e psicologica strategia della tensione.

Le élite globaliste ed i padroni universali del mondo puntano a realizzare i loro sporchi piani facendo leva sulla paura della gente e sulla loro ignoranza, ciò in primis ma non solo, a mezzo media ed infiltrati nella libera informazione. 

In attesa di comprendere quale sarà la prossima crisi, resistiamo, informiamoci e diciamo no. A colpi di no stiamo facendo andare gambe a l’aria ogni loro progetto. 

Davide Zedda

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Editoriale del 5 Giugno 2023

In merito al mio Podcast sulla questione armi all’Ucraina (vi lascio il link per ascoltarlo), va detto quanto segue. Partiamo però ad ogni modo da un preciso presupposto, ovvero, l’Italia resterà fedele agli USA e alla NATO e proseguirà con l’invio delle armi (è pronto il nuovo pacchetto), all’Ucraina. Ciò che ho spiegato nel Podcast, il senso profondo di ciò che ho spiegato nel Podcast, mette in evidenza che una volta che si diventa schiavi di determinati accordi e meccanismo (in questo caso quello dell’invio delle armi), anche se ti venisse in testa si fermarti, passeresti guai. Un sì alla NATO, più in generale un sì a Washington, è per sempre. Non a caso la nostra è una repubblica a sovranità limitata fin dalla nascita, perché così si decise per punire il nostro Paese sconfitto in guerra, che immediatamente divenne una colonia americana e la portaerei nel Mediterraneo degli USA. 

Quindi?

Sarebbe più facile uscire dall’alleanza atlantica che venire meno agli assunti impegni bellici, in questo caso il riferimento è all’invio delle armi a Kiev. 

Un esempio di ciò che accadrebbe 

Poniamo il caso che il Governo italiano (qualunque esso sia), decida (ma non accadrà mai a prescindere), di interrompere l’invio delle armi all’Ucraina. Bene, sarebbe certo un grosso attentato al nostro Paese. Verrebbe spacciato per attacco terroristico, ma sarebbe di fatto invece un’operazione commissionata o realizzata dagli USA. Magari darebbero la colpa a dei terroristi di non meglio specificata specie e natura, oppure direbbero proprio che la matrice è nazista Ucraina. Insomma, se sgarri, paghi. L’errore è stato fatto all’origine, il sì alla NATO rappresenta già sul nascere la fine della nostra indipendenza e sovranità. 

Davide Zedda

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Editoriale del 4 Giugno 2023

Con questo editoriale voglio esprimere la mia solidarietà nei confronti della Giudice del Tribunale di Firenze, Susanna Zanda. Che in scienza e coscienza, in totale autonomia, così come prevede la Magistratura, in luglio, sentenziava che “il provvedimento dell’ordine degli Psicologi della Toscana che vieta alla dott.ssa di esercitare la professione di psicologa fino alla sua sottoposizione al trattamento sanitario iniettivo contro il SARS-CoV-2, autorizzando quindi l’esercizio della professione senza sottoposizione allo stesso” ed “in qualunque modalità (sia in presenza che da remoto) alla stregua dei colleghi vaccinati”. 

I fatti 

È il testo del provvedimento cautelare (dunque non definitivo) che Susanna Zanda emetteva, relativamente al caso di una psicologa che nell’ottobre del 2021 era stata sospesa dall’ordine della Toscana poiché non vaccinata. La decisione del giudice è stata fondata su tutta una serie di motivi in base ai quali l’obbligo è sostanzialmente stato ritenuto non adatto al suo fine oltre che lesivo della dignità della persona. La Giudice Zanda metteva dunque nero su bianco che il vaccino non fermava il contagio, dunque qualsiasi green pass e obbligo vaccinale erano inutili e infondati, tanto quanto il provvedimento di sospensione dal lavoro inflitto alla psicologa, il cui ricorso venne accolto dalla Zanda. 

Ora 

La Giudice Zanda (per via di quella sentenza), è stata raggiunta da procedimento disciplinare per “non aver agito secondo correttezza e diligenza”. La Zanda ha invece agito con correttezza e diligenza, proprio perché è certo che i vaccini non fermano il contagio. Viene meno l’indipendenza della magistratura e siamo nuovamente davanti al sistema Stato che difende lo Stato. I consigli di disciplina hanno prima colpito medici e giornalisti, ora anche i magistrati. E c’è chi ieri ha festeggiato la Repubblica. 

Davide Zedda

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Editoriale del Giugno 2023

Care amiche e cari amici, poiché soltanto una piccola minoranza di coloro che seguono il canale ascolta gli audio delle 13:00 e delle 20:30, provo comunque a chiedervi aiuto a mezzo editoriale, sperando che qualcuno legga e intervenga. Questo Canale potrà andare avanti soltanto con il vostro aiuto, poiché si regge sulle libere donazioni. La situazione è drammatica, mai così male da quando questo spazio è nato. 

Il mio impegno 

Eppure il mio impegno non è mai venuto meno, sia sul canale, sia in privato, dove da sempre rispondo a tutte e tutti senza guardare se la persona che si rivolge a me (quasi sempre per chiedere lumi su temi già trattati in merito a fake terroristiche), sia o meno una persona che dona. Rispondo, sempre, fino a notte fonda, perché sono una persona seria e disponibile. E sempre a proposito del mio impegno, la cosa più naturale da fare in virtù della crisi economica che attanaglia il Canale, sarebbe quella di tagliare alcuni servizi. Ma non lo faccio, perché verrei meno nei confronti di chi dona. Tant’è che che ho migliorato ed incrementato i servizi. 

Soluzione 

Permettetemi di sopravvivere dignitosamente di questo lavoro, permettetemi di poter proseguire nel servirvi sul canale e in privato in scienza e coscienza al meglio, instancabilmente 365 giorni l’anno, proseguendo sulla strada del bene collettivo messo al di sopra di quello personale. Questo nostro fortino di libertà, conoscenza, cura dell’anima, dove non si fa terrorismo e dove le fake vengono spezzate in due, non deve chiudere. Sarebbe un delitto, anzitutto di abbandono nei miei confronti. E scusatemi se lo scrivo, mai come in questi mesi (specie dal 31 marzo 2022), mi sono sentito usato e gettato via. A questo giro si è salvato chi ha resistito, al prossimo soltanto chi saprà.

Grazie per l’attenzione, grazie a chi interverrà con una donazione.

Davide Zedda

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Editoriale del 2 Giugno 2023

Prima la visita della Von der Leyen a Cesena, quindi contestualmente la Meloni, poi Mattarella a Faenza. In Emilia Romagna la musica non cambia. Più i cittadini vengono abbandonati dalle istituzioni, più essi vogliono bene a chi (sia a livello europeo che locale), di fatto li ha abbandonati. 

Perché pur senza generalizzare, cosa si può dire in merito al caso Emilia Romagna se non che le istituzioni hanno abbandonato quei territori ed i loro cittadini per poi fare passerella? Perché abbiamo assistito a tre passerelle. Credo che mai nella storia repubblicana un’alluvione sia durata così tanto, nel senso che ancora oggi si sta facendo di tutto affinché nulla torni rapidamente alla normalità. 

Perché in nome della farsa sul cambiamento climatico (ovvero un gigantesco cavallo di Troia per un mondo green), le zone alluvionate sono diventate il simbolo della nuova emergenza, sono la nuova Bergamo. Ma di questo ne parleremo in separata sede. 

Ma ritorniamo a Mattarella, per il Presidente della Repubblica (in una meravigliosa giornata di sole, nel giorno in cui piovevano bombe d’acqua sul resto d’Italia, fatevi una domanda), si è recato nei luoghi del disastro. Anche per lui applausi, strette di mano, baci, abbracci, emozione, foto, addirittura lo si ringraziava. Non tutti gli italiani sono così, non tutti gli emiliani e i romagnoli sono così, ma la stragrande maggioranza degli italiani è così: servile. Non hanno più una casa, non hanno più le aziende, non hanno più nulla, esultano all’arrivo del potente di turno. 

Chiudo allora richiamando Aldo Moro, in una sua terribile e profetica frase del 1976: “Questo Paese non si salverà, e la stagione dei diritti e delle libertà si rivelare si rivelerà effimera sé in Italia non sorgerà un nuovo senso del dovere”.

Davide Zedda

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Editoriale del 1 Giugno 2023

Siamo stati trasportati nell’epoca delle emergenze. In meno di tre anni la farsa pandemica Covid, la guerra in Ucraina ed ora la farsa sul cambiamento climatico. C’è sempre un nemico da sconfiggere. Prima era il virus insieme alle persone che non rispettavano le regole e che non si vaccinavano, poi il conflitto in Ucraina dove il cattivo era Putin con la Russia ed i buoni i nazisti ucraini, e sempre di guerra si trattava, ora la guerra è al cambiamento climatico. In definitiva si chiama strategia della tensione, con obiettivo distorcere la realtà e continuare mettere i cittadini gli uni contro gli altri: da una parte i buoni e giusti, ovvero quelli che sostengono e rispettano il pensiero unico dominante, dall’altra i ribelli, ovvero quelli che non obbediscono e dicono la verità. 

Cosa fare 

Restare nella verità, sempre e ad ogni costo. E continuare a vivere liberi. Punto. In questo modo noi vivremo meglio, se non bene, perché consapevoli e dalla parte del giusto. Più saremo a portare avanti questo modo di pensare e di vivere, più le emergenze saranno brevi perché non credibili. Oggi più che mai, semplicemente restando noi stessi, dicendo ancora no, sempre no, possiamo mandare con le gambe all’aria ogni progetto dei padroni universali del mondo. Abbiamo sempre vinto, continueremo a vincere. Avanti, senza paura.

Davide Zedda

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Editoriale del 31 Maggio 2023

Nel fine settimana si è votato per le amministrative comunali. Detto (giusto per la cronaca), che il morente P.D. sta scomparendo ovunque nonostante la mossa disperata di sistemare a capo del partito la Schlein, la vittoria è andata alla cosidetta destra di Governo, insomma, Fratelli d’Italia. Questo riportano le scarne cronache, con tutto l’apparato sia politico che dell’informazione che fa di tutto per nascondere il dato più importante di questa tornata elettorale: la clamorosa astensione, intorno al 50%.

Non solo 

L’astensione non è solo un problema nazionale riferito alle elezioni politiche, lo è perfino a livello locale, sarà clamoroso alle regionali ed europee. Ma entriamo nel merito. Come ben sapete io non voto, ma non ho mai dato consigli agli altri su cosa fare. Per me è indifferente. Dico questo facendo riferimento alle scorse elezioni politiche del 25 settembre, quando venivo tirato per la giacchetta, da una parte da chi pretendeva che facessi un appello al voto, dall’altra chi mi chiedeva un appello all’astensione. Io sono per l’ognuno faccia ciò che crede, io non voto da vent’anni. 

Che succede 

La politica (qualsiasi forma di politica), anche a livello locale, non ha più nessuna credibilità. Talmente lontana dalle istanze popolari, che la gente non vota più. Non perché sono tutti uguali (si usava dire così), ma perché i cittadini sono consapevoli che la politica non farà mai più gli interessi della gente. Nulla è risolvibile attraverso la politica, dunque non si vota più. Drammatico, ma vero. Ed era ciò che il sistema voleva, il progressivo distacco dei cittadini dalle urne per giungere un domani, prima ad un governo unico europeo, poi ad un governo unico mondiale. Sono questi i piani dei padroni universali del mondo, ma la colpa non è di chi non va a votare. Sia ben chiaro, così come merita rispetto chi va a votare.

Davide Zedda

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Editoriale del 30 Maggio 2023

I profeti di sventura e i terroristi della falsa controinformazione sono in azione nel disperato tentativo di sopravvivere sulla pelle delle persone mantenendole inchiodate alla paura. Mi state continuamente segnalando le solite e più clamorose fake news in materia di identità digitale e trattato pandemico. Mi contattate in privato con la disperazione ed il terrore addosso, con la voce tremante, parlandomi e riferendomi di imminenti pericoli e catastrofi che non esistono. Ovviamente io rispondo a tutte e a tutti, offrendovi gratuitamente tutte le risposte a voi necessario e sottraendo ore preziose al mio lavoro.

Ma caspita! 

Do assistenza (e sia chiaro lo faccio gratis e volentieri), come se nel canale non avessi mai scritto nulla, come se nessuno lèggesse il canale. Tra identità digitale e trattato pandemico ho prodotto circa cento contenuti. Non mi si può ossessivamente cercare in privato sempre per le stesse identiche cose, prima sarebbe cosa buona e giusta leggere il canale, seguire il canale, così non vi sfuggirebbe nulla e non cadreste nel terrore. Ed invece no, prima ci si imbottisce di fake terroristiche, dunque non si legge ciò che propongo sul canale, poi la mossa disperata contattandomi in privato. 

Conclusione 

Continuate a contattarmi in privato, io ci sono e continuerò a darvi le risposte di cui necessitate, ma prima vi chiedo di usarmi il favore di leggere sul canale se un determinato tema è già stato trattato. È una questione di rispetto. Non si può stare continuamente su canali che vi inchiodano alla paura per poi contattarmi in privato. Spero che ciò vi dia la cifra di quanto questo canale sia importante e di cosa vi accadrebbe se io dovessi gettare la spugna. Spero cogliate abbandonare i canali di chi fa terrorismo e di sostenere il mio canale con una libera donazione. Altrimenti si chiude.

Davide Zedda

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