Categoria: Editoriale (Pagina 51 di 51)

Editoriale del 8 Maggio 2023

La notizia è importante, per cui merita sia un articolo che un video che un audio ed ora l’editoriale. Il tema che andiamo a trattare è quello del cosiddetto (e fantomatico), Trattato Pandemico.

Vi ho sempre raccontato (con circa 50 tra articoli e video presenti sul Canale), che non vi era nessun pericolo in merito al pressoché fantomatico Trattato Pandemico di cessione della sovranità nazionale sanitaria all’OMS per future pandemie. 

Ed infatti 

Ed infatti è definitivamente saltato in partenza per effetto del no (per di più senza giungere al voto), espresso verbalmente in giugno e poi non richiesto in settembre 2022), dai Paesi africani, dalla Russia, dalla Cina, dall’India, e da parte di molte altre nazioni come USA e gran parte delle nazioni europee. 

Non solo 

Ma c’è di più. Perché il cosiddetto Trattato Pandemico non è mai neppure stato messo al voto neppure in formato bozza. Ne esisteva una di bozza, immediatamente stroncata e respinta dalle nazioni sopra indicate, che non ha permesso che si arrivasse neppure ad un testo di bozza definitivo da mettere al voto.

Conclusione 

I cialtroni della falsa controinformazione terroristica con i loro profeti di sventura vi hanno inchiodati alla paura facendo leva sul nulla, senza mai mostrarvi (a differenza del sottoscritto), un solo documento e raccontandovi perfino di riunioni segrete volte all’approvazione del Trattato che non esisteva e che tutt’oggi non esiste. 

Buona vita. 

Davide Zedda

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Editoriale del 7 Maggio 2023

Con questo editoriale vengo a darvi risposta in merito ad una domanda che mi avete fatto privatamente negli ultimi due giorni. Dandovi la risposta, tutti comprenderanno anche la domanda. Non vi è nessun nesso tra la dichiarazione ufficiale di cessazione della Pandemia da Covid 19 e l’Ordinanza del Ministro Schillaci su l’utilizzo delle mascherine e dei tamponi. Essa resta valida fino al 31 dicembre 2023, salvo il ministro non voglia ritirarla. 

Quindi?

Dal 1 Maggio è in vigore la nuova ordinanza del Ministro della Salute in merito alle nuove regole per tamponi e mascherina. 

Ebbene, esse restano obbligatorie per tutti (operatori, pazienti e visitatori), in qualsiasi contesto ospedaliero nei reparti occupati di pazienti fargli e nelle RSA e similari. 

Ma attenzione 

L’ordinanza lascia piena libertà alle direzioni sanitarie di estendere l’obbligo (anche di tampone), in qualsiasi reparto sia per operatori, pazienti e visitatori. 

Centri medici 

Anche qui l’ordinanza lascia piena libertà alla direzione sanitaria di imporne l’obbligo. 

Medici di base

Anche i medici di base e i pediatri potranno optare per l’obbligatorietà dell’uso della mascherina nei loro ambulatori.

Conclusione 

In buona sostanza il Ministro Schillaci ha giocato sporco. Ha fatto passare a mezzo media la notizia che le mascherine restavano obbligatorie soltanto nei pochissimi ambienti già illustrati, per poi scoprire (leggendo l’ordinanza, ecco il link), che lasciando libertà di decisione alle direzioni sanitarie, e perfino ai medici di base e ai pediatri, il rischio che più o meno ovunque esse restino obbligatorie fino al 31 dicembre 2023 è sostanzialmente altissimo.

Davide Zedda

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Editoriale del 6 Maggio 2023

Fine. L’O.M.S. sta per certificare ufficialmente la fine della Pandemia da Covid 19. Mi sia permesso di dire (chi mi segue fin dall’inizio lo sa), che è andato tutto così come vi ho sempre raccontato, e per di più nei tempi da me stimati. 

Ora 

In primis non si mila di un millimetro: dobbiamo avere verità e giustizia, non può finire così con un colpo di spugna ed un sospiro di sollievo. Questi criminali devono pagare! E poi. Nuove e più importanti sfide ci attendono. Alcune le stiamo già vivendo. E mi ripeto, perché è giusto che lo faccia, il concetto deve essere chiaro. Stavolta si è salvato chi ha avuto la forza di resistere, la prossima volta (perché ci sarà una prossima volta), si salverà soltanto chi saprà. Dunque, innanzi tutto, conoscenza. 

Io 

Io andrò avanti fintanto che voi me lo permetterete. La libera informazione sarà decisiva, sia per il futuro che per me il presente, e chi tornerà a vivere (milioni di persone resistenti), l’effimera libertà conosciuta fino al 2019, non avrà alcuna possibilità di salvarsi. Di certo non farà parte di quella piccola minoranza che ribalterà le sorti del mondo. 

Profeti di sventura 

Oggi è anche il giorno della definitiva sconfitta dei profeti di sventura e di tutta la falsa e terroristica controinformazione spesso al soldo del sistema e dei servizi. Questi squallidi individui (in questi tre anni), sono stati soltanto capaci delle peggiori cose, come ad esempio, tenervi costantemente inchiodati al terrore. Da mesi il loro obiettivo è terrorizzare e fare in modo che le persone (esasperate), lascino la libera informazione. Credo si possa vivere serenamente ma seguendo e sostenendo la libera informazione. Il loro obiettivo è annientare voi e veri e liberi informatori come il sottoscritto. 

Buona vita. Buona lotta. Avanti insieme. 

Davide Zedda

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Editoriale del 5 Maggio 2023

Care amiche e cari amici, poiché soltanto una piccola minoranza di coloro che seguono il canale ascolta gli audio delle 13:00 e delle 20:30, vi chiedo aiuto come ogni primo venerdì del mese a mezzo editoriale, sperando che qualcuno legga e intervenga. Questo Canale potrà andare avanti soltanto con il vostro aiuto, poiché si regge sulle libere donazioni. La situazione è drammatica, mai così male da quando questo spazio è nato. 

Il mio impegno 

Eppure il mio impegno non è mai venuto meno, sia sul canale, sia in privato, dove da sempre rispondo a tutte e tutti senza guardare se la persona che si rivolge a me (quasi sempre per chiedere lumi su temi già trattati in merito a fake terroristiche), sia o meno una persona che dona. Rispondo, sempre, fino a notte fonda, perché sono una persona seria e disponibile. E sempre a proposito del mio impegno, la cosa più naturale da fare in virtù della crisi economica che attanaglia il Canale, sarebbe quella di tagliare alcuni servizi, ed invece li ho moltiplicati.

Soluzione 

Permettetemi di sopravvivere dignitosamente di questo lavoro, permettetemi di poter proseguire nel servirvi sul canale e in privato in scienza e coscienza al meglio, instancabilmente 365 giorni l’anno, proseguendo sulla strada del bene collettivo messo al di sopra di quello personale. Questo nostro fortino di libertà, conoscenza, cura dell’anima, dove non si fa terrorismo e dove le fake vengono spezzate in due, non deve chiudere. Sarebbe un delitto, anzitutto di abbandono nei miei confronti. E scusatemi se lo scrivo, mai come in questi mesi (specie dal 31 marzo 2022), mi sono sentito usato e gettato via. A questo giro si è salvato chi ha resistito, al prossimo soltanto chi saprà.

Grazie per l’attenzione, grazie a chi interverrà con una donazione.

Davide Zedda

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Editoriale del 4 Maggio 2023

L’Italia ha aderito all’Euro per volere della politica senza nessun consenso popolare. Non c’è stato un voto popolare referendario, non vi è stato neppure un voto parlamentare. 

Di popolare (nel senso che ha investito tutti i contribuenti italiani), c’è stata la tassa per sistemare i conti pubblici per poter entrare nell’Euro. L’Italia è entrata nel circuito della moneta unica per volere del Governo di centrosinistra, nello specifico per il volere di Ciampi e Prodi. 

Questi sono i boia dell’economia italiana, i protagonisti del disconoscimento della lira e di tutto ciò che poi ne è derivato, con particolare e preciso riferimento ad una crisi economica e occupazionale senza precedenti che peggiora di anno in anno e che va avanti ormai da più di vent’anni. 

Scegliere la moneta unica, scegliere di auto obbligarsi al rispetto di parametri economici comuni europei, non ha ovviamente portato sviluppo ma recessione, povertà e non certo ricchezza, precariato e non certo flessibilità. 

Dalla politica ai sindacati, sono tutti responsabili del disastro Euro. Una nazione che sceglie di rinunciare alla propria sovranità monetaria è una nazione che si auto condanna a morte. 

La speranza è quella che il sistema Euro crolli nel minor tempo possibile, perché all’orizzonte non vi è nessuna classe politica in grado di decidere l’uscita dell’Italia dall’Euro.

Davide Zedda

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Editoriale del 3 Maggio 2023

In un periodo in cui la libera informazione perde molto in termini di seguito e sostegno, ora che anche questo Canale subisce gli stessi problemi, ritengo giusto (così come spiegato pochi giorni fa in un audio), cercare di offrire sempre più e sempre il meglio, a coloro i quali hanno invece deciso di restare perché hanno compreso l’importanza strategica della libera informazione. Essa rappresenta il presente e il futuro dell’informazione. 

Nel mio piccolo 

Ho migliorato la veste grafica del mio video del mattino, ho creato una piccola redazione virtuale di tre giornalisti per le breaking news delle 14:00 e delle 19:00 (edizione pomeridiana e serale di Complotto Tv), ho messo su lo spazio audio Radio Complotto, ho moltiplicato la mia presenza anche al di fuori del Canale per servirvi al meglio anche in privato. Restano i video delle 8:00 e delle 10:00, un editoriale al giorno (quello delle 11:00), il video (ovviamente ampiamente commentato come tutti i video di questo Canale), delle 12:00, lo spazio audio delle 13:00. Alle 15:00 così come alle 17:00 resta il commento alla notizia del sottoscritto, alle 16:00 resta un video, alle 18:00 cerco di dare spazio a contenuti esterni, dopo l’edizione serale del Tg di Complotto Tv, spazio all’audio delle 20:30, poi alla programmazione notturna con un video alle 22:00, e spesso contenuti anche alla mezzanotte e oltre. Sempre pronto ad intervenire in caso di ultime ore, resto a vostra completa disposizione anche in privato. 

Conclusione 

Lavorare 365 giorni l’anno con l’esclusiva volontà di porre sempre l’interesse collettivo al di sopra di quello personale è la mia missione. Andrò avanti fintanto che me lo permetterete. Fintanto che avrò il vostro sostegno morale ed economico. Giusto anche che sappiate che la situazione economica è drammatica. Datemi una mano, grazie.

Davide Zedda

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Editoriale del 2 Maggio 2023

Da ieri 1 Maggio è in vigore la nuova ordinanza del Ministro della Salute in merito alle nuove regole per tamponi e mascherina. 

Ebbene, esse restano obbligatorie per tutti (operatori, pazienti e visitatori), in qualsiasi contesto ospedaliero nei reparti occupati di pazienti fargli e nelle RSA e similari. 

Ma attenzione 

L’ordinanza lascia piena libertà alle direzioni sanitarie di estendere l’obbligo (anche di tampone), in qualsiasi reparto sia per operatori, pazienti e visitatori. 

Centri medici 

Anche qui l’ordinanza lascia piena libertà alla direzione sanitaria di imporne l’obbligo. 

Medici di base

Anche i medici di base e i pediatri potranno optare per l’obbligatorietà dell’uso della mascherina nei loro ambulatori.

Conclusione 

In buona sostanza il Ministro Schillaci ha giocato sporco. Ha fatto passare a mezzo media la notizia che le mascherine restavano obbligatorie soltanto nei pochissimi ambienti già illustrati, per poi scoprire (leggendo l’ordinanza, ecco il link), che lasciando libertà di decisione alle direzioni sanitarie, e perfino ai medici di base e ai pediatri, il rischio che più o meno ovunque esse restino obbligatorie fino al 31 dicembre 2023 è sostanzialmente altissimo.

Davide Zedda

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Editoriale 1 Maggio 2023


Siamo giunti al primo di maggio, la cosidetta festa dei lavoratori. In questa giornata si sprecano retorica, frasi fatte, moniti e promesse. Tutto puntualmente disatteso. Va detto chiaramente che il lavoro così come lo intendiamo (ovvero in senso classico e romantico), non esiste più. Il lavoro non è più lavoro così come lo hanno conosciuto i nostri genitori, già dalla fine degli anni novanta, quando venne introdotta (ovviamente senza nessuna lotta concreta da parte dei sindacati), la flessibilità. 

Chiamavano così quella che da lì a poco sarebbe diventata precarietà. Un vero e proprio cavallo di Troia, che in nome di un lavoro meno rigido negli orari, ha portato alla fine del lavoro come lo si era sempre conosciuto. Il colpo definitivo e mortale al lavoro, ma anche ovviamente alle pensioni, lo si diede poi con l’introduzione della moneta unica. Da qual momento, nulla è stato più come prima, e sempre più, lavoro fa rima con povertà. Se un tempo bastava uno stipendio per permettere ad un padre di famiglia di portare avanti una famiglia con moglie e figli a carico, oggi occorre lavorare in due, e figli se ne fanno sempre meno.

Oggi (sempre più), lavoro significa povertà, pochi diritti, nessuna certezza. E del primo maggio non resta che il Concertone di Roma organizzato dai sindacati, che ben lontani stanno dalle reali istanze e problematiche dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati. Sempre al fianco dei governi, mai in campo per una nuova politica salariale, ormai non più rinviabile e che nulla può aver a che fare con i 15 euro in più al mese che il Governo proverà a far arrivare ai lavoratori e ai pensionati.

Davide Zedda

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Editoriale del 30 Aprile 2023

Molto presto, e comunque non oltre l’anno, l’O.M.S. dichiarerà ufficialmente chiusa la Pandemia da Covid 19. Un saluto a quelli che a settembre (di ogni anno), ricominciano perché non si fermano e vanno avanti come treni. Ha fatto più danni la cosiddetta controinformazione con i suoi profeti di sventura che la farsa pandemica. 

Per il bene vostro e della vostra salute mentale, non abbandonate la libera informazione, essa vi servirà sempre. 

Abbandonate invece chiunque metta in campo qualsiasi notizia terroristica, chiunque in questi anni ha marciato sul terrore sulla vostra pelle. 

Davide Zedda

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Editoriale 29 Aprile 2023

Grazie per i tanti video che mi spedite sulle scie chimiche da voi filmate. Alcune considerazioni. La prima è che siamo sotto attacco con scie chimiche nei cieli di tutta Italia a qualsiasi ora, perfino la notte. Abbiamo visto come cambia il cielo, abbiamo visto che può coprirsi, diventare lattiginoso, può piovere, può tirare vento, non sappiamo con esattezza quali sostanze vengono sprigionate in aria né sappiamo con esattezza cosa poi arriva al suolo, dunque nei nostri polmoni. Si parla di metalli pesanti, insomma, sono tante le possibili e differenti verità. 

Meteo  

Una cosa è certa, basta guardare: modificano il meteo. A seconda delle loro esigenze (ovvero di chi gestisce il complotto delle scie chimiche), possiamo passare da situazioni di meteo sereno, a cieli reticolati e grigi, alla pioggia, al caldo alla siccità anche prolungata così come anche al caldo prolungato. Cambia perfino l’odore dell’aria, cambiano i colori, cambia il sole, il cielo, la pioggia che spesso risulta sporca chissà di quali sostanze.

Umore 

Va ovviamente da sé che queste irrorazioni dei nostri cieli, nel momento in cui modificano il meteo, inevitabilmente attentano al nostro umore. Perché una settimana di strana e forte pioggia fuori stagione non aiuta la psiche, esattamente come (giusto un esempio), giorni e giorni di caldo estremo senza vento, oppure ancora giorni e giorni di vento forte.

Conclusione 

Insomma, credo si possa dire senza tema di smentita (pur all’interno del grande mistero in merito al contenuto delle scie chimiche), che esse certamente vengono utilizzate per influire fortemente sull’umore dei cittadini. Più si è depressi per il meteo, più si è fiaccati dal meteo, più si diventa deboli fisicamente e psicologicamente, dunque più controllabili.

Davide Zedda

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