Categoria: Editoriale (Pagina 6 di 51)

Editoriale 10 a settembre 2024

Piovono vetri ma si sta fermi in posa. Quale migliore frase per raccontare questi tempi? Fermi in posa, con le mamme felici perché riaprono le scuole, con una terza guerra mondiale alle porte ad est ed un genocidio stile olocausto a Gaza, talmente feroce che nessuno ha le cifre esatte dei gli uccisi, in gran parte sono donne e bambini. Piovono vetri e si sta fermi in posa. 

Fermi in posa a guardare l’ultimo gossip dell’estate, il caso Sangiuliano, (che la stragrande maggioranza degli italiani neppure sapevano fosse un ministro, figuriamoci a capo di quale ministero) fermo restando che interessa di più il gossip stile reality. È ripartito il calcio, che in realtà mai si è fermato, ora partono in sedie Uomini e donne, Temotation Island, Amici e Grande fratello. 

Questo è il grado medio dell’intelligenza della stragrande maggioranza italiana. Con i reality che hanno preso il posto della vita reale. Intanto (ho urlato più che potevo per farlo notare) ha chiaramente detto che se non verrà seguita la sua agenda, l’Unione europea cadrà, e la moneta unica scomparirà. Sì, ne siamo contenti. 

Ma ho dovuto ovviamente specificare che non può e non deve finire in catastrofe con un crollo stile default ma in maniera programmata. O non ci sarà un soldo e si ritornerà all’assalto ai forni. Ma la UE (questa è la buona notizia) così come ci racconto da anni, ha gli anni contati. Tanto che lo ha detto perfino Mattarella. Tutti stanno cercando (a parole) di salvare qualcosa (UE ed Euro) che sanno già essere destinati a morte certa. 

Restiamo fermi in posa o ci spostiamo un po’ più in là? Dano vax a no vox il passo è stato breve. Sto toccando con mano quanto è miserabile la vita e la stragrande maggioranza delle persone. Miserabile non in senso poetico, sia chiaro. Una guerra tra poveri. Reazione? Non vi è nessuna reazione. Non c’è lotta perché non c’è interesse, la voglia di impegnarsi pari a zero. Avevamo ragione su tutto e non vediamo il resto. Come se quel aver avuto ragione sia sufficiente a vita. Nessuno ci chiederà scusa, ma fermandoci non siamo si esempio. Quale morale in questa “favola”: occorrere essere eroi perché si verrà premiati, ma non in questa vita. Intanto, piovono vetri ma si sta fermi in posa. 

Davide Zedda

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Editoriale 6 Settembre 2024

Quanto spazio ha dedicato il Tg1 a chi ieri a Latina è morto sul lavoro a 58 anni? Zero.

Ai salari degli italiani, calati secondo Eurostat del 6%, mentre in Europa crescevano del 10%? Zero.

All’autodifesa di un ministro ridotto a macchietta? 10 minuti. Informazione da regime e sostanzialmente inutile. E quell’espressione informazione di regime non strizza l’occhio al cosiddetto centrosinistra (mai!) ma evidenzia che a parti inverse sarebbe accaduta la stessa identica cosa. Lo squallore è tale che neppure raconto quanto accaduto, perché vedete di ministri cornuti e che mettono le corna ne sono piene le istituzioni, vale per gli uomini come per le donne. 

Per cui arrivare (alla fine lo sto raccontando) a trasformare il servizio di informazione publica ad una sorta di Stranamore è allucinante e demenziale, in primis una vergogna! Un ministro va a riferire prima in Parlamento, poi si dimette senza chiedere (in questo caso alla Meloni) se le sue scuse (soprattutto alla moglie) sono reali. Infine si ritira a vita privata o ritorna al suo lavoro senza più occuparsi della cosa pubblica.

Oppure si fa come si è sempre fatto. Ovvero? Poiché come detto le istituzioni sono colme di cornuti e cornute, si va avanti senza sopportare immagini truci e degradanti al Tg1 della sera. E che cazzo! 

Davide Zedda

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Editoriale 5 Settembre 2024

Seguitemi, editoriale particolare. Viviamo un’epoca strana dove perfino un video o una foto non hanno più alcun valore e chiunque può essere sostituito come pare sia accaduto perfino con Biden. In tutto questo rumore mi colpisce il silenzio, perché quando sentiamo molto rumore occorre andare a vedere chi sta in silenzio. 

Sulla questione Durov (e il suo arresto) trovo rumoroso il silenzio di Assange, che nonostante abbia subito più o meno lo stesso trattamento non ha proferito mezza parola né pro né contro. Muto, e nulla si sa più di lui. Neppure se è vivo, ma dovrebbe essere vivo. No, perché così mi viene da pensare e chiedere provocatoriamente: siamo sicuri che sia lui quello che hanno liberato? D’altronde non si può certo negare il fattore che siamo nell’epoca del tutto può essere e nulla è sicuro. Fare fuori Durov? Non ha senso. 

Non ha detto come entrare nel sistema Telegram, puoi anche farlo fuori che non hai risolto il problema. Ma ripeto, siamo nell’epoca del tutto può essere. Vedo gente che sta preparando un autunno caldo, da consumarsi almeno pochi giorni prima il voto negli USA. 

Personalmente (e non da oggi) inizio ad averne paura. Pare (condizionale) ai stia concretizzando il discorso di una possibile terza guerra mondiale, le tessere del domino sono tutte in posizione quasi in attesa si capire chi sarà a toccare la prima tessera. 

Davide Zedda

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Editoriale 31 Agosto 2024

In merito alla scarcerazione di Pavel Durov è mio dovere concludere il discorso iniziato ieri dando delle certezze, ciò perché ieri, pur restando nel dubitativo, non sono stato preciso. Quindi? Come stanno le cose? Il patron di Telegram è stato scarcerato, tuttavia non può lasciare la Francia, ha il divieto di espatrio. 

È sotto stretta vigilanza e deve presentarsi due volte a settimana per la firma in commissariato. Falso ciò che è stato scritto, ovvero che Telegram è sotto scacco. 

Vero ch la Francia vorrebbe le chiavi criptate della piattaforma per poter prendere i dati degli iscritti, tutte le conversazioni e censurare, ma è altrettanto vero che Durov non è sotto tortura ma si attende che un giudice completi l’iter di esposizione dei capi di imputazione a lui ascritti, e tra questi Telegram non è ovviamente neppure nominato. 

La Francia dovrà comunque rispettare il diritto internazionale, può certamente tenere Durov in questa condizione, ma non può in alcun modo metterlo sotto sequestro. 

Davide Zedda

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Editoriale 30 Agosto 2024

Lo abbiamo visto e ve l’ho raccontata nella notte, Pavel Durov è stato rilasciato dietro cauzione (cinque milioni di euro), ed ha immediatamente abbandonato (così pare ma non vi è il sigillo della certezza, attenzione), Parigi attraverso un volo privato non di sua proprietà, abbiamo visto giusto ieri che Durov sostanzialmente non possiede nulla, per scelta, quindi il volo (nel caso), se lo è pagato. Ignora la destinazione, Macron beffato, perché alla fine Durov in Francia è possibile non lo si vedrà mai più per quanto ora per legge ci sarà un giudice che dovrà contestare a Durov vedremo esattamente che reati e vedremo come si evolverà la situazione che ad ogni modo sa tanto di buco nell’acqua. 

Tutto ciò (l’arresto di Durov), nei giorni (abbiamo visto i documenti), in cui Zuckerberg ha ammesso ciò che sapevamo. Il gruppo META era al servizio della Casa Bianca e si tutti gli altri governi occidentali per bloccare sui propri social qualsiasi notizia e/o informazione che non fosse in line con il pensiero unico dominante in riferimento alla farsa pandemica. 

Peraltro il clamore intorno al caso Zuckerberg è tale soltanto ai fini dell’ammissione di colpa di mister META che di fatt ha fatto sapere ciò di cui eravamo già ovviamente a conoscenza. Lui censurava e depistava, Durev dava e continua a dare piena libertà. Morale della favola? 

In questi giorni la app di Telegram ha avuto un boom di download risultando la più scaricata in assoluto per il semplice motivo che la gente ha aperto gli occhi, ha saputo di essere non solo censurata ma in primis intercettata e spiata in qualsiasi attività svolta sui social META con tanto di dati (quelli degli utenti), in mano alla speciale commissione europea.

Davide Zedda

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Editoriale 29 Agosto 2024

Partiamo da un dato pubblico, il vaiolo delle scimmie esiste solo in Congo. Ma per alimentarne la farsa a sostegno di quanto ci sto per raccontare, lo abbiamo visto ieri, è sceso in campo a sostegno di OMS e big Pharma, Bergoglio. 

Ed di più di vaiolo delle scimmie non si muore. L’OMS, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza internazionale per il vaiolo delle scimmie non ha fatto marcia indietro, infatti il video pubblicato sui social nel quale Tedros annunciava la fine dell’emergenza risale ad un anno fa. 

Novità 

A sostegno della farsa e dei vaccini (in questo caso contro il vaiolo delle scimmie), scende in campo anche Unicef che chiede la vaccinazione di bambini dai 12 ai 17 anni e delle donne in dolce attesa. Film già visto. Vi è un unico vaccino autorizzato per il vaiolo delle scimmie, ha chiesto ad Ema l’autorizzazione a poter vaccinare. 

Che fa Tedros? Ha chiedo agli stati membri dell’OMS un finanziamento di 135 milioni in sei mesi per far fronte all’emergenza. Chi gestirà questi soldi? 

Tenetevi forte

Sarà la Cepi, società in mano a Schab, Rockefeller, Gates e le principali case farmaceutiche. Con la benedizione di Bergoglio. 

Davide Zedda 

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Editoriale 28 Agosto 2024

Per l’Unione europea la libertà di espressione, di pensiero di parola è atto criminale. Nello scorso febbraio (ne parlai non poco), è diventato operativo il cosiddetto DSA (Digital Service Act), che alla fine è uno dei motivi che hanno portato all’arresto di Pavel Durov, ora vediamo perché. Cosa dice il DSA? Semplicemente chiede ai social di fornire alla commissione competente della UE (a capo ci è un francese, ma che caso!), I nominativi  tutt’e le informazioni sui propri iscritti. Insomma, siamo tutti schedati e spiati costantemente anche dai servizi, qualsiasi cosa diciamo o scriviamo da whatsapp, Facebook, Instagram e via dicendo. Non su Telegram. Durov si è rifiutato di consegnare alla UE la lista e i dati e le informazioni dei propri iscritti. 

Durov arrestato, ovviamente in Francia. Di più, il DSA prevede d impone anche la censura che ben conosciamo, ovviamente su Telegram non c’è, Durov arrestato. Anche X non ha rilasciato i dati, le intonazioni e  nomi dei suoi iscritti, vuoi vedere che magari arrestano Musk? No, non lo faranno. Ma andiamo avanti, perché Telegram è per di più inaccessibile, è realmente una piattaforma dove tutto resta segreto. 

Tanto che in nessun modo neppure i servizi di mezzo mondo sono riusciti a scardinare il sistema. Insomma, ciò che ci scriviamo su Telegram è impossibile che venga intercettato. L’F.B.I. non avendo concluso nulla attraverso operazioni fallite di hackeraggio, ha provato a corrompere alcuni ingegneri di Telegram per accedere ai dati, ai nostri dati, ma senza riuscirci. Per la UE Telegram è dunque un crimine, non restava loro che arrestare Durov accusandolo di un mare di colpe agghiaccianti ovviamente false. E per la cronaca Durov disse no anche alla Russia per dei nomi ucraini richiesti da Mosca. Per Durov la libertà si parola ed espressione è sacra! Non vi è invece nessun riscontro circa la “notizia” che l’arresto sia dovuto al fatto “della non rimozione di contenuti segreti sulla guerra in Palestina rubati ad Israele da Hacker iraniani”. È una cazzata. 

Davide Zedda

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Editoriale 26 Agosto

Povel Durov, fondatore e CEO di Telegram è stato (come abbiamo visto stanotte), arrestato al suo arrivo a Parigi con l’assurda accusa da parte della magistratura francese su mancanza si moderazione, di cooperazione con le forze dell’ordine in relazione al fatto che la sua piattaforma Telegram sarebbe complice di attività legali tra cui traffico di droga. In sostanza anziché fermare ed arrestare chi eventualmente abbia utilizzato Telegram per questi scopi, sono invece andati ad arrestarne il proprietario. 

Nella notte 

Pavel Durov, fondatore e Ceo di Telegram, è stato arrestato a Parigi. La magistratura ritiene che la mancanza di moderazione, di cooperazione con le forze dell’ordine e gli strumenti offerti rendano la piattaforma complice delle attività illegali. Attenzione, perché non è stato arrestato per attività illecite da lui commesse ma per aver permesso ad altri di usare Telegram per attività legali di vario tipo, addirittura traffico di droga. Da quando si viene arrestati per reati altrui? È assurdo! 

Zuckerberg (giusto un esempio), sulle sue piattaforme permette la pedofilia, eppure nessuna magistratura ha mai colpito il patron di META. E non poteva che avvenire in Francia questo incredibile ed assurdo arresto. La Francia fa parte dell’Unione Europea e non tollera i buoni rapporti di Durov con la Russia. L’Unione europea con i suoi servi con in testa la Francia non possono tollerare una piattaforma libera e senza censura. L’Unione Europea definisce Putin dittatore, la Russia nazione dittatoriale. E poi sono loro che agiscono peggio di Stalin. 

Stamani 

L’ambasciata russa in Francia si immediatamente mossa chiedendo la liberazione di Durov, ma pare evidente a chiunque che ci troviamo davanti ad un caso politico. Durov è vicino a Mosca, ha messo in piedi un social completamente libero e senza censura, quella censura tanto cara ogni giorno di più in Europa specie sui social Meta, ormai parte integrante del sistema e delle tematiche del sistema, dove ogni giorno milioni di persone vengono bloccate e limitate causa libera espressione contraria al pensiero unico dominante. L’arresto di Durov era nell’aria, mi figuriamoci se Zuckerberg passerà mai guai in Occidente. A lui tutto è consentito in virtù del fatto che con i suoi social blocca il dissenso che offre verità, porta avanti tutte le agende globaliste. Tutte, nessuna esclusa e non c’è bisogno di elencarle. 

Ha sostenuto la farsa pandemica, i vaccini, ogni tipo di restrizione possibile e immaginabile, porta avanti l’agenda sulla farsa climatica, quella pro Ucraina contro la Russia, quella pro Israele contro la Palestina, la vergogna gender e via per ore, scegliete voi. Insomma, un super miliardario servo del sistema e parte integrante del sistema. E su Durov c’è altro da dire e lo farò mostrandovi un video molto interessante. 

Anche solo a comprendere i principi che hanno accompagnato la creazione di Telegram, era certo che prima o poi lo avrebbero fermato. Per ora soltanto con un arresto. 

Davide Zedda

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Editoriale 25 Agosto 2024

Quante sono le vittime dell’Olocausto di Gaza? Quanti palestinesi sono stati uccisi dai criminali sionisti nazisti di Israele? Ebbene le cifre che compaiono sul mainstream sono false, incredibilmente riduttive per coprire il genocidio agli occhi del mondo. A portare verità in merito ai numeri dello sterminio di massa è Lancet, che calcola senza nessun interesse di parte, che tra i morti accertati, e coloro che risultano dispersi, ma che certamente ed ovviamente sono morti, siamo a quota cento ottanta mila morti ammazzati. 

Su Gaza, nel solo primo mese di attacco da parte di Israele, è stato rilasciato sul territorio un quantitativo di tritolo pari alla potenza di una bomba nucleare come quella di Hiroshima. Va da sé che le cifre pari a ventimila morti non reggeva. 

È nostro dovere sperare e lavorare (Dio voglia vinca Trump), affinché si arrivi alla pace a Gaza, o meglio, alla fine della guerra da parte di Israele contro i palestinesi. Perché ben sapete che nel giorno in cui non vi sarà più nessun palestinese vivo o libero, nessuna persona al mondo sarà più libera. 

Israele (lo racconto da mesi), tramite un documento ufficiale del governo scritto in ebraico, ha messo ne su su bianco che andranno avanti fino alla fine, uccideranno tutti i palestinesi. Dalla loro parte l’intera comunità internazionale e i soldi della commissione europea da destinare all’Egitto dove verranno trasferiti, meglio dire deportati, coloro che dalla morte di Gaza si salveranno.

Inaudita la posizione ONU. Per un caso di polio hanno chiedo una tregua per vaccinare tra le macerie, la polvere e il fango i bambini di Gaza. Non hanno chiesto corridoi umanitari, far arrivare cibo, la pace, no: tregua per vaccinazioni. 

Siamo tutti palestinesi! 

Davide Zedda

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Editoriale 24 Agosto 2024

Nuovo giro e nuova fake terroristica da parte dei sempre noti e in voga nonché seguitissimi profeti di sventura e professionisti del territorio re che fanno sapere (copiando da un improbabile articolo di un improbabile giornale on line), che “Bill Gates (come fosse al di sopra dei governi mondiali), ha unito le forze con l’OMS per chiedere ai militari di tutto il mondo di radunare coloro che rifiutano il vaccino a iniettare loro con la forza l’mRnA durante la prossima pandemia. Gates ha inoltre ordinato insieme all’OMS ai governi di gettare le basi per mobilitare i militari poiché affermano che lo scetticismo sul vaccino è moralmente riprovevole e il rifiuto si vaccinare è un atto di violenza che deve essere affrontato con la forza militare”.

Ecco, sta girando questo posto, che vi ho appena riportato tale e quale a come sta girando, quindi tradotto anche molto male.

Sono fortemente indignato nei confronti di chi usa Telegram per mettere paura alle persone, sono più di quattro anni che milioni di persone devono subire una balla terroristica al giorno. Non tutti hanno la capacità di comprendere cosa è vero e cosa è falso, per cui anche chi nutre perplessità davanti a certi articoli resta anche nel panico, nell’ansia. 

La falsa controinformazione fa parte a tutti gli effetti del sistema, sono pagati dal sistema per fare in modo che vi sia il maggior numero possibile di persone incapace il vero dal falso, indeboliscono anima e cervello delle persone, esse vengono depistate e portate a dare attenzione a delle fake terroristiche affinché non si rendano invece conto delle notizie vere da conoscere. 

Nulla da dire di più, mi ripeto: si salverà soltanto chi saprà, molti, moltissimi, milioni di persone non avranno scampo poiché imbottiti e distratti dalle fake terroristiche dei delinquenti della falsa controinformazione, coloro che dal 2020 con le loro sparate hanno creato più danni del mainstream. Sono tutti collegati da un filo rosso, come un’associazione a delinquere. Per il bene vostro e della vostra salute mentale, sapete chi sono: abbandonateli! 

Davide Zedda

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