Categoria: News (Pagina 1 di 139)

Editoriale 19 Novembre 2024

Donald Trump non è ancora il nuovo presidente degli Stati Uniti, lo sarà in data 20 gennaio quando giurerà sulla costituzione. La stessa che mi sono studiato per avere informazioni precise circa i casi in cui il nuovo presidente (vincente sulla carta, uscito vincente dalle urne) possa poi effettivamente giurare ed incominciare il proprio mandato. Per Trump sarebbe il secondo mandato, nonché il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti d’America. Quindi non è certa la elezione? Non proprio, Trump è stato eletto dal popolo, sia chiaro. Ma la costituzione americana prevede dei casi in cui la transizione da un presidente all’altro si blocca e non avviene. Per farla semplice: in quali casi Trump non potrebbe giurare? Oltre la morte, intendo?

1. Controversie Elettorali  –  Se ci sono contestazioni legali riguardo i risultati delle elezioni, il processo di transizione può essere ritardato. Ad esempio, le elezioni del 2000 tra George W. Bush e Al Gore sono state oggetto di una lunga battaglia legale che ha ritardato la certificazione dei voti (NON È QUESTO IL CASO)

2. Problemi di Certificazione dei Grandi Elettori – I risultati delle elezioni devono essere certificati dai singoli Stati e inviati al Congresso (NON È QUESTO IL CASO)

3. Procedimenti Giudiziari – Se il presidente eletto o altri membri del suo team sono coinvolti in procedimenti legali significativi, questo può complicare la transizione (NON È QUESTO IL CASO)

4. Attentati o Crisi Nazionali – Eventi imprevisti come attentati o altre crisi nazionali possono richiedere l’attenzione immediata del presidente uscente e del presidente eletto, influenzando il normale svolgimento della transizione 

5. Problemi di Comunicazione – La mancanza di comunicazione efficace tra l’amministrazione uscente e quella entrante può causare ritardi e difficoltà nel trasferimento delle responsabilità (NON È QUESTO IL CASO)

I punti 1/2/3/5/ non rappresentano un problema o un ostacolo per Donald Trump, Il 4 deve far riflettere. Attentati o crisi nazionali. Tradotto, anche un attentato non mortale potrebbe creare le condizioni per non arrivare al giuramento, mentre il discorso crisi nazionali fa rima con Biden che autorizza l’Ucraina a lanciare missili USA e NATO contro la Russia. Quindi? Si spera che da qui alla data del giuramento non accada nulla! Il giuramento  lontano: 20 gennaio 2025.

Davide Zedda

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Editoriale 19 Novembre 2024

Ho atteso affinché si arrivasse allo spazio dell’editoriale con tutte le informazioni utili. La certezza sta nel fatto che Joe Biden ha approvato il primo utilizzo da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti per attacchi in territorio russo. La notizia è di per sé gravissima, intanto il mondo non se ne preoccupa: ciò è ancora peggio. Continuo a pensare che si crederà alla guerra soltanto se essa diventerà globale, totale. Della serie, quando un missile colpirà (Dio non voglia) un Paese NATO e la notizia verrà data dalla Tv. Prima è improbabile che nonostante il mondo sia seduto sull’orlo del precipizio, possa accadere che la stragrande maggioranza delle persone lo capisca. Lo trovo agghiacciante. 

Quando nessuno potrà fare nulla per fermarla. Ma detto ciò occorre ricordare le parole di Putin in Settembre quando affermò che tale decisione (ora verificatasi) avrebbe significato che “tutti i paesi della NATO sarebbero ufficialmente in guerra con la Russia”. Trump giurerà in gennaio, Biden fino ad allora è il presidente USA. 

Ma mi pare evidente (ne parlo da parecchio tempo anche in tempi non sospetti nelle live) che i democratici vogliono la Terza Guerra Mondiale prima che Trump presti giuramento. Non essendo riuscito a farlo fuori (ma ne riparleremo) ovviamente si giocano la carta della guerra, spendo e volendo che si vada alla guerra prima del nuovo mandato a Trump, che a quel punto nulla potrebbe per la pace poiché gli USA e la NATO (Italia compresa, sia chiaro) sarebbero a quel punto in guerra. 

Gli Stati Uniti hanno quindi permesso all’Ucraina di utilizzare i missili ATACMS sul territorio russo. Per la prima volta (quindi) il presidente Biden ha autorizzato l’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti per colpire la Russia. I missili potranno essere utilizzati contro le truppe russe e nordcoreane nella regione di Kursk.

“Useremo armi nucleari se un missile nemico di massa o un UAV verrà lanciato verso la Russia, o quando queste armi attraverseranno il territorio russo”, ha affermato Vladimir Putin. 

Buona fortuna, ne abbiamo bisogno. 

Davide Zedda

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Editoriale 16 Novembre 2024

L’Europa ha fatto sempre ed anche in questi ultimi quattro anni ciò che gli ha chiesto gli Stati Uniti, ciò anzitutto perché l’Europa ha perso il senso di essere Europa. Non è la NATO, l’Europa deve pensare ai propri interessi e necessita di autonomia politica, di una propria politica estera nei confronti degli USA e della Cina. Non dimentichiamolo, la guerra è stata creata dalla NATO che si è allargata fino all’Ucraina e con ovviamente la riposta della Russia al non volere l’esercito Usa e NATO al confine. Nessun leader europeo ha ammonito o fermato gli USA, nessuno. Tutti zitti. 

Trump, Ucraina e Medioriente 

Trump troverà un accordo con Putin per fermare la guarda in Ucraina, anche perché quello che viene definita una aggressione della Russia all’Ucraina (come da sempre detto) è di fatto e nei fatti una guerra USA Russia sul suolo Ucraino. Per di più per gli USA è una guerra per procura, lasciata fare all’Europa per non scatenare lo scontro diretto con Mosca. In medioriente se si vuole la pace non resta che far nascere uno Stato di Palestina e uno di Israele. Tutti convengono, tranne Israele e Stati Uniti. Se Trump vuole arrivare alla pace in Medioriente non dovrà porre il veto in Consiglio di Sicurezza Onu per l’adesione della Palestina alle nazioni unite. Trump ha una grande occasione, perché è vero che padre dei suoi sostenitori non vogliono la pace, altri invece sono per la pace, ma è altrettanto vero che Trump ha una grande occasione: diventare un uomo di pace. Come? Già detto, sia per il fronte europeo che mediorientale. 

Zelensky 

Non rappresenta gli interessi dell’Ucraina, la guerra continua non equivale al sostegno dell’Ucraina. È il contrario che conta. L’Ucraina deve diventare un Paese neutrale e pacifico, ciò è impossibile se entra a far parte della NATO. E non sarà comunque mai in pace con questa idea, perché la Russia non permetterà a Kiev di aderire alla NATO, ovviamente polverizzandola.

Nucleare 

L’equilibrio è crollato quando gli USA (sempre loro) hanno abbandonato nel 2001 il trattato sui missili balistici. Se si vuole la pace non ci si può non occupare anche di questa questione. La catastrofe nucleare esiste, punto. Serve la pace. Ora.

Davide Zedda

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Editoriale 15 Novembre 2024

Le cose per ciò che sono e stanno, sempre. Nessuno sconto neppure al governo Trump. La verità, sempre e soltanto la verità. Trump si insedierà (se ci arriva, ma questo lo vediamo in un altro momento) in data 20 gennaio 2025 quando potrà giurare come nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Resta ovviamente in carica a poteri limitati per la cosiddetta ordinaria amministrazione ed eventuali emergenze fino a quel giorno Biden. Intanto si delinea la squadra del presidente, coloro i quali Trump vuole nel proprio esecutivo. Vediamo nel dettaglio alcuni nomi e le loro idee e programmi. Come si usa dire non è oro tutto ciò che luccica.

Hackabee | Ambasciatore USA in Israele (sionista) o meglio un sionista cristiano. Fedelissimo al concetto di sionismo stile Netanyahu ha già detto che lascerà ad Israele carta bianca sia in Palestina che in tutto il medioriente. Ha dichiarato che Israele ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro a Gaza e in Libano. La direzione mi pare chiara. 

Michael Walzer | Sarà il futuro segreto per la sicurezza nazionale. Profondamente ostile alla Cina ha intenzione di consigliare a Trump di trasformare la NATO. Come? Pochi uomini Usa nella NATO, ci pensano gli altri paesi. Italia compresa. 

Kristi Noem | Futuro ministro degli interni, ostile alla Cina (eufemismo) ma poco si sa di cosa voglia fare, quale politica seguire. Si è però vantata che suo figlio già a soli due anni sapeva usare le armi. Passata alle cronache per aver soppresso il proprio cane da caccia perché non cacciava bene. Di questi fatti si è vantata pubblicamente.

Tom Homman | Si occuperà degli immigrati e della immigrazione. Ha dichiarato che darà la caccia a tutti gli immigrati anche quelli con la cittadinanza Usa e li sbatteremo fuori. Intende togliere l’asilo politico ai rifugiati afgani, vuole (lo ha dichiarato) dei campi di raccolta per metterci gli immigrati destinati poi ad essere allontanati dagli Usa. 

Marco Rubio | Figlio di esuli cubani, odia Cuba e i cubani. Non eliminerà né allenterà il criminale embargo che anzi diverrà totale. Sul fronte Ucraina chiede che non vi sia più nessun impegno di uomini e denari in favore di Kiev. In sostanza ricoprirà il ruolo su ministro degli Esteri. 

Jon Ratcliffe | Sarà il direttore della CIA. Contrario alla libertà di stampa, il futuro nemico degli USA è la Cina.

 Robert Lighthizer | Ministro del commercio per dazi e barriere doganali in Cina e anche in Europa. Una guerra economica a salvaguardia USA, contro la Cina e contro l’Europa, Italia compresa. 

Di Musk e Kennedy già sappiamo. 

Davide Zedda

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Editoriale 13 Novembre 2024

Sono 210 mila le firme raccolte in Sardegna per la presentazione della legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica. In pochi mesi, lunghe file in ogni angolo dell’isola per firmare e fermare la speculazione. Ripeto, 210 mila firme a sostegno della presentazione della legge di iniziativa popolare denominata Pratobello 2024, firme convalidate dalla Regione Sardegna ma che (come immaginavo) non serviranno a nulla. 

Attenzione, il discorso è valido per tutta la penisola, riguarda tutte e tutti. Perché storicamente tutto parte dalla Sardegna, poi arriverà ovunque in Italia. Svenduta, anche sul fronte energetico. Si vedono già le prime agghiaccianti distese di pannelli fotovoltaico, pale eoliche alte quasi trecento metri, arriveranno anche quelle off shore. 

In tutta Italia (ne ho parlato molto per iscritto e in diretta con tanto di mappa dei siti già prenotati) i paesaggi deturpati, l’inquinamento elettromagnetico alle stelle, le terre fertili non più utilizzabili per l’agricoltura perché vengono espropriate per legge. Si green non c’è nulla, approfondirò. Quanto sta accadendo la Sardegna (mi ripeto) accadrà e già sta accadendo in tutta Italia. Ribadisco, il problema riguarda tutti. Ci si è anche mossi molto in ritardo, purtroppo. Si è fatto (come sempre) l’errore di guardare al dito e non alla Luna, e nel 2021 (mentre si paragonava solo di vaccini, restrizioni ed obblighi vaccinali) il Governo Draghi autorizzava per legge lo scempio ambientale e paesaggistico. 

Poi quando le prime mostruose pale sono giunte in Sardegna è scattato l’allarme. Troppo tardi, non si può tornare indietro. Anche perché come era ovvio, la legge di iniziava popolare non verrà neppure discussa dal parlamento sardo, che da oggi lavora ad una legge sulle cosiddette arie idonee. Sì ha dunque la presunzione di individuare luoghi adatti per pale oli he terrestri, marine e distese fotovoltaiche.

Un crimine, anzitutto della cosiddetta sinistra ecologista (ecco il loro green) e più in generale di tutta la politica. Sapete chi ha lavorato con Draghi a questa operazione criminale contro l’ambiente e la salute? La neo presidente governatrice del centrosinistra sardo, oggi a capo della Regione Sardegna, allora consulente Tesla e membro del Governo Draghi. Si chiama Todde, votata dai pochi sardi che hanno votato. Niente stop alla speculazione, arrivano le aree idonee (bestemmia) e le 210 mila firme al cesso. Se non siete sardi, organizzatevi perché domani tocca a voi. Se siete sardi sappiate che serve la rivoluzione. Che non ci sarà. 

Davide Zedda

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Editoriale 12 Novembre 2024

A quanto pare non ci dorme la notte, lo ha detto lui. A chi mi riferisco? A Bill Gates, lo ha detto in una recente intervista alla CNBC. Cosa lo tormenta? Una certezza, o meglio quella che per lui è una certezza, peraltro tornando nuovamente sull’argomento ma con qualche specifica in più rispetto al precedente e sbrigativo “o ci sarà la terza guerra mondiale oppure una nuova pandemia”. 

Gates annuncia che i prossimi venticinque anni saranno molto bui per l’umanità intera. Peraltro non parta espressamente di guerra mondiale ma di guerra globale, concetto maggiormente complicato da decifrare. E comunque lui ne è certo: anche se si eviterà la guerra globale ci sarà una nuova pandemia molto più contagiosa rispetto al Covid. 

Il problema (dice Gates) non è se ma quando e se i Paesi coinvolti dal nuovo virus altamente contagioso saranno in grado o meno di non farsi trovare impreparati. Quando ci sarà la prossima pandemia? Genericamente Gates parla e dice “nei prossimi venticinque anni”. 

Gates ha già una certa età, magari non avrà a disposizione venticinque anni di vita, vero. Ma lui ne è certo, come vi fosse un complotto mondiale per cui (con lui o senza di lui) nei prossimi venticinque anni (che allo stesso tempo sono pochi e un’eternità) sarà così: guerra globale o nuova pandemia. 

Fin dal principio del covid i potenti della terra che fanno capo ai padroni universali del mondo avvisarono molto chiaramente che l’umanità intera era entrata nell’era delle pandemie. 

Ma evidentemente ciò non significa che esse arriveranno una dietro l’altra. Peraltro (ad ogni modo) la stima di Gates (se consideriamo venticinque anni) potrebbe far immaginare (è possibile) che se guerra globale non sarà, la nuova pandemia potrebbe arrivare in prossimità del 2045/2050 (Agenda 2025/2050). Ma guarda caso! 

Non importa il fatto della sua presenza in vita, Gates sa bene (evidentemente) che l’agenda 2045/2050 prevede quanto riportato in Gaia 2050 (LINK AL VIDEO) e quindi anche una pandemia o una guerra globale. 

Davide Zedda

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